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| CITAZIONE (pholas @ 7/6/2013, 15:19) Senza leggere le risposte...avrei votato (e voto) per la conferma di Andreazzoli, scelta più logica di qualsiasi altra, ma poichè il tifoso medio, ed in special modo quello romano, ha bisogno di sperare nei sogni e ripiombare nella realtà allora l'ipotesi di un contratto principesco a Mancini con la speranza che una volta in panchina faccia lo sgambetto , da ex, ai cugini nel derby, non mi spiacerebbe affatto. Mai nella vita. Io le partite di Andreazzoli - soggetto presuntuoso come pochi - le ho viste tutte e ovviamente con molta attenzione. Ne ha indovinata mezza(il secondo tempo con l'Inter in coppa), ha cambiato assetto alla squadra 15 volte su 16 e mai a partita in corso; ne ha floppate tante: Palermo, Pescara, Chievo, Lazio. Ha vinto con la Juve per palese assenza degli avversari, con l'Atalanta per mera casualità, con il Siena non voglio sapere come. L'errore più grave ed evidente: il Chievo viene qui senza punte (Thereau è un trequartista e Stoian, primavera Roma, un esterno alto) e lui risponde con tre centrali e due esterni difensivi. Risultato: il Chievo prende il centrocampo e non lo molla più. Forse ancora peggio con la Lazio, che tutti sanno come gioca: tre centrali, sei a centrocampo con il rombo e due esterni, Konko e Lulic, che spingono molto, e una punta di peso. Aurelio risponde con il doppio centrale davanti alla difesa, De Rossi e Brà. È andata che non abbiamo quasi mai avuto il controllo del gioco contro una squadra tecnicamente inferiore e stanca il triplo. Inoltre, sempre per spocchia, non ha mai chiesto ai giocatori di essere più pressanti, più aggressivi, di andare a prendere il portatore di palla avversario. In panchina più silenzioso di Luis Enrique. A sua scusante il fatto che gestire Totti De Rossi e Osvaldo sarebbe difficile anche per Himmler. Però ha dimostrato per mesi di non essere un allenatore di livello adeguato, cosa confermata anche da amici che a Trigoria ci vanno tutti i giorni e che magari scrivono una cosa ma te la raccontano come è andata veramente. Detto ciò il problema della Roma non è l'allenatore, bensì il caos societario e meno male che Baldini si è tolto dalle balle. Chi comanda a Roma? Pallotta, Sabatini, Fenucci, Pannes, Unicredit? Solo risolvendo questo enigma si potrà pensare a costruire un progetto serio.
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