IERI OGGI & DOMANI

Se questa è una donna..., riflessione a partire da "Il corpo delle donne"

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view post Posted on 17/6/2009, 09:21
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Linotipista

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queste donne che vediamo non ci appartengono
a me fanno pena
alla ricerca di qualcosa che continuerà loro a sfuggire

ma le ragazzine?
sono questi i modelli di donna ai quali le stiamo (stanno) abituando

di fronte a queste trasmissioni mi scatta la rabbia
questa riduzione a "tette e culi plasticati ed omologati" ha la stessa valenza pericolosa delle indossatrici anoressiche in passerella

image

e ben venga mia figlia (16 anni) che mi ha detto di essere contenta che finisca la ruota della fortuna (in orario per noi precena) che qualche volta loro guardano (per il gioco, almeno questo vorrebbero fare)
stanca di vedere un programma in cui TUTTA la puntata verte su decoltè e fondoschiena e gambe della valletta
ma da fuori, da parte nostra si può fare qualche cosa anche di incisivo per cercare di raddrizzare il timone di questa barca (alla deriva)? -_-
 
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Lady Jazz
view post Posted on 18/6/2009, 12:21




CITAZIONE (Baba_ @ 17/6/2009, 09:57)
E chi crede davvero che tali donne possano rappresentare un modello nel quale identificarsi, per le donne stesse? Modello come cartamodello da ritagliare e sul quale sovrapporre la propria, di immagine fisica, ma quel che è peggio anche l'assenza di una personalità ad accompagnarlo che appunto verrebbe percepita come ininfluente.

Senza contare che spesso il risultato in termini estetici è veramente pessimo e svilente.

Difficile rispondere a questa domanda...ma io credo che ci sia anche un discreto "concorso di colpa" da parte delle donne stesse che non fanno nulla per tirarsi fuori da questi meccanismi anzi, spesso sono le prime a proporre questo tipo di modelli.
 
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Baba_
view post Posted on 18/6/2009, 12:51




CITAZIONE (Lady Jazz @ 18/6/2009, 13:21)
CITAZIONE (Baba_ @ 17/6/2009, 09:57)
E chi crede davvero che tali donne possano rappresentare un modello nel quale identificarsi, per le donne stesse? Modello come cartamodello da ritagliare e sul quale sovrapporre la propria, di immagine fisica, ma quel che è peggio anche l'assenza di una personalità ad accompagnarlo che appunto verrebbe percepita come ininfluente.

Senza contare che spesso il risultato in termini estetici è veramente pessimo e svilente.

Difficile rispondere a questa domanda...ma io credo che ci sia anche un discreto "concorso di colpa" da parte delle donne stesse che non fanno nulla per tirarsi fuori da questi meccanismi anzi, spesso sono le prime a proporre questo tipo di modelli.

Sono perfettamente d'accordo con te, e non credo ad una regia di genere nel proporre e nell'indicare i gusti di un pubblico televisivo.



CITAZIONE (difra64 @ 17/6/2009, 10:21)
queste donne che vediamo non ci appartengono
a me fanno pena
alla ricerca di qualcosa che continuerà loro a sfuggire

ma le ragazzine?
sono questi i modelli di donna ai quali le stiamo (stanno) abituando

di fronte a queste trasmissioni mi scatta la rabbia
questa riduzione a "tette e culi plasticati ed omologati" ha la stessa valenza pericolosa delle indossatrici anoressiche in passerella

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e ben venga mia figlia (16 anni) che mi ha detto di essere contenta che finisca la ruota della fortuna (in orario per noi precena) che qualche volta loro guardano (per il gioco, almeno questo vorrebbero fare)
stanca di vedere un programma in cui TUTTA la puntata verte su decoltè e fondoschiena e gambe della valletta
ma da fuori, da parte nostra si può fare qualche cosa anche di incisivo per cercare di raddrizzare il timone di questa barca (alla deriva)? -_-

Credo che alla tv non si possa attribuire un compito di tipo educativo.
Però è vero, le immagini passano e mandano messaggi che non sono nemmeno subliminali, ma diretti e insistenti.
Ho fiducia nelle capacità dei ragazzi: se l'ambiente famigliare nel quale crescono favorisce e incoraggia l' approccio critico, saranno loro stessi a trovare fasulli quei modelli di riferimento.

 
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Lady Jazz
view post Posted on 19/6/2009, 09:57




Ma che fine ha fatto il messaggio di Michele? :blink: :unsure:
 
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view post Posted on 19/6/2009, 10:13
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CITAZIONE (Lady Jazz @ 19/6/2009, 10:57)
Ma che fine ha fatto il messaggio di Michele? :blink: :unsure:

Grazie dell'attenzione, Mariarita. L'ho cancellato perchè mi sono reso conto di essermi spostato troppo dal corpo delle donne ai modelli di relazione, e questo creava una discontinuità evidente con i vostri interventi. Lo sto riformulando, spero in maniera più corretta.

Autocensura camalla, insomma... :shifty:
 
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Jaca.randa
view post Posted on 19/6/2009, 10:25




CITAZIONE (WebMichi @ 19/6/2009, 11:13)
CITAZIONE (Lady Jazz @ 19/6/2009, 10:57)
Ma che fine ha fatto il messaggio di Michele? :blink: :unsure:

Grazie dell'attenzione, Mariarita. L'ho cancellato perchè mi sono reso conto di essermi spostato troppo dal corpo delle donne ai modelli di relazione, e questo creava una discontinuità evidente con i vostri interventi. Lo sto riformulando, spero in maniera più corretta.

Autocensura camalla, insomma... :shifty:

Ed ora come si fa a dare seguito alle tue prime osservazioni, Michi ?

Vediamo cosa dirai ora, avvicinandoti di nuovo al corpo delle donne.
 
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view post Posted on 19/6/2009, 10:49
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CITAZIONE (Jaca.randa @ 19/6/2009, 11:25)
CITAZIONE (WebMichi @ 19/6/2009, 11:13)
Grazie dell'attenzione, Mariarita. L'ho cancellato perchè mi sono reso conto di essermi spostato troppo dal corpo delle donne ai modelli di relazione, e questo creava una discontinuità evidente con i vostri interventi. Lo sto riformulando, spero in maniera più corretta.

Autocensura camalla, insomma... :shifty:

Ed ora come si fa a dare seguito alle tue prime osservazioni, Michi ?

Vediamo cosa dirai ora, avvicinandoti di nuovo al corpo delle donne.

Provo così, Milena.

Finalmente ho messo occhio all'articolo della strega meneghina e dirò subito che il tema m'interessa non poco, non fosse altro per il fatto che mia figlia ha compiuto 9 anni lunedì scorso, e quindi sto con gli occhi bene aperti.

Ho ripensato a quanto avevo scritto ieri, e mi sono reso conto che mi ero spostato più del dovuto dai modelli del corpo femminile ai comportamenti. Riformulo più correttamente (spero) il discorso dicendo che secondo me questa deprimente imposizione del modello femminile-televisivo (chiamiamolo così, in contrapposizione ad un modello femminile degli stilisti che punta invece in direzione opposta ed androgina) ha i suoi importanti riscontri nella concezione stessa della bellezza e del suo uso, che oggi va per me ben al di là della logica, peraltro sempre valida, della bellezza come tramite a desiderati livelli di consumo e di posizione sociale. Il caso di Mara Carfagna, dal mio punto di vista, è assolutamente emblematico: al di là delle facili equazioni da osteria (ché mi sembra ben strano per non dire impossibile che un ministero venga assegnato solo a scambio di favori sessuali) con la nomina della bellissima si è voluto invece omologare progressivamente politica e spettacolo, per introdurre un criterio di selezione politica per il quale il passaggio, centrale, è: avvenenza - audience - consenso. Il punto non è se lei sia capace o meno, quanto il fatto che non sia stata cercata un'altra donna tra le tantissime che potrebbero vantare titoli e trascorsi per quella carica, e sia stato invece premiato un corpo, meglio ancora un modello di femminilità per il quale il consenso è basato su ciò che quel corpo inconsapevolmente genera, un'ammirazione che porta con sé la dispensa dai contenuti e da principi accettabili. Si è passati insomma dalla militanza al casting, e concettualmente non è cosa da poco: un corpo non solo come scorciatoia per qualche ambizione personale, ma come base di qualificazione politica. Passaggio che io trovo umiliante per qualsiasi donna.

Ci sarebbe poi da dire della mancanza di un'alternativa o, almeno, sulla difficile coesistenza di profili diversi e non necessariamente conflittuali. Dopo averti letto, mi è venuto istintivo pensare ad uno scambio di battute che avvenne molto tempo fa con un amico, tutt'altro che stupido e meno che mai disattento alle esistenze, il quale mi fece una battuta che spesso ho riutilizzato anche su questa piazza: "Michi, tu se non trovi delle donne da mal di testa, non stai bene". Le donne di cui lui parlava erano quelle inclini alla riflessione e alla profondità che sono sempre state per me motivo di attrazione particolare, non fosse altro perché mi ha sempre mosso, nei confronti dell'altro sesso, una convinzione semplice quanto forte: non c'è passione che resista all'usura del tempo se non viene confortata da qualche pratica comune. Ancora più semplicemente: o si fa qualcosa insieme, o non c'è santo che tenga. E, per quello che sono io, quel qualcosa è per forza uno o più interessi comuni e/o il continuo confrontarsi, in profondità, sul senso delle cose. Il corpo delle donne, da questo punto di vista, non diventa modello, perchè a quello non si riconducono necessariamente standard di comportamento tipici di chi "se lo può permettere" che oltre la seduzione e l'appeal non possono però andare, ma elemento di attrazione libero e complementare ad altri del profilo di una donna.

Il modello alternativo è a me molto famigliare per via della mia vicenda personale, che mi ha portato a conoscere diverse donne che, soprattutto nell'ambito universitario o politico, sembravano quasi farsi pregio del mimetizzare quelle naturali femminilità che vivevano, a volte dichiarandolo apertamente, come una decostruzione compiuta della loro individualità, e quindi come un'offesa, implicita o esplicita essa fosse. A me, amante della bellezza e della femminilità come qualsiasi uomo normale, riusciva ogni tanto complicato trovare persone che combinassero le due peculiarità, anche se a bilancio non posso certo lamentarmi.

Le contraddizioni che derivano da questa contrapposizione di modelli sono le più disparate, ma francamente credo che anche nel nostro peregrinare per forum sia evidente come la ricerca di un modello femminile "vincente" (termine che odio, ma ora non ne trovo di migliori) sia fondamentalmente ridotto all'autocostrizione ai canoni estetici imperanti (con risultati spesso sconfortanti, come sempre quando si forza la natura oltre il dovuto) o alla esibizione di altri meriti di relazione, che privilegiano straordinariamente l'apparizione e l'aspettativa a scapito di qualsiasi contenuto decente. Sul fronte opposto, il dilagare di questi modelli e l'implicita approvazione imposta mediaticamente spinge per contrapposizione a confinare il "normale" entro limiti di tedio, di difficoltà esistenziale, di relazione insoddisfacente, di sfortuna. E qui le famiglie hanno demeriti enormi: ti parlavo del compleanno della mia bambina, prima. Bene, cosa le ha portato in regalo una delle sue amiche più vicine, con la madre sorridente e partecipe? Questo:

SPOILER (click to view)
image


Devo dirti cosa stava per uscire dalla bocca a me e a sua madre?

E allora chiudo con un episodio divertente, che spero possa spiegare meglio delle parole cosa penso della innaturale contrapposizione tra modelli estetici di pura idiozia e castigati profili autoflagellanti ad evidenziare l'intelligenza femminile di turno.

SPOILER (click to view)
Io e mia moglie ci conoscemmo in facoltà. Quando già vivevamo insieme da tempo mi fece una sera una domanda semplicissima, che prima o poi viene fatta in qualsiasi coppia:

"ma a cosa hai pensato quando ci siamo incontrati la prima volta?"
"oh, semplice: ai presocratici, all'idealismo tedesco e alla Scuola di Francoforte. A cos'altro, guardandoti?"

stava per colpirmi con una raffica di ceffoni, poi si mise invece a ridere fragorosamente e affermò (unica verità della serata) "mio marito è uno stronzo". Ma i ceffoni le restarono nelle mani.
 
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Jaca.randa
view post Posted on 19/6/2009, 11:06






Ti rileggo con attenzione e poi riprendiamo la discussione su un tema che a più riprese ritorna alla ribalta nelle discussioni (non sempre gratificanti) tra donne, tra donne e uomini (ambito questo in cui le presenze maschili si contano addirittura più esigue).

Non ora, che ho una giornata convulsa (ci mancava pure la micro-frattura alla gamba di mia mamma).

 
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view post Posted on 15/7/2009, 18:41
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Trafficante di sogni

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http://www.ilcorpodelledonne.it/documentario/

da vedere
per cercare di capire
per incazzarsi anche un bel po'

 
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alex8mm
view post Posted on 16/7/2009, 12:11




Mah....una domanda mi sorge spontanea....
Se le donne si sentono così degradate, così relegate a ruolo di oggetto da guardare a scopo sessuale-libidico.....COM'E' CHE CE NE SONO COSI' TANTE CHE SI PRESTANO VOLENTIERI A QUESTO GIOCHETTO?
Basterebbe che si rifiutassero di apparire in certi ruoli, mezze nude o nude del tutto....invece, qualsiasi provino o casting, viene preso d'assalto da torme di ragazze pronte a mostrare tutto e di più del loro corpo, per fare i soldi ed avere le pagine dei giornali o l'apparizione televisiva....
E' solo colpa degli uomini in questo?
:huh:
 
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view post Posted on 16/7/2009, 12:13
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Trafficante di sogni

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la posizione dei documentaristi è quella di non dare la responasbilità agli uomini tout court, ma a un sistema sociale che ha posto in primo piano l'estetica e su questa sta martellando dal 1984.
 
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Lady Jazz
view post Posted on 16/7/2009, 15:01




Questo video, in effetti, era già stato postato in occasione di un topic aperto da satya e vedo ora che è stato nuovamente accorpato con alcuni vecchi interventi.
Comunque Fabio, riprendo dalla tua domanda e chiedo, quali sarebbero le donne che dovrebbero incazzarsi?
Certo non si incazzano quelle che seguono questo modello e che fanno di tutto per contrastare l'avanzare dell'età (rendendosi quasi sempre ancora più ridicole) e mettendosi in competizione con quelle più giovani.
Certo non si incazzano quelle giovani che, nella maggior parte dei casi sono perfettamente integrate in questo modello o sistema e che si muovono nel mondo puntando sulla bellezza e mettendo in atto atteggiamenti seduttivi, mutuati dalla tv o dai media, proprio per avere "successo nella vita".
Certo non si incazzano (veramente) le donne iene del filmato, quelle che vedono in questo sistema solo una valvola di sfogo alle proprie frustrazioni.
Le altre, quelle dalla vita normale, che hanno cura di se stesse ma senza diventare "maschere", che non sfruttano la propria bellezza o la propria seduttività per migliorare le propria posizione o carriera, che vivono la vita di tutti i giorni divise fra casa, lavoro e famiglia e che hanno ancora voglia ed energia, nel tempo libero, di curare i propri interessi...quelle donne lì, sì, si incazzano un pò ...trovano ridicolo, assurdo ed umiliante tutto ciò ma, non essendo così, essendo estranee a questi meccanismi, tutto sommato, alla fine lasciano correre.
Perché, del resto, dovrebbero combattere una battaglia che tutto sommato non le riguarda affatto? Quello che fanno, nella maggior parte dei casi, è cercare di trasmettere ai propri figli, o ai giovani con i quali entrano in contatto, un modello diverso da quello proposto dai media e dalla società, ma spesso forse non ci riescono nemmeno.
Cercano di fare quel poco che è in loro potere e poi tornano ai propri affanni, non hanno il tempo di preoccuparsi più di tanto di 4 sgallettate che puntano solo sull’aspetto per fare carriera nel mondo dei media o che sono diventate la caricatura di se stesse perché vogliono rimanere sempre sulla cresta dell'onda e che non vogliono arrendersi al passare del tempo ed al fatto che non sono più le belle donne o le seduttrici di un tempo.
Del resto, come dice alex, nel mondo dello spettacolo, le donne si prestano a giocare questo ruolo di oche giulive, tutte tette e culi e labbroni e guance da matrioska. Non rifiutano questi ruoli, anzi...se li vanno proprio a cercare. Lo faranno per lavorare? Ci sono tanti altri lavori ma veramente pochi che ti consentono di guadagnare facilmente e senza troppo impegno. Siamo certi che queste donne non si rendano conto di essere sfruttate, umiliate e trasformate in “pezzi di carne” da mostrare? Lo sanno e lo accettano perché ne traggono un loro vantaggio. Che vogliamo fare? Vogliamo convincerle che è molto meglio e più dignitoso un impiego statale da 1.200 euro al mese invece di guadagni facili e senza grande fatica? Mi sembra una battaglia persa in partenza.
Il problema, secondo me, invece è quello che sempre più questo "modello" sta passando anche fra le donne normali (quelle non appartenenti al mondo dello spettacolo, dove sicuramente la giovinezza e la seduttività, anche se volgare, rappresenta ancora una chiave per aprire molte porte). Questo modello sta piano piano infiltrandosi nella società a tutti i livelli ed è molto difficile smontarlo. Perché ritengo che dietro tutto questo, come forse ho già detto in altre circostanze, girino interessi miliardari che, fanno leva proprio sui temi dell’eterna giovinezza, del corpo scattante e della seduttività.
Ma noi donne normali che dovremmo fare veramente oltre quello che nostro piccolo già facciamo?
 
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Tina
view post Posted on 16/7/2009, 16:42




Questo modello proposto in maniera martellante si è insinuato nella società comune, non quella televisiva, molto più di quanto crediamo.
Se guardo le ragazze che frequentano le scuole in cui insegno, constato che tendono ad aderire tutte allo stesso modllo di donna: capelli lunghi lisci, magliette attillate, tacchi alti sui quali, il più delle volte, non sanno neanche camminare.
Allora mi sorge spontaneo chiedermi se, ai nostri tempi, eravamo anche noi così, e non so darmi una risposta, perchè all'epoca vivevo il fenomeno e non lo osservavo.
Ma poi guardo le mamme di queste ragazze, quelle che vengono ai colloqui, e noto che sono anch'esse così: truccate di tutto punto, capelli lisci e lunghi, tacchi a spillo (loro però ci sanno camminare meglio), e ne ricevo un'impressione strana.
Qual è la mia reazione a tutto ciò? Lo sforzo costante della riflessione, mia e dei miei alunni, maschi e femmine.
Certo, sono facilitata in questo dal mio lavoro di insegnante, ma, come diceva LJ, ognuno di noi può assumersi questo compito nel proprio contesto, casa, ufficio, amici, anche a rischio di "rompere".
Ricordo che qualche anno fa, qualche forumista di sesso femminile reagì contrariata alla mia presa di posizione contro il modello femminile proposto dalla tv, come ancora oggi stiamo a discutere se affidare un incarico di governo a qualche ragazza che non ha alcuna esperienza in questo senso, sia giusto o le prese di posizione derivino solo da "invidia" femminile.
Discuterne, dunque, diventa fondamentale.
 
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Lady Jazz
view post Posted on 17/7/2009, 10:59




Riporto su, perchè mi farebbe molto piacere sentire i pareri anche di anche forumiste :)

p.s. perchè lo lascia sulla seconde pagina? :unsure:


...uhmm... ora è a posto... non lo capirò mai questo sistema :lol:
 
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view post Posted on 15/9/2009, 14:35
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Linotipista

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stamattina sul corriere
http://www.corriere.it/cronache/09_settemb...44f02aabc.shtml

come si può davvero far sentire la voce delle donne vere? quelle che non si riconoscono e non vogliono essere come i mascheroni o le bamboline (gonfiate/gonfiabili) che la Tv ci propone?

parlandone, parlandone, parlandone e non rimanendo in silenzio a guardare (con pena) un esercito di ninfette o donne che hanno maturità solo anagrafica ma non certo di personalità

e forse internet (forum, blog, Fb) può essere un modo per dare voce anche alle nostre voci singole o di gruppo
io credo che lo dobbiamo fare
per noi e per le nostre figlie

e trovo che questa frase sia molto significativa:
«Le donne sono sempre lo specchio della società, il segno più eloquente della condizione nella quale versa il loro Paese: quando muoiono per le violenze perpetrate da un potere tirannico o quando viaggiano con voli prepagati per ritirare un cotillon a forma di farfalla... È urgente che si levino voci di critica, di sconcerto, di denuncia; voci di donne»
 
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85 replies since 3/6/2009, 23:26   1616 views
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