CITAZIONE (Jaca.randa @ 10/5/2009, 19:34)
Avete mai avuto tappi di spuma bionda nel vostro arsenale ?
Credo di ricordare che la spuma bionda fosse una cosa divenuta di moda dalla seconda metà dei settanta in poi. Il periodo cui mi riferisco io e credo anche Rikki era dalla seconda metà dei sessanta in poi. Allora il mercato, a Genova, lo facevano sostanzialmente tre case: San Pellegrino e, soprattutto, Spumador; la presenza locale era Lagomarsino, che tentò la strada della spuma ma era leader nelle gazzose. I gusti erano ginger (soprattutto), arancia e cola; qualche volta il chinotto.
CITAZIONE (rikkitikkitavi @ 10/5/2009, 22:45)
e zerbino non ha niente a che vedere con il tappeto, ma è il vento: il garbino che spazza la strada da novembre a maggio. senza pietà.
ogni tanto mi capita ancora di passare di là, le rare volte che vado a genova. nel frattempo gli alberi hanno messo su le foglie e danno ombra agli impavidi bocciatori, che hanno anche creato l'associazione bocciofila zerbino.
in fondo alla strada, dove c'è sempre il muro, le macchine vanno ancora soltanto per trovare un parcheggio, ma manchiamo noi. o meglio, mancano i ragazzini che giocano al pallone e che tracciano una pista con il gesso.
però, michi, quella volta che il genoa ha fatto 8 gol me la ricordo ancora: dobbiamo riparlarne.
Ho posteggiato lì l'ultima volta che ho portato mio figlio a Marassi e sono arrivato un po' tardi. Io credo che rsti comunque una delle zone più affascinanti del centro città: la via che costeggia parco Gropallo e la salita delle Fieschine sono sempre una sorta di bilgietto di visita dell'urbanistica cittadina, che in meno di un chilometro il linea d'aria ti porta dal mare alla collina.
Quanto agli otto goals alla Reggiana, resta scolpito nella pietra il ricordo di un vicino che c'era e mi disse: "belìn, Michi, quelli di Reggio
si pensavano che era una partita di tennis, e hanno lasciato a casa le racchette". Per te:
4 Giugno 1967 Genova - Luigi Ferraris
GENOA - REGGIANA 8 - 1 (4 - 0)
Reti: 10' Lodi, 20' Vanara, 30' Brambilla, 44' Locatelli (rig), 46' Brambilla, 53' Strucchi, 63' Lodi, 71' Colombo (rig), 78' Cappellaro
GENOA: Grosso, Caocci, Vanara, Colombo, Bassi, Rivara, Taccola, Lodi, Cappellaro, Locatelli, Brambilla.
REGGIANA: Bertini II, Lampredi, Bertini I, Strucchi, Grevi, Giorgi, Fogar, Badari, Pienti, Mazzanti, Crippa. Allenatore: Bizzotto. Arbitro: Trilli di Matera.
CITAZIONE (hejira @ 11/5/2009, 00:04)
CITAZIONE (Jaca.randa @ 10/5/2009, 21:48)
Il mio, undicenne, vive conspevole della mia attenzione vigile ma non ansiosa e da quanto ho letto di te in giro per forum credo che anche tu sia una mamma moderata.
Però non c'è più quella confidenza nel prossimo, nel quartiere, nella città che ti permette di sentirti tranquilla, tu, mamma, senza sapere dov'è, come succedeva un tempo, come è successo a Michi e a tutti quelli della sua generazione cresciuti più o meno randagi tra parchi, strade cortili e palloni, veri o sotto forma di tappi di bottiglia.
E'così, anche se i pericoli non erano minori. Penso insomma che più che una diversità reale, non fosse ancora diffusa una consapevolezza del rischio e ci fosse meno reddito da distribuire a tate e baby sitter. Ma, se devo essere sincero, le facce dei genitori che raccontavano di Ermanno Lavorini e Milena Sutter me le ricordo benissimo, pur se cercavano di non farsi sentire.
CITAZIONE (Baba_ @ 11/5/2009, 01:10)
Sono d'accordo e sono convinta dell'importanza del fattore propriamente urbanistico; i cortili sarebbero un'ottima scuola al passo successivo verso il quartiere e via dicendo. Marciapiedi e piste ciclabili permetterebbero una maggior sicurezza. In occasione di un invito a mio figlio più piccolo (undicenne anche lui), ho assistito con nostalgia alla vita di una corte, con una dozzina o più di bambini di tutte le età, che non si decidevano a rientrare a casa nonostante i ripetuti richiami. Ho spesso compagni di scuola dei miei figli a casa, ma non è come vivere in quella piccola comunità.
Sì, è la struttura urbana delle città che non prevede più quella grande opportunità. Anche se a Genova, vista com'è messa tra mare e monte, di cortili ce ne sono sempre stati pochissimi. Però 'sta cosa la vedrei più a fondo perché ai giorni nostri noi stessi come genitori siamo più contraddittori: aumentano le paure ma, ad esempio, concediamo libertà impreviste per le feste di compleanno la sera (io ne avrò fatte sì e no dieci in tutta la mia vita). Torniamo al punto di partenza: grette, biglie, e altro erano un forma di gioco ormai scomparsa. Il problema è: perché?