IERI OGGI & DOMANI

Posts written by Il Camallo

view post Posted: 12/5/2023, 19:28 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (mysterytour @ 12/5/2023, 19:27) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 12/5/2023, 14:53) 
in alcuni momenti, Giallini si bofonchia addosso.

In alcuni momenti? E' un biascicatore seriale, un talento naturale, testimonial della pasta adesiva Kukident!

:lol: Oh, bene, stabiliamo dei punti fermi: Giallini non parla, si esprime con rumori sommessi e non riesce ad ascoltare neppure i suoi pensieri.

Giallini_0
view post Posted: 12/5/2023, 17:26 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (A friend of mine @ 12/5/2023, 15:07) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 12/5/2023, 14:53) 
Sì, e non è solo un problema Netflix, né legato solamente alla musica. Anche l'audio, a volte, è di difficile percezione, anche in assenza di musica o retroterra sonoro di qualche tipo. Anni fa, ricordo che se ne parlò molto per la serie (bellissima) di "Non uccidere". Oggi, per Rocco Schiavone: in alcuni momenti, Giallini si bofonchia addosso. E' uno dei tanti motivi per cui faccio largo uso di sottotitoli.

ehm, ci sarebbe anche Amplifon ...

Macché, a parità di distanza dalla tv i problemi sussistono per questi e non per altri. Quando guardo Apple+, per esempio, non ho mai problemi. Con la RAI, spesso.
view post Posted: 12/5/2023, 16:19 rivisti tanti anni dopo - CINEMA
CITAZIONE (A friend of mine @ 12/5/2023, 15:06) 
ma anche - veltronianamente - da una maggioranza, anche se capita molto più di rado.
un classico viene reputato tale in base alle basi culturali, alle esperienze di una persona. quanto più queste basi e queste esperienze sono condivise, tanto più sarà condivisa la definizione di classico.
probabilmente in questa piazza certe definizioni sarebbero maggioritarie, anche se fortemente minoritarie in un ambiente molto più ampio.

In linea generale, credo anch'io che sia così. Mi viene anche da dire, però, che mi è sempre riuscito abbastanza facile riconoscere lo status di classico a roba che non mi piace, o peggio. Non contesterei mai questa definizione per un romanzo come Ulisse, per esempio, né per certi lavori di Moravia e Pasolini, o per i film di Rohmer e i dischi dei Queen. Tutta roba che non sopporto ma di cui, data una certa soglia di consenso e la sopravvivenza di un pensiero critico al riguardo, occorre accettare l'importanza.
view post Posted: 12/5/2023, 13:58 rivisti tanti anni dopo - CINEMA
CITAZIONE (Lord Anthony @ 12/5/2023, 14:53)
CITAZIONE (Il Camallo @ 12/5/2023, 14:50) 
Non ti azzardare, nessuno mi ha mai dato dell'onesto.

Onesto il pensiero, mica tu.
Ma quando mai?!? :rotola:

CITAZIONE (A friend of mine @ 12/5/2023, 14:55)
lo so, ma tutti noi invecchiamo.

Bene, noto con piacere che l'identità del gruppo è salva. :hola:
view post Posted: 12/5/2023, 13:53 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (surcouf @ 12/5/2023, 14:01) 
Domanda tecnica:

Succede anche a voi di guardare film o serie in cui l'audio parlato é letteralmente sepolto dalla musica ? Su NETFLIX provo a commutare audio da ITA 5.1 a ITA, ma non migliora significativamente.
Ultimo esempio, la serie SANTO: musica onnipresente e parlato inascoltabile.

Sì, e non è solo un problema Netflix, né legato solamente alla musica. Anche l'audio, a volte, è di difficile percezione, anche in assenza di musica o retroterra sonoro di qualche tipo. Anni fa, ricordo che se ne parlò molto per la serie (bellissima) di "Non uccidere". Oggi, per Rocco Schiavone: in alcuni momenti, Giallini si bofonchia addosso. E' uno dei tanti motivi per cui faccio largo uso di sottotitoli.
view post Posted: 12/5/2023, 13:50 rivisti tanti anni dopo - CINEMA
CITAZIONE (Lord Anthony @ 12/5/2023, 13:30) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 11/5/2023, 12:27) 
CITAZIONE (Lord Anthony @ 11/5/2023, 08:52) 
Tutto molto interessante. Per certi versi, si sta un po' riproponendo la vecchia discussione sul concetto di "classico".

Concetto importante, a cui sono legato, quanto rischioso. Anche perché presuppone l'impossibile uniformità di giudizio di generazioni e gruppi sociali distanti fra loro. In soldoni, io reputo classico ciò che, spesso, non è recepito tale che da una minoranza, più o meno grossa.

Onesto. Forse, dopotutto, bisognerebbe più propriamente parlare de " i MIEI Classici".

Non ti azzardare, nessuno mi ha mai dato dell'onesto.
view post Posted: 11/5/2023, 13:58 Appuntamento al cinema - CINEMA
CITAZIONE (surcouf @ 11/5/2023, 13:44) 
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Inizia come un poliziesco, vira sul genere giustiziere/Rambo, ma il finale é piuttosto originale e spiazzante, se paragonato allo svolgersi della trama. Ormai i francesi vogliono rubare il genere agli statunitensi: a volte ci riescono, altre meno. quì siamo nel primo caso, imho.

Non male, ma Cantona lo preferisco in altri ruoli.
view post Posted: 11/5/2023, 13:47 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (mysterytour @ 7/5/2023, 15:40) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 3/5/2023, 19:31) 
<_< TI meriti "Un medico in famiglia"

t'è piaciuta???? Scontata, scarsissima dinamica anche fra loro. Dupalle.

E ti meriti anche CentoVetrine <_<

CITAZIONE (surcouf @ 11/5/2023, 13:32) 
Viste prime 3 puntate: nella norma, ma l'elemento esoterico da una connotazione originale alla trama. Vedremo se si mantiene sui binari di un buon poliziesco/noir oppure no.

Vista anche questa:
Buon poliziesco.

Su Capitani sono d'accordo, niente di mirabolante ma si lascia guardare. "Santo" l'avevo scartata, pensando alla classica sòla: lo metterò in lista d'attesa.
view post Posted: 11/5/2023, 11:27 rivisti tanti anni dopo - CINEMA
CITAZIONE (mysterytour @ 11/5/2023, 11:22) 
CITAZIONE (mysterytour @ 10/5/2023, 17:09) 
NB: c'è differenza fra "depressivo" e "drammatico": accetto ancora molto bene racconti senza il lieto fine, purché ci sia una catarsi, un'energia nella conclusione drammatica (es. il finale di Robin & Marian di Lester). La pena e la tristezza senza il fuoco del dramma invece no, nun je la fo più.

mi autocito solo per dire che queste due categorie si ritrovano anche nel vezzo attuale di retoricizzare canzoni che erano drammatiche ma energiche. Retoricizzandole si perde l'energia e resta la depressione.
due esempi su tutti: la versione dei disturbed di Sounds of Silence

"Demenziale" è l'unico aggettivo possibile.

CITAZIONE (Lord Anthony @ 11/5/2023, 08:52) 
Tutto molto interessante. Per certi versi, si sta un po' riproponendo la vecchia discussione sul concetto di "classico".

Concetto importante, a cui sono legato, quanto rischioso. Anche perché presuppone l'impossibile uniformità di giudizio di generazioni e gruppi sociali distanti fra loro. In soldoni, io reputo classico ciò che, spesso, non è recepito tale che da una minoranza, più o meno grossa.
view post Posted: 10/5/2023, 10:59 rivisti tanti anni dopo - CINEMA
CITAZIONE (mysterytour @ 10/5/2023, 10:33) 
CITAZIONE (A friend of mine @ 8/5/2023, 22:27) 
non mi stupisce la differenza di valutazione di Blow up tra il camallo e il magico bus. la classe mia e del bus è stata forse l'ultima a vivere il fascino della swinging London e a crescere nel mito dei Beatles e di Mary Quant. il film è molto legato a quell'epoca, il suo pregio (allora) e il suo limite (oggi). va da sé che io sto con il bus, ma capisco i ragazzotti che quegli anni non li hanno vissuti appieno come noi.

un po' sì, hai ragione, il fascino del momento. Però personalmente quello che mi intriga di più è il "Pirandellismo" dei temi, la fallacità delle percezioni, le immagini che dovrebbero svelare una realtà oggettiva e invece mandano ancor più in confusione... la sostanziale inutilità dell'agire in determinate situazioni ambigue.
La stessa scena della chitarra sfasciata in "Stroll On" è sicuramente fica in sé, ma non sarebbe tale se, una volta ottenuto il manico rotto, Hemmings non lo guardasse stupito e lo buttasse nel secchio. Come a dire "ma che mi passava per la testa, già dopo tre minuti sono una persona diversa".

Ragazzi, mantenere la stessa percezione di un film (o di un libro, o di qualsiasi altra espressione dell'arte), sia buona che no, è un bel segnale d continuità e di coerenza esistenziale. Ma una valutazione come questa di Glauco, allora, non sarei riuscito a fare. Intendo dire che, entro certi limiti di età, il favore o il rifiuto sono istintivi,e la consapevolezza del perché arriva dopo. Io ho un buon livello di tenuta, come ho detto, ma a vent'anni non avrei mai trovato così attraente la trilogia di Antonioni. Io vidi "L'avventura" (che è del 1960) per la prima volta sulla RAI nel...'76 o '77, credo di avere cambiato canale dopo venti minuti. Rivisto tre anni fa, mi è piaciuto moltissimo (e mi ha dato una percezione di Monica Vitti che non mi sarei aspettata).

Questo per dire che, quando sento leggo che un film non regge al tempo, penso che può essere vero (la fortuna di "Fragole e sangue", per esempio, si può spiegare solo contestualizzandolo, oggi non vedo che interesse può avere) quanto può essere vero che chi non ha retto al tempo, guardando solo a qualità "consumabili" anche nel presente, è chi lo guarda.
view post Posted: 9/5/2023, 13:08 wòzzamerica - ECONOMIA E SOCIETA'
CITAZIONE (A friend of mine @ 9/5/2023, 10:34) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 9/5/2023, 10:09) 
:lol: No,no, sono un fan di Tex Willer ma mi riferivo a un'altra persona, il leggendario Osvaldo della Bovisa

sti genovesi!
la Bovisa non è la Ghisolfa! è un po' come confondere Pegli con Pra.
tra la Bovisa e la Ghisolfa c'è il famoso ponte della Ghisolfa, quello di Testori e degli anarchici, e c'è ovviamente la ferrovia, sotto il ponte.

Belin, mangusta, tra la stazione della Bovisa e Ghisolfa ci sono poco più di 2 km, meno della distanza tra Pegli e Prà. Ce ne saranno al massimo 3 da Piazzale Maciachini, dove avevo la sede. Lì, eravamo soliti a usare Bovisa come riferimento generale, comprensivo pure della Ghisolfa.
view post Posted: 9/5/2023, 09:09 wòzzamerica - ECONOMIA E SOCIETA'
CITAZIONE (A friend of mine @ 8/5/2023, 23:23) 
chissà se intendiamo la stessa persona.
in via Mac Mahon c'è un giardino pubblico, qualcuno lo chiama parco, anche se è piccolo e abbastanza nascosto. quelle robe che o sai che ci sono o non le vedrai mai.
entri lì e lo vedi subito con il cavallo, mancano la bistecca alta tre dita, la montagna di patatine fritte e la birra a fiumi, ma lo riconosci lo stesso, Tex Willer. sì, gli hanno fatto una statua proprio lì, vicino a dove abitava Bonelli.

:lol: No,no, sono un fan di Tex Willer ma mi riferivo a un'altra persona, il leggendario Osvaldo della Bovisa

Bagnoli
view post Posted: 8/5/2023, 22:02 wòzzamerica - ECONOMIA E SOCIETA'
CITAZIONE (A friend of mine @ 8/5/2023, 22:54) 
ma il peggio è quello che è capitato al mio quartiere, si chiamava Ghisolfa...

Belin,mangusta, non sapevo che tu abitassi lì. Sei concittadino di un grandissimo della Ghisolfa, ti ricordi quale? :shifty:
view post Posted: 8/5/2023, 18:55 rivisti tanti anni dopo - CINEMA
CITAZIONE (mysterytour @ 8/5/2023, 19:33) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 8/5/2023, 18:50) 
Non mi aspettavo, ma non mi stupisce, la bocciatura di Novecento: il secondo atto mi era sembrato debole già allora. Devo dire, però, che ho un livello di "tenuta" molto alto: mediamente, ciò che mi era piaciuto o non piaciuto allora tale è restato nel tempo. Ripensando ai grandi film Sessanta/Settanta, negli ultimi tempi mi sono trovato perplesso su Blow-Up, Il laureato e 2001, Odissea nello spazio. Ma, se scorro le liste di quei tempi, la quantità di roba buona che considero ancora tale è superiore all'8'0%.

Quindi anche il mio "livello di tenuta" è alto. Fa eccezione Professione Reporter che non so come mi piacque (moderatamente) al tempo e (rivisto qualche anno fa) trovo una porcata incomprensibile e mal fatto.

Questa m'incuriosice, assai. Detto questo, sarebbe interessante il percorso opposto, cosa non era piaciuto e si è rivalutato. Per esempio, all'epca la trilogia di Antonioni era fuori dai miei orizzont (la rividi 15 anni, o più, dopo l'uscita). Oggi, la trovo di valore ecczionale.
view post Posted: 8/5/2023, 17:50 rivisti tanti anni dopo - CINEMA
CITAZIONE (A friend of mine @ 8/5/2023, 13:32) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 4/5/2023, 21:11) 
Eh, la ri-visione e la ri-lettura non sono proprio i miei punti forti. A volte, mi capita mi prendere un vecchio film e mollare l'osso dopo mezz'ora, per l'impossibile resistenza all'usura del tempo,e alle nostre prerogative di spettatoi. Il primo esempio che mi viene in mente? Easy rider, col senno di poi una vera stronzatona.

vabbè, ti piace vincere facile. ma ci sono dei film che non rivedrei, proprio per paura della delusione: cinque pezzi facili, per fare un esempio. Novecento prima parte, rivisto poco tempo fa, è stato una delusione micidiale, però ce ne sono altri ...
à suivre, come direbbe qualcuno.

Non mi aspettavo, ma non mi stupisce, la bocciatura di Novecento: il secondo atto mi era sembrato debole già allora. Devo dire, però, che ho un livello di "tenuta" molto alto: mediamente, ciò che mi era piaciuto o non piaciuto allora tale è restato nel tempo. Ripensando ai grandi film Sessanta/Settanta, negli ultimi tempi mi sono trovato perplesso su Blow-Up, Il laureato e 2001, Odissea nello spazio. Ma, se scorro le liste di quei tempi, la quantità di roba buona che considero ancora tale è superiore all'8'0%.
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