| sabato sera abbiamo assistito all'intemerata di un dirigente dell'Udinese, Federico Balzaretti ex calciatore mi sembra, contro l'arbitro reo di avere annullato un goal di Lucca a suo dire regolarissimo: l'attaccante anticipa il difensore, certo lo tocca anche sul piede d'appoggio, ma è un normale contatto di gioco: questi goal non si possono annullare, non è più calcio, eccetera eccetera. spalleggiato, tra l'altro, dal buon Costacurta che parla di netto anticipo. per poi essere smentiti il giorno dopo dall'Open Var: l'attaccante sgambetta il difensore che fa autogoal; lui, Lucca, non la tocca mai. fin qui tutto normale: è il calcio, dove ogni decisione arbitrale sfavorevole è un attentato al gioco e al campionato, quando non alla Nazione tutta. ma domenica un altro psicodramma: incontro del torneo 6 nazioni di rugby tra Francia e Italia. all' 80' minuto, anzi oltre, con il cronometro ormai rosso, sul risultato di 13-13 l'arbitro concede un penalty all'Italia. mentre il giocatore italiano si appresta a battere, il pallone cade dal supporto e deve essere riportato in posizione: niente di male, solo che si perdono preziosi secondi (ce ne sono 60 per battere, dopodiché non puoi più fare nulla) e forse il giocatore si distrae, tanto che la palla calciata finisce sul palo. non roba di tutti i giorni per il rugby. niente: i giocatori si stringono la mano, stringono la mano all'arbitro e tornano negli spogliatoi come ha da essere. solo che da un paio di giorni sui giornali e in rete piovono critiche pesantissime sull'arbitro (ottimo, peraltro: ne avrei voluto vedere qualcun altro così in passato) reo di non avere fatto ripetere il calcio, prima perché il pallone era scivolato, poi perché un giocatore francese si era spostato e non rispettava la distanza di 10 metri. il tutto con tanto di interviste ad ex arbitri (peraltro pessimi, gente che un penalty all'Italia, in Francia e all'ultimo secondo, non lo avrebbe concesso nemmeno sul 60-0 in favore dei transalpini). per favore, non trasformiamo il rugby in calcio di serie B: quello è il risultato del campo, quello si accetta. come hanno fatto, giustamente, i nostri giocatori.
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