Babylon Food, divagazioni sulla cosìdetta cucina etnica

Sovente ci lamentiamo dell'iconografia culinaria italiana all'estero, raffigurata come un guazzabuglio di piatti che magari da noi non esistono neanche, servita da gondolieri con baffo a manubrio e accento broccolino e via dicendo.
Ma non é che da noi le cose vadano meglio, anche se un po' più di stile ce l'abbiamo.
Lo spunto mi viene dall'aver frequentato l'ennesimo ristorante etnico (diciamo così), questa volta messicano.
A parte il gusto che messicano non era (dov'era il cumino onnipresente e l'aglio e la cipolla a piovere ? dove il coriandolo fresco e i jalapenos una volta tanto non macerati in acqua e sale e acquistato al supermercato ?), ma entrare e sentire musica sudamericana o di Jarabe de Palo (e il Mexico mi ricordo essere in Centroamerica, non nel sud...), vedere la carta dei vini con cileni e argentini e basta (a questo punto tanto vale metterci i nostri: ci guadagna il prezzo e la certezza di pescare magari etichette che si conoscono) e la carta con qualche piatto che messica non non é, mettono un po' di tristezza.

Mi dicono invece di ristorante cinese, a due passi da casa, dove ci vanno loro a mangiare (i cinesi intendo) e allora ho buone speranze di rifarmi. Vedremo.

Qui a Trieste ci sono parecchi locali che fanno cucina "estera", e sono in generale un po' tutti di buona qualità. La cosa divertente è che però alcuni di questi sono "misti", per così dire, ed allora, a parte il fatto di trovare nello stesso locale piatti cinesi e piatti giapponesi, ad esempio, ce n'è di quelli che "mischiano" pure la cucina locale, così che uno, volendo, può farsi, che so, un piatto di sushi seguito da una jota.........
Comunque fra locali cinesi, giapponesi, indiani, serbi e quant'altro, la varietà e la buona qualità non mancano di sicuro!

Ma, non é tanto un discorso di qualità (ci sono un paio di cinesi da noi che elencano i fornitori di carne e altro, tutti locali, e di buon lignaggio: hanno capito che sovente questo ripaga), ma di genuinità della proposta, nel senso del rispetto della ricetta originale.
Ora, capisco che certe tavole sono un po' ostiche (vedi quella cinese autentica), ma la cucina messicana, così come quella mediorientale, non sono così diverse e soprattutto gli ingredienti si trovano abbastanza facilemente e le ricette ortodosse sul web sono a disposizione di chiunque.
E' un pressapochismo abbastanza diffuso che scontenta: poi, capisco che ci sia gente che si "accontenta", più che altro incuriosita dalla novità.

Hai ragione, tant'è vero che da noi le specialità "estere" sono in verità adattamenti di quelle cucine al nostro gusto; ciò nonostante, a Trieste se trovano di ligie alla propria tradizione, e sono proprio queste quelle di maggior successo.
Dopodiché, io ci metterei dentro anche quelle italiane di regioni diverse, ed anche qui le eccellenze da noi non mancano: ci sono ad esempio un ristorante toscano, uno abruzzese ed uno romano che vanno per la maggiore, e devo dire che nel caso di quello romano in particolare, dopo le mie frequentazioni romane al "Gelsomino" ed in altri locali, la qualità ed il rispetto della tradizione sono ottimi.