CITAZIONE (Il Camallo @ 23/7/2013, 08:15)
CITAZIONE (Riderepervivere @ 23/7/2013, 00:01)
Le crescentine sono la stessa cosa delle tigelle. La differenza è solo la provincia. A Modena sono tigelle, a Bologna sono crescentine. per gli intenditori, le tigelle sono proprio le forme che una volta si mettevano sul camino per cuocere le tigelle.
Non mi torna. Ma le crescentine non sono l'equivalente del gnocco? Io ho un amico modenese che prepara le tigelle con un attrezzo particolare (manico lungo, due ferri circolari a sovrapporsi) e la squisitezza che ne viene fuori è una sorta di pane o di focaccia, da accompagnarsi al "pesto" locale (un battuto di lardo e altre cose). Di fritto non c'è nulla, diversamente da crescentine o gnocco, o almeno da ciò che con quel nome mi viene regolarmente presentato...
chiamo formalmente Hejira all'arbitratoso che pagherò caro quello che sto per dire, ma devo dar ragione al Camallo.
In realtà un po' di ragione ce l'ha anche la nostra amica dottora.
Dunque, a Modena si fa "il" gnocco fritto, che a da Reggio a Parma chiamano torta fritta e a Bologna crescentine (o crescenti).
A Modena le crescentine sono venute nel tempo a chiamarsi più frequentemente tigelle, dal nome dell'attrezzo usato per cuocerle.
Tigelle che sono peraltro molto diverse tra loro nella versione dell'Appennino (che ne rivendica la paternità) e in quella di Pianura; più grandi e spesse le prime [tamugne, diremmo noi], più piccole, leggere e lievitate le seconde.
L'indicazione geografica non è casuale, perchè storicamente i migliori locali in cui mangiare le tigelle sono ancora dalla collina in su.
In realtà a voler seguire il filo di tutte le preparazioni a base di acqua e farina si potrebbe scrivere la Storia del Mondo. Affascinante.
Storia & cultura
Sebbene non sia facile risalire alle origini storiche del prodotto (secondo l "Atlante dei prodotti tipici: il pane" a cura dell'INSOR la "Crescentina" è una delle tante varianti delle focacce che venivano offerte al dio Giano) la sua preparazione è circoscritta al territorio modenese: altre tipologie di pani simili si riscontrano nelle zone circostanti, tra le provincie di Forlì (la Piada) o in Lunigiana (il Testarolo ed i Panigazzi) ma ciò che contraddistingue il prodotto in questione è la tecnica di cottura, le dimensioni (più piccole rispetto alla Piada e al Testaro) e le precise modalità di impiego (farcita con il pesto, localmente detto cunza di Modena).
In tutta la zona del modenese e del bolognese le tigelle a volte possono trovarsi anche con il nome di crescentine, da non confondersi con la "crescente" bolognese che da noi a MO si chiama "gnocco ingrassato" ed una focaccia lievitata cotta in forno condita con ciccioli o lardo o prosciutto tritati.