IERI OGGI & DOMANI

Ospiti indesiderati, sorprese nel piatto

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La monella
icon8  view post Posted on 9/4/2013, 17:52




Non mi riferisco a quei soggetti/amici/parenti che vi arrivano improvvisamente a casa e vi costringono ad inviti dell'ultimo minuto, o organizzati, dove fare buon viso a cattivo gioco..... :bann2:

No, no.
Mi riferisco invece, facendo riferimento alle ultime notizie in campo alimentare collettivo, ad ospiti inaspettati reperiti in un alimento o in una preparazione alimentare , ospiti del tutto clandestini e con permessi di soggiorno non regolari, anzi.

Avete esperienze paralimentari da raccontarci?
Io alcune.
Alcune da :sick:
Altre da :woot:
Talune da :risata:

da dove inizio?
 
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La monella
view post Posted on 9/4/2013, 19:25




da qui.

L'ospite è un moschino.
L'alimento ospitante una grappa.
Una grappa di Romano Levi.
Grappaiolo artista che qualcuno di voi conosce.
Fantasioso pittore di etichette fatte a mano e produttore di una grappa distillata a fuoco diretto.
Qui un link: www.distilleriaromanolevi.com

Si narra un aneddoto curioso.

Ogni visita alla distilleria di Romano Levi diventa l’occasione per assaggiare un bicchiere di grappa ed ascoltare storie d’incontri, aneddotti, ricordi della campagna. Momenti di filosofia spicciola, legata alla vita di ogni giorno, alle situazioni che quotidianamente fanno soffrire e gioire gli esseri umani.
Prima di mettere l’etichetta guardavo due volte la bottiglia, per controllare che non ci fosse finito nulla dentro. A volte poteva scivolare nell’imbuto un moschino, allora mettevo da parte la bottiglia, aspettando di averne cinque o sei per filtrarle. Un giorno arrivano dei tedeschi che volevano la grappa bianca, ma l’avevo terminata. Loro mi dicono “Lì ce n’è!” “Ma quelle hanno il moschino”, rispondo. “Non fa niente, le prendiamo lo stesso”. Allora ho scritto “Grappa con moschino, suo papà Mario Onorato, sua mamma Maria Onorina” e ho disegnato un moschino qualunque, tanto per fare capire che l’avevo visto. La visita successiva mi chiedono ancora la grappa col moschino. Ma non avevo bottiglie da parte. Allora ho fatto la “Grappa col moschino invisibile: c’è ma non si vede”.

Romano Levi è questo. “Io voglio lavorare, voglio cambiare vita, voglio essere un altro. Voglio dare il buon esempio, voglio zappare le colline al rosso del sole, voglio fare i sacrifici, voglio farmi un nome, io voglio acchiappare “bene”. Grappa dell’uomo che si vergognò”.

E’ uno dei testi che ha scritto su un’etichetta. Difficile trovare definizione migliore per questo artigiano delle vinacce, poeta della grappa.
Il moschino, ospite indesiderato, poi desiderato. ;)

deg+4
 
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view post Posted on 10/4/2013, 10:19
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CITAZIONE (La monella @ 9/4/2013, 20:25) 
L'ospite è un moschino.
L'alimento ospitante una grappa.

Grappa di Moscato ?

Scherzi a parte, solo Levi poteva trarre delle considerazioni di quel tipo da un fatto di per sé negativo.
Quella "del moschino che non c'é" poi, fa la pari con la pipa di Magritte.

Ma altre volte gli ospiti indesiderati non sono così d'autore né bene accetti: la mia personale esperienza, a parte qualche lumachina nell'insalata in busta (l'avranno messa apposta per dimostrare che é roba naturale e senza pesticidi ?) o un pezzo di nylon nero nella busta di spinaci da cuocere (quello che si usa per coprire la terra intorno alle piante e che sovente vediamo sparso nei campi a tocchettini e a perdita d'occhio :sick: ) non ha da raccontare grosse sorprese.
Il verme nella tequila invece é sicuramente voluto.
 
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view post Posted on 10/4/2013, 10:35


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CITAZIONE (surcouf @ 10/4/2013, 11:19) 
Il verme nella tequila invece é sicuramente voluto.

Tequila col verme
Per approfondire, vedi Mezcal.
Si tratta di un comune malinteso che alcuni tipi di tequila contengano un verme sul fondo della bottiglia. Solo alcuni Mezcal venivano solitamente venduti "con gusano" (in spagnolo, "verme"), e inizialmente, intorno al 1940, ciò fu presentato solo come un espediente di marketing. Il verme è in realtà la forma larvale della falena Hypopta agavis che vive sulla pianta dell'agave e viene usato per alzare il tasso alcolemico. Trovarne uno nella pianta durante la lavorazione indica infestazione, e, di conseguenza, un prodotto di qualità inferiore. Tuttavia, nonostante gli sforzi per promuovere la tequila come prodotto pregiato, questo equivoco continua tutt'oggi.[
Wiki]

Questa non la sapevo! Il Mezcal col gusano andava di moda anche ai miei tempi alcolici.
 
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view post Posted on 10/4/2013, 10:59
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CITAZIONE (Frankie&Johnny2x @ 10/4/2013, 11:35) 
CITAZIONE (surcouf @ 10/4/2013, 11:19) 
Il verme nella tequila invece é sicuramente voluto.

Tequila col verme
Per approfondire, vedi Mezcal.
Si tratta di un comune malinteso che alcuni tipi di tequila contengano un verme sul fondo della bottiglia. Solo alcuni Mezcal venivano solitamente venduti "con gusano" (in spagnolo, "verme"), e inizialmente, intorno al 1940, ciò fu presentato solo come un espediente di marketing. Il verme è in realtà la forma larvale della falena Hypopta agavis che vive sulla pianta dell'agave e viene usato per alzare il tasso alcolemico. Trovarne uno nella pianta durante la lavorazione indica infestazione, e, di conseguenza, un prodotto di qualità inferiore. Tuttavia, nonostante gli sforzi per promuovere la tequila come prodotto pregiato, questo equivoco continua tutt'oggi.[
Wiki]

Questa non la sapevo! Il Mezcal col gusano andava di moda anche ai miei tempi alcolici.

In certi posti il vermetto lo mettevano appositamente perché fa folklore.
E' come il formaggio coi vermi: ospiti invitati, mica casuali ! :D
 
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4 replies since 9/4/2013, 17:52   101 views
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