CITAZIONE (Frankie&Johnny2x @ 29/8/2012, 09:40)
CITAZIONE (^scintilla^ @ 29/8/2012, 09:28)
Sveglia e con tanto di marito, cognato e sorella "tutti giusti al posto giusto"...
Che poi usi il dato per brodo, la frolla surgelata, le bustine di vanillina per i dolci e che sia stata messa in discussione da un genio come Carlo Cracco...è tutta un'altra faccenda.
eppure parecchie delle ricette che suggerisce sono azzeccate, semplici ed originali. Mia moglie ne ha proposte alcune nel suo negozio di gastronomia e sono state immancabilmente un successo.
Se sia merito suo o del suo staff non lo so, ma sicuramente il suo approccio a volte maldestro, senza nessuna presunzione rendono la
trasmissione decisamente "friendly". Chiunque anche chi non sa fare neanche un uovo sodo non si sente intimidito dalla prosopopea a piene mani che i mille cuochi delle varie reti ammanniscono a tutt'andare.
L'utilizzo di ingredienti anche industriali, non fa altro che ricalcare quello che vien fatto nella stragrande maggioranza delle case.
Chi, specie se poco pratico, si avvicinerebbe ad una preparazione che preveda il farsi la pasta frolla in casa, o che si debba andare al mercato a comprare del pesce da zuppa per fare un fumetto? E' ovvio che si suggerisca l'utilizzo di succedanei industriali (anche se è altrettanto ovvio che non valgano gl'ingredienti home made), semmai è in seguito che potrà venir la voglia di sostituire l'industriale col casalingo.
La trasmissione della Parodi ha successo perchè è stata pensata molto bene per principianti e gente che non ha molto tempo a disposizione. La stragrande maggioranza.
Torno sull'argomento e rilancio con un topic apposito.
Sono d'accordo con te in molti punti, caro Marco...
Eppure ciò che mi infastidisce è il messaggio che la trasmissione - e i libri - della Parodi fanno arrivare alla massa di lettori e telespettatori: l'approssimazione!, camuffata da "cucina veloce, pratica e dedicata ai principianti".
Premetto che anche io poco tollero i soloni stellati michelin, ma qualora chiedessi loro un segreto del loro successo (a parte la paraculaggine di taluni critici gastronomici), ti risponderebbero in coro:" la freschezza e la qualità delle materie prime usate in cucina".
Quindi...usare il dado per brodo, la frolla surgelata o la vanillina chimica...a loro parere - e anche mio! - è una bestemmia.
Tra l'altro Benedetta, spesso, si rivolge alle mamme proponendo menù per i più piccini. Quindi, a maggior ragione, dovrebbe consigliare di utilizzare sempre cibi freschi e senza additivi chimici, conservanti e porcherie simili.
Ci lamentiamo sempre di allergie, intolleranze e disturbi che colpiscono proprio i più piccoli....e poi siamo bravissimi a propinare loro alimenti industriali in nome del poco tempo a disposizione e della praticità.
Seguo da qualche anno sul canale Gambero Rosso, le iniziative intraprese dallo chef Jamie Oliver, londinese...giovanissimo guru della sana alimentazione, della cucina veloce e della salvaguardia della salute dei più piccoli. (..per far capire il tipo...sappi che nei suoi ristoranti non si serve fegato d'oca...proprio per rispetto all'animale e alla condizione cui viene sottoposto per l'ingrasso!!!)
Sorvolo sulle iniziative di aprire scuole di cucina in patria e in Australia, riservate a ragazzi disadattati, recuperandoli dalla strada e fornendo loro un futuro nella ristorazione...
Mi ha colpito il suo viaggio nell'America del fast food e della cucina ultraveloce per entrare proprio nelle scuole primarie e secondarie e convincere staff docente, cuochi (abituati solo a cibi precotti industriali), amministratori locali ed in ultimo proprio gli studenti ed i loro genitori, ad un cambio quasi radicale nell'alimentazione.
Una battaglia contro i colossi dell'alimentazione spazzatura (patatine, pizza, hamburger e bastoncini di pollo prefritti) fornita nelle scuole americane che, nei decenni ha prodotto il più alto tasso di obesità infantile e giovanile.
Jamie piano piano, anche con l'aiuto della stampa e tv locale, è riuscito nel suo intento...forte anche del consenso espresso dalla sig.ra Obama, strenua paladina del mangiar sano.
Quindi...se solo Benedetta Parodi volesse - e con lei i suoi sponsor - fornire un servizio di pubblica utilità serio, potrebbe cambiare registro e divulgare i principi del mangiar sano e veloce, eliminando dai suoi menù cibi e prodotti che non sono propriamente "sani". E continuare a proporre una cucina veloce ma con alimenti freschi... Non ci vuole nulla a preparare verdure, ortaggi, carni in modo da conciliare i mille impegni delle mamme - lavoratrici con la salute dei loro figli.
ps: Come lei stessa ha ammesso, moltissime ricette che propone in trasmissione o nei suoi libri, sono di amiche, parenti e lettrici. Anzi, spesso sollecita di inviargliene. (Perfidamente sospetto che non sia capace di inventarne di nuove o rielaborarne di vecchie...
)
Da quel che so anche l'Artusi era solito fare questo - raccoglieva le ricette delle diverse località che visitava e le proponeva nei suoi manuali.
Ma un conto è l'Artusi...un altro è la Benedetta...