CITAZIONE (pholas @ 9/6/2013, 18:09)
Quando vai a comprare nei loro punti vendita ti coccolano e, sia pure per tenerti stretto a loro, ti fanno sentire comunque importante.
Abbiamo fatto, per quieto vivere e per comodità, abbondanti compromessi in altri campi accettando, magari di buon grado oppure obtorto colllo anche quello che non ci piace e perfino quello che ci umilia.
Adesso mi trovo davanti ad una omologazione costruita, magari da degli stronzi, sulla qualità e sul rispetto del cliente.
Perchè proprio in questo caso dovrei pormi un problema a tutti i costi?
E' la stessa strategia di mercato adottatta dalle compagnia di navigazione crociere.
Ma questi della Nespresso non hanno otto giorni a disposizione per farti sentire un re, ma solo una decina di minuti e in quella decina sfoderano le loro migliori armi seduttive merceologiche, ti coccolano secondo un modello spalmabile a tutti, senza distinzione alcuna, con una perfetta ed efficace procedura di accoglienza che mette il cliente in una posizione di assoluto privilegio e lo conquista.
E lo fa tornare.
Forse ne rimarrei affascinata pure io, abituati come siamo a relazioni frenetiche, a scambi comunicativi con inquietanti personaggi da ufficio, omologati come siamo ormai a fare code , a prendere numeri per essere considerati, a non sentirci neppure individui ma masse di individui in attesa di un attimo di attenzione, fosse per un documento, fosse per una capsula di caffè.
Ma alla fine ne rimarrei ancora più sconcertata.
Perchè vorrei un mondo meno superficiale ma nemmeno fintamente dorato.
Perchè vorrei delle persone corrette ed educate in ogni luogo e possibilmente cortesi per natura e non per mandato.
Perchè so che far sentire bene una persona è un mestiere, per alcuni a scopo di lucro, per altri una mission.
Sali sulla Costa Crociere (oh Costa!) e ti trasformano una normale vacanza in una lussuosa pagliacciata fatta di divertimenti preconfezionati, di sorrisi abbondanti, di camerieri guantati, di massaggiatrici zelanti, di abiti imposti per serata, di illusioni in fondo, che quella sia la vacanza perfetta.
Ma non lo è, non per me almeno.
O se lo fosse la ripetitività del modello di accoglienza del cliente alla lunga diventa così fazioso da diventare tendenzioso.
Perchè ci devono fare sentire dei re e non dei semplici esseri umani degni della massima attenzione e cordialità?
Per farci ritornare.
Sulla nave da crociera come nelle boutique Nespresso.
Per tenere attaccato il cliente al prodotto (validissimo peraltro) con altri meccanismi sociali di massa.
E diventa ancora più fastidioso, per me, quando sai perfettamente che tutto ciò è pura finzione e che comunque tu quella crociera e quel caffè l'hai già comprato a prescindere perchè è un prodotto valido, ottimo.
Quindi?
Quindi appoggiare il culo sul trono di un Re per dieci minuti e sentirmi gratificato, coccolato, considerato... esattamente come quello prima e dopo di me..... non fa per me.
E credo che opterei semplicemente per un approvvigionamento di caffè secondo vie diverse, tenendo anche conto che ormai la concorrenza Nespresso c'è eccome, anche nella grande distribuzione, con cialde compatibili di ottima qualità.
poi va da sè che è meglio farsi coccolare che prendere calci nel deretano.