IERI OGGI & DOMANI

Ucciso per una spada virtuale

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view post Posted on 8/6/2005, 16:32


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pazzesco....

tratto da repubblica.it

Un uomo di 41 anni è stato condannato a morte per aver
accoltellato un giovane. La pena sospesa per due anni
Cina, uccide rivale in gioco online
gli aveva rubato la spada virtuale
Ottenendo un punteggio molto alto era riuscito a conquistare
un'arma esclusiva che gli era però stata sottratta dalla vittima

PECHINO - E' stato ucciso per una spada virtuale. L'ambito e irreale trofeo di un videogame è stata la causa della morte di un giovane, accoltellato da un uomo che è stato condannato a morte per il suo gesto.

L'assassino, 41 anni, è stato condannato alla pena capitale da un tribunale di Shanghai, in Cina, per aver appunto ucciso un "rivale" in un gioco online, colpevole di avergli "rubato" una spada virtuale. L'incredibile storia è raccontata dal quotidiano "China Daily", che aggiunge anche che la condanna a morte è stata "sospesa per due anni": quindi, in caso di buona condotta, la pena sarà commutata in ergastolo.

Qiu Chengwei e Zhu Caoyuan erano entrambi appassionati giocatori di "Legend Mir III", un popolare gioco online nel quale i giocatori usano delle terribili armi virtuali per uccidere i cattivi. Qiu, ottenendo un punteggio molto alto, era riuscito a vincere l'uso esclusivo di un'arma chiamata la "Spada del Drago".

Secondo una ricostruzione fatta dal giornale sulla base delle testimonianze dei familiari, Qiu aveva chiesto a Zhu di restituirgli la spada che, a suo dire, gli era stata sottratta con un imbroglio: secondo il giocatore aveva concesso l'arma solo in prestito a Zhu che invece l'aveva rivenduta a sua volta a un altro giocatore per settemila yuan (circa 700 euro).

Qiu ha raccontato che, per ottenere la restituzione della spada, si era persino rivolto alla polizia, che gli avrebbe risposto che un'arma virtuale non poteva essere considerata una proprietà e non poteva quindi essere difesa. Sentendo che tutto era perduto, Qiu si è recato a casa di Zhu e, senza dargli il tempo di difendersi, lo ha ripetutamente colpito al petto con un coltello.

"Mio figlio aveva solo 26 anni quando è morto" ha detto il padre della vittima, Zhu Humin, "stava dormendo quando Qiu è piombato a casa sua. Non ha avuto neanche il tempo di mettersi i pantaloni. Voglio che muoia, e che muoia subito", ha aggiunto, annunciando che ricorrerà in appello. L'avvocato di Qiu si è invece dichiarato soddisfatto della sentenza e ha affermato che non farà ricorso.

I giochi online sono molto diffusi in Cina. Secondo l'agenzia ufficiale d'informazione Nuova Cina, alla fine del 2004 gli utenti di internet erano 94 milioni. Per la fine di quest' anno - sempre secondo Nuova Cina, che non spiega come abbia fatto a ottenere queste cifre - si prevede un aumento del 28 per cento, che porterà il totale a 120 milioni.

I siti più frequentati sono i "blog" nei quali si parla liberamente di tutti gli argomenti, inclusi quelli più "scottanti" e quelli che consentono di giocare online con altri milioni di appassionati.

Fino a tre anni fa, i giochi più popolari erano quelli importati dalla Corea del Sud. Poi è cominciata la produzione in Cina, che ha consentito ai siti web di abbassare i costi per il pubblico: oggi è possibile giocare online per alcune ore pagando solo uno o due yuan.
 
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jiyu
view post Posted on 8/6/2005, 17:04




non è possibile...!!!! il caldo fa veramente brutti effetti
 
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arwen56
view post Posted on 27/6/2005, 18:49




Pazzesco sì. Immaginate se gli avessero sottratto qualcosa di più tangibile ... che faceva? Una strage?
 
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Andronico Batavo
view post Posted on 27/6/2005, 20:29




vedrete che non saranno le ulrime cose del genere che sentiremo e molto più in paesi come la Cina o altri paesi economicamente affluenti che nel vecchio mondo come l'Europa o l'America (per quanto anche lì.......).
Lo sviluppo e le contraddizioni ottenute passando direttamente dall'economia agricola o preindustriale, collettivista e programmata, al capitalismo sempre più sfrenato e l'individualismo accompagnato dalla sempre crescente disponibilità economica e la creazione di nuove aspettative di vita, non può che creare grossi conflitti che si trasformeranno in grandi problemi psicosociali.

La confusione poi della realtà virtuale con la realtà vera è un rischio per tutti noi, dovunque si viva.
 
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arwen56
view post Posted on 28/6/2005, 00:30




Uè, stasera ho il ruolo del bastian contrario ... ma come dice Mary Poppins "Quando ci vuole, ci vuole". Non stiamo a scomodare "lo sviluppo e le contraddizioni ottenute passando direttamente dall'economia agricola o preindustriale, collettivista e programmata, al capitalismo sempre più sfrenato e l'individualismo accompagnato dalla sempre crescente disponibilità economica e la creazione di nuove aspettative di vita" per descrivere questo atto. Trattasi di pura e semplice pazzia. Esattamente come quei due **** che hanno dato fuoco al coetaneo per via di una ragazza contesa. Accaduto qui, in Italia, dove non mi pare che esistano le condizioni che dici tu.
 
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Andronico Batavo
view post Posted on 28/6/2005, 08:06




Certe situazioni esistono anche in Italia ma è un discorso molto lungo.

Ci sono certamente fenomeni di follia e quello di ieri con tre morti a Bogogno ne è un esempio lampante.

Una cosa però è una persona affetta da psicosi o schizofrenia che s'impossessa di un arma e uccide, un' altra cosa è il crimine commesso da una persona apparentemente "normale" che reagisce in modo deviante ad una situazione dove il conflitto nasce da un conflitto tra la propria personalità non necessariamente disturbata e gli stimol sociali che si vivono attorno a se.

In altre parole. SE l'uomo in questione è stato fino a ieri un contadino o un operaio in un sistema collettivistico con valori relativamente semplici che poteva gestire e capire una volta sottoposto (lui e gli altri partecipanti al gioco virtuale) ad una situazione ingestibile (perchè fuori dalla sua esperienza sociale e pratica), reagisce , per esempio, continuando il "gioco ", cioè ammazzando colui che gli aveva rubato la spada virtuale come avrebbe fatto nel gioco stesso.

La realtà virtuale entra in conflitto con la realtà vera e per chi è stato trasportato violentemente dal medioevo al futuro in pochi anni, può non essere facile (ma non lo è nemmeno per noi che ci siamo assuefatti lentamente a certi prgressi) distinguere le due e da qui il pericolo.

Questo è l'esempio dei computergames ma ce ne sono altri. La Terra è un astronave ma anche una macchina del tempo. Viaggiando su di essa ed a volte nello stesso paese, si attraversano zone temporali dove la gente vive non solo in ere diverse come sviluppo economico ma soprattutto come sviluppo psicosociale. Le grandi migrazioni, i cambiamenti politici ed economici repentini, i viaggi, portano in conflitto non solo culture (intese come modo di vedere la vita) ma letteralmente confrontano delle psicosocietà diverse appartenenti ad ere di sviluppo diverso (non pèiù o meno intelligenti ma solo stadii diversi dell'evoluzione di comportamenti ed esperienze psicosociali) .

Non si tratta di scomodare parole grosse per cose semplici ma un paese come la Cina che emerge velocissimamente da quello che per noi può essere il passato, cambiando ogni giorno che passa, quasi dal medioevo ai giorni nostri, accelerando a marce forzate uno sviluppo economico eccezionale accompagnato dalla necessaria crescita dei consumi e cambiamento dei modi di vita, non può fare questo senza esporsi a traumi psicosociali a causa dei quali vedremo i traumi in futuro.

Edited by Andronico Batavo - 28/6/2005, 09:13
 
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Pink Lady
view post Posted on 29/6/2005, 16:57




CITAZIONE (Andronico Batavo @ 28/6/2005, 09:06)
[...] ma un paese come la Cina che emerge velocissimamente da quello che per noi può essere il passato, cambiando ogni giorno che passa, quasi dal medioevo ai giorni nostri, accelerando a marce forzate uno sviluppo economico eccezionale accompagnato dalla necessaria crescita dei consumi e cambiamento dei modi di vita, non può fare questo senza esporsi a traumi psicosociali a causa dei quali vedremo i traumi in futuro.


Tutto grazie al comunismo...
 
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view post Posted on 29/6/2005, 17:25
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CITAZIONE (Pink Lady @ 29/6/2005, 17:57)
CITAZIONE (Andronico Batavo @ 28/6/2005, 09:06)
[...] ma un paese come la Cina che emerge velocissimamente da quello che per noi può essere il passato, cambiando ogni giorno che passa, quasi dal medioevo ai giorni nostri, accelerando a marce forzate uno sviluppo economico eccezionale accompagnato dalla necessaria crescita dei consumi e cambiamento dei modi di vita, non può fare questo senza esporsi a traumi psicosociali  a causa dei quali vedremo i traumi in futuro.


Tutto grazie al comunismo...



Eh lallà...non andiamo troppo in là, il discorso è un po' troppo impegnativo, no? e non ha più nulla a che fare col motivo originale della discussione ma che forse prima o poi bisognerà ben fare, anche se di molto lungo e complesso e, nel mio caso, coinvolgente la mia personale esperienza.

Discorso che non faremo qui, inoltre, che riguarda non solo la Cina, ma più in generale la storia del sud est asiatico nel secondo novecento, prima e dopo l'esperienza coloniale francese e, ancora più in generale, le premesse ideologiche di quei fenomeni nella rivoluzione russa, nel fallimento dello spartachismo tedesco e nella costituzione del blocco euro-orientale dopo Potsdam e Yalta. E poi ancora sulla necessità e la convenienza politica, in quella contingenza storica, di definire comuniste idee e pratiche sociali ed economiche che già uno studente di filosofia di seconda liceo troverebbe improponibili.
Tutte bazzeccole, insomma

Ne riparleremo, se qualcuno avrà tempo e voglia di ascoltarmi (consideratela una minaccia ), ma non adesso né qui.....

Edited by WebMichi - 29/6/2005, 19:31
 
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Andronico Batavo
view post Posted on 29/6/2005, 18:39




infatti non direi che comunque tutto questo abbia nulla a che fare col Comunismo vero o supposto di una nazione ma ha molto più a che fare con i conflitti che emergono forzando culturalmente una società ed i suoi individui ad una sterzata che impone delle accelerazioni tali e dei cambiamenti di direzione da provocare dei corti circuiti nei suoi abitanti.

Se si prendesse un indigeno della Papua Nuova Guinea, lo si traspostasse a Tokyo e gli si desse un lavoro, un computer dei vestiti, del danaro, molto tempo libero a disposizione e tutte le frustrazioni urbane che ben conosciamo succederebbero bei fuochi dartificio a far passare un individuo da un economia, un modo di pensare e le sue esperienze in termini psicosociali equivalenti all'età del ferro, catapultandolo ai giorni nostri.

Per inciso.........in Papua Nuova Guinea non conoscono il comunismo.
 
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arwen56
view post Posted on 29/6/2005, 18:54




CITAZIONE (Andronico Batavo @ 29/6/2005, 19:39)
Per inciso.........in Papua Nuova Guinea non conoscono il comunismo.

E meno male.
 
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arwen56
view post Posted on 30/6/2005, 01:01




CITAZIONE (WebMichi @ 29/6/2005, 18:25)
Ne riparleremo, se qualcuno avrà tempo e voglia di ascoltarmi (consideratela una minaccia ), ma non adesso né qui.....

Michi, per favore no ... io la considero una minaccia, infatti ... minimo ci cacci giù un polpettone di due chilometri ... d'accordo lo "slow thinking", ma mica ho l'eternità per leggerti ...
 
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view post Posted on 30/6/2005, 11:22
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CITAZIONE (arwen56 @ 30/6/2005, 02:01)
CITAZIONE (WebMichi @ 29/6/2005, 18:25)
Ne riparleremo, se qualcuno avrà tempo e voglia di ascoltarmi (consideratela una minaccia ), ma non adesso né qui.....

Michi, per favore no ... io la considero una minaccia, infatti ... minimo ci cacci giù un polpettone di due chilometri ... d'accordo lo "slow thinking", ma mica ho l'eternità per leggerti ...

E allora la gratificazione della scorrettezza e dell'abuso di potere dove la mettiamo? Apposta ti voglio rifilare il mattonazzo....
 
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11 replies since 8/6/2005, 16:32   946 views
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