IERI OGGI & DOMANI

Siamo quello che mangiamo, Sofisticazioni Alimentari

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view post Posted on 7/7/2008, 12:11
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Anarcomotoamatore

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Galbani vuol dire fiducia

Sul sito web di Repubblica, in un ottimo articolo a firma Paolo Berizzi, vengono resi noti gli sconcertanti sviluppi di un’indagine partita nel 2006 e portata avanti dalla guardia di finanza di Cremona grazie a quelle intercettazioni che giornalmente vengono messe sotto accusa quasi si trattasse del più grande problema che affligge questo disgraziato Paese.

Nonostante in Italia le frodi alimentari siano ormai all’ordine del giorno e cambiare il cartellino dei prodotti scaduti all’interno degli ipermercati stia diventando quasi una consuetudine, le dinamiche della truffa da parte che di quelli che Berizzi definisce giustamente “banditi della tavola” sono tali da riuscire a turbare profondamente non solo le persone deboli di stomaco.

L’impresa criminale che faceva capo a 4 aziende con sede a Cremona, Novara, Biella e Woringen in Germania, tutte riconducibili all’imprenditore siciliano Domenico Russo, ed era punto di riferimento per marchi come Galbani, Granarolo, Cademartori, Brescialat, Medeghini, Igor, Centrale del latte di Firenze, Frescolat, Euroformaggi, Mauri, Prealpi ed altre multinazionali europee, operava anche grazie alla connivenza delle Asl di competenza riciclando con l’ausilio di molta creatività gli scarti di formaggio avariato che avrebbero dovuto essere smaltiti. Tali scarti, spesse volte forniti proprio dai grandi marchi di cui sopra, consistevano in formaggio avariato e putrefatto all’interno del quale si poteva trovare di tutto: vermi, escrementi di topi, pezzi di ferro, residui di plastica tritata, muffe ed inchiostro. Il materiale marcescente e maleodorante anziché venire smaltito subiva tutta una serie di lavorazioni che lo portavano a tornare sugli scaffali di discount ed ipermercati (spesso attraverso quegli stessi marchi che lo avevano venduto come rifiuto) sotto forma di sottilette, formaggio fuso, formaggio grattugiato, mozzarelle, gorgonzola ed altre specialità casearie che venivano vendute come prodotti genuini ai consumatori.

La truffa nell’ambito della quale il gruppo Lactalis Italia che controlla Galbani sembra avere pesantissime responsabilità, non ha coinvolto solo l’Italia ma si è sviluppata a livello europeo, arrivando a produrre la lavorazione di oltre 11.000 tonnellate di formaggio avariato a fronte di un business economico di enormi proporzioni. Decine risultano essere le persone indagate e denunciate per un’attività criminale che oltre a produrre profondo disgusto ha determinato pesantissimi rischi per la salute pubblica.

Come ultima nota disarmante in questa scioccante vicenda va sottolineato il fatto che gli impiegati e gli operai delle ditte incriminate hanno verbalizzato di essere a conoscenza della situazione ma si sono guardati bene dal renderla pubblica, molto probabilmente per non rischiare di mettere a repentaglio il proprio posto di lavoro.

Riesce difficile chiamare “progresso” la costruzione di una società all’interno della quale si corre il rischio di mangiare inconsapevolmente poltiglia marcescente per compiacere le multinazionali e ci si trova “costretti” a diventare complici di una banda criminale che avvelena i nostri simili per “mantenere” uno stipendio che ci consenta di sopravvivere un gradino sopra la soglia di povertà. Così come riesce difficile concepire un progresso che rischia di toglierci ogni dignità, anestetizzando la nostra natura umana e trasformandoci in ingranaggi della macchina di produzione e tubi digerenti di un consumo che tende a farsi sempre più escrementizio.

Marco Cedolin - marcocedolin.blogspot.com - ilcorrosivo.blogspot.com
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marianna69
view post Posted on 8/7/2008, 07:20




CITAZIONE (Andy Capp @ 7/7/2008, 13:11)
... Riesce difficile chiamare “progresso” la costruzione di una società all’interno della quale si corre il rischio di mangiare inconsapevolmente poltiglia marcescente per compiacere le multinazionali ...

... Così come riesce difficile concepire un progresso che rischia di toglierci ogni dignità

Assistiamo oggi a un gigantesco equivoco:
che è quello di associare la crescita economica e lo sviluppo tecnologico al progresso civile e intellettuale ("intellettuale" inteso come "emotivo-mentale") della società.
E' proprio il contrario.
Ossia, al progresso economico fa inevitabilmente seguito il deperimento dell'etica (e scrivo volutamente "etica" perchè associo, viceversa, la morale ad una serie di regole formaliste e politically correct che, personalmente, reputo parecchio fastidiose).
La "poltiglia marcescente" la mangiano i poverissimi dell'India (e di qualche altro Paese) consapevolmente e perchè non hanno scelta.
Capita, tuttavia, di mangiarla per scelta anche in Italia. E non è appannaggio dei reietti.
Esempio: a fine anni '90, quando lavoravo a Milano, ho scoperto l'esistenza di un posto nei dintorni di Viale Monza. Era una sorta di discount che vendeva pasta, biscotti, scatolame, tutti quei prodotti, insomma, più difficilmente deperibili.
Piccolo particolare: erano scaduti.
In realtà si potevano consumare ancora per mesi ed erano in vendita a prezzo stracciatissimo, ma la data sull'etichetta era assai vecchiotta!
Ebbene: dell'esistenza di questo "discount" sono venuta a sapere non da barboni, non da poveri disoccupati senza una lira, bensì dai titolari dell'azienda per cui lavoravo. Che compravano lì allorchè invitavano a cena numerose persone!
In questo modo, offrivano ai loro ospiti pasta secca artigianale di marca extra-lusso acquistata a costo inferiore di quella di sottomarca e per giunta scaduta, condita con sughi pronti di qualità super ma scaduti anche quelli. A cui magari faceva seguito bresaola della Valtellina sottovuoto scaduta con scagliette di grana scadutissimo. E così via.
Credo che quel posto abbia chiuso da tempo, ma nella zona era arci-noto a tutti e non erano solo i più indigenti a farvi la spesa.
Il che significa che consumatori che non ne avevano alcun bisogno contribuivano al benessere di questo mercimonio di schifezze.
In tutta onestà, con una mia amica, ci andai anch'io. Non comprai nulla perchè possiedo (grazie al Cielo e per ora) una specie di freno inibitore che mi impedisce di mangiare qualsiasi alimento anche se scaduto da un solo giorno. Potrebbe persino trattarsi di salmone norvegese, ma faccio favorire i miei gatti, piuttosto!

Edited by marianna69 - 8/7/2008, 09:52
 
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mgozzy
view post Posted on 14/7/2008, 10:00




La data di scadenza, o meglio ... da consumarsi preferibilmente entro il, è soltanto indicativa (è un altra cavolata imposta da qualche legge magari della UE).
I prodotti da consumarsi preferibilmente entro oggi non è che domani (o magari dalla mezzanotte) già puzzano e sono immangiabili Invecchiando un prodotto inizia prima a perdere qualche potere nutritivo e poi a guastarsi e a marcire (ma deve passare ancora tempo).
Un po come la frutta e la verdura: appena colta è spettacolare ma se la lasci qualche giorno in casa comincia a maturare a cambiare colore (e sapere), e poi a fare la muffa (che però mangiamo nel gorgonzola).

Comunque mi è capitato di dover buttare prodotti non ancora scaduti perchè chissa come erano stati gestiti (forti sbalzi di temperature soprattutto) dal supermercato o da altri figuri della filiera.
 
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view post Posted on 11/9/2011, 11:07
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Ho sempre diffidato dei prodotti spacciati per biologici, quanti di QUESTI CASI ci saranno in Italia?

 
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La monella
view post Posted on 11/9/2011, 11:23




CITAZIONE (Andy Capp @ 11/9/2011, 12:07) 
Ho sempre diffidato dei prodotti spacciati per biologici, quanti di QUESTI CASI ci saranno in Italia?

mia cognata che si occupa di commercio all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli (proprio a Torino), mi dice che gli ortaggi e la frutta dopo 3 giorni di frigo, e quindi quasi "invendibili" come prima scelta..... hanno un'ampia richiesta da parte di piccoli commercianti che "trafficano" nel biologico (soprattutto mercatini biologici) che vanno proprio a cercare il prodotto esteticamente imperfetto per spacciarlo come naturale, ed imperfetto per l'assenza, appunto, di prodotti chimici per la coltura.
Vende che è una meraviglia, merce scadentissima, in fase di deperimento, a basso costo che viene rivenduta a costo alto come merce bio.
:woot: :cry: :o:
 
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view post Posted on 12/9/2011, 12:34
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Nel business del biologico siamo i primi in Europa, mi pare di aver letto.
Perché di business si tratta, né più né meno dell'omeopatia, della macrobiotica e di tutto quello che fa leva sul salutare,e quindi sulla salute per vendere.
Sul tirare sòle siamo anche lì ai primi posti.
Non mi stupisco quindi che anche qualche bio certificato non sia tale, tante sono le maglie attraverso cui si riesce a passare, figuriamoci quello spacciato per tale senza nessuna garanzia.
Ho smesso da tempo di insistere sulla genuinità a tutti i costi, perché é difficilissimo capire se siamo stati fregati o no e, al tempo stesso, diventa un gioco fine a sé stesso e anche costoso (questo non vuol dire che se ci fosse la possibilità di mangiare genuino, buono ed ad un prezzo equo non mi farebbe piacere, tutt'altro).
 
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view post Posted on 11/10/2012, 09:31
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CITAZIONE (surcouf @ 4/7/2008, 11:58) 
"E' buono ? E allora !"


Questa (a senso) la frase di un produttore oleario pugliese alla giornalista di "Reporter" che avanzava dubbi sulla genuinità del prodotto.

Tanto per rimanere da quelle parti, il mangime per cavalli nei taralli é una piacevole variante ! Da qualche parte quell'etichetta l'ho già vista: sarà mica per quello che ultimamente pedalo come un forsennato ?
 
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view post Posted on 11/10/2012, 09:41


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CITAZIONE (surcouf @ 11/10/2012, 10:31)
CITAZIONE (surcouf @ 4/7/2008, 11:58) 
"E' buono ? E allora !"


Questa (a senso) la frase di un produttore oleario pugliese alla giornalista di "Reporter" che avanzava dubbi sulla genuinità del prodotto.

Tanto per rimanere da quelle parti, il mangime per cavalli nei taralli é una piacevole variante ! Da qualche parte quell'etichetta l'ho già vista: sarà mica per quello che ultimamente pedalo come un forsennato ?

...ma guarda un po' se dobbiamo farci anche i taralli in casa.... :angry:
ps: non per niente...portano via troppo tempo...
 
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view post Posted on 11/10/2012, 16:14
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CITAZIONE (surcouf @ 11/10/2012, 10:31) 
CITAZIONE (surcouf @ 4/7/2008, 11:58) 
"E' buono ? E allora !"


Questa (a senso) la frase di un produttore oleario pugliese alla giornalista di "Reporter" che avanzava dubbi sulla genuinità del prodotto.

Tanto per rimanere da quelle parti, il mangime per cavalli nei taralli é una piacevole variante ! Da qualche parte quell'etichetta l'ho già vista: sarà mica per quello che ultimamente pedalo come un forsennato ?

mah... occhio a queste notizie perché ogni tanto hanno solo carattere fiscale. Crusca è una e crusca è l'altra (sempre che si possa usare la crusca), e per quanto ne so sui mangimi per animali non ci sono garanzie molto inferiori agli alimenti...
 
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view post Posted on 12/10/2012, 07:57
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CITAZIONE (Spencer The Rover @ 11/10/2012, 17:14) 
CITAZIONE (surcouf @ 11/10/2012, 10:31) 
Tanto per rimanere da quelle parti, il mangime per cavalli nei taralli é una piacevole variante ! Da qualche parte quell'etichetta l'ho già vista: sarà mica per quello che ultimamente pedalo come un forsennato ?

mah... occhio a queste notizie perché ogni tanto hanno solo carattere fiscale. Crusca è una e crusca è l'altra (sempre che si possa usare la crusca), e per quanto ne so sui mangimi per animali non ci sono garanzie molto inferiori agli alimenti...

Infatti, penso che di parassiti e corpi estranei se ne trovino anche nelle farine destinate all'alimentazione umana (se non sbaglio la presenza di peli di topo é un elemento monitorizzato nella farina di grano duro per testare la qualità della conservazione).
La crusca nei taralli non ce la vedo però: probabilmente si tratta di qualche partita svenduta proprio perché scaduta o contaminata e usata impropriamente.
 
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view post Posted on 12/10/2012, 11:08
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CITAZIONE (surcouf @ 12/10/2012, 08:57) 
Infatti, penso che di parassiti e corpi estranei se ne trovino anche nelle farine destinate all'alimentazione umana (se non sbaglio la presenza di peli di topo é un elemento monitorizzato nella farina di grano duro per testare la qualità della conservazione).

penso (e spero) non dagli organi di controllo!!!
CITAZIONE
La crusca nei taralli non ce la vedo però: probabilmente si tratta di qualche partita svenduta proprio perché scaduta o contaminata e usata impropriamente.

Allora è addirittura un ingrediente non denunciato...
 
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view post Posted on 12/10/2012, 15:26
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CITAZIONE (Spencer The Rover @ 12/10/2012, 12:08) 
CITAZIONE (surcouf @ 12/10/2012, 08:57) 
Infatti, penso che di parassiti e corpi estranei se ne trovino anche nelle farine destinate all'alimentazione umana (se non sbaglio la presenza di peli di topo é un elemento monitorizzato nella farina di grano duro per testare la qualità della conservazione).

penso (e spero) non dagli organi di controllo!!!

Forse mi sono espresso male: intendevo dire che nei test delle paste alimentari, sovente ho visto che si verifica la presenza di scorie di vario tipo che possono esserci nei silos dove viene conservata la farina. I peli di roditore penso si possano trovare, in quantità infinitesimali sia chiaro, altrimenti quegli organi di controllo che tu citi si spera interverranno. Penso anche che le farine siano trattate per non sviluppare muffe e per eliminare eventuali germi o batteri derivanti dalle impurità in esso contenute, non mi illudo certo siano vergini di macina (magari azionata da quel frescone di Banderas in persona).


CITAZIONE (Spencer The Rover @ 12/10/2012, 12:08) 
CITAZIONE (surcouf @ 12/10/2012, 08:57) 
La crusca nei taralli non ce la vedo però: probabilmente si tratta di qualche partita svenduta proprio perché scaduta o contaminata e usata impropriamente.

Allora è addirittura un ingrediente non denunciato...

Gli articoli non dicono se era denunciato (magari si trattava di taralli integrali, ma non li ho mai visti) o era illegalmente usata per diluire la farina di grano.
 
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view post Posted on 29/10/2012, 22:44
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Pranziamo insieme! Con Coca-Cola e Simone Rugiati

KOGLIONE !!!

non mi viene in mente niente di intelligente, ma va bene così -_-
 
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view post Posted on 30/10/2012, 08:09


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CITAZIONE (surcouf @ 29/10/2012, 22:44)
Pranziamo insieme! Con Coca-Cola e Simone Rugiati

KOGLIONE !!!

non mi viene in mente niente di intelligente, ma va bene così -_-

:strettamani:
Potenza dei soldi!
E' uno chef decente, molto attento alla genuinità e provenienza dei prodotti usati... ma con questa propaganda fa passare un messaggio molto criticabile!

Che pasteggi lui con la Coca Cola!!!
 
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view post Posted on 30/10/2012, 09:57


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CITAZIONE (^scintilla^ @ 30/10/2012, 08:09) 
Che pasteggi lui con la Coca Cola!!!

Millesimata però!
 
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