CITAZIONE (bringit @ 4/7/2008, 11:20)
E qui viene subito un'altra domanda: gli impiegati e gli operai che sapevano, stavano zitti per conservarsi il posto di lavoro?
Anche per quello, senz'altro.
E puoi anche immaginare cosa succede a chi denuncia e si trova senza lavoro e magari con le spalle al muro (e nessuno che lo difenda, perché se ci sono collaboratori di giustizia che si trovano all'improvviso senza protezione, immaginiamo quale cura possa avere la giustizia di un testimone di qualche malefatta alimentare
).
CITAZIONE (marianna69 @ 4/7/2008, 11:24)
Checchè se ne dica, sono assolutamente convinta che non solo le sofisticazioni o le falsificazioni, ma anche le vere e proprie adulterazioni siano alquanto diffuse nell'intero comparto agroalimentare italiano (e, ovviamente, estero).
E sono di conseguenza convinta (scusate se sono così terra-terra) che il nostro organismo sia un tritarifiuti molto più efficace e meno vulnerabile di quanto non pensiamo.
L'organismo é senz'altro un formidabile ammortizzatore, ma l'abuso protratto nel tempo può causare danni fisici anche gravi. Ho detto può, perché c'é gente che abusa ad oltranza e sta benissimo, é un fattore anche genetico.
Detto questo, immagino anch'io che le sofisticazioni siano all'ordine del giorno e la tanto decantata regola del comprare dal "contadino", sinceramente mi fa sorridere.
Potrei al limite comprare da chi conosco personalmente e produce in proprio (sempre che si abbia l'opportunità), ma anche in questo caso potrei trovare un onesto convinto di saper fare cose genuine che invece produce robaccia, ma in buona fede.
Che l'occasione faccia l'uomo ladro o perlomeno disonesto é una gran verità, soprattutto quando l'occasione é rappresentata da un bel mucchio di soldi e dalla mancaza di controlli (ci risiamo) da parte di chi dovrebbe farli.
Ah, dove sono le fattorie di una volta ?