IERI OGGI & DOMANI

Tipicamente Italiano, a proposito di DOP e IGP, considerazioni sulle produzioni alimentari tipiche

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summerhill
view post Posted on 23/2/2008, 17:05




l'Italia è l'unico paese ad offrire una così vasta proposta di prodotti tipici regionali e locali, in questi anni si sta facendo moltissimo per proteggere il made in Italy, soprattutto dall'"invasione" dovuta al crescente mercato cinese. La strada da percorrere è ancora lunga, ma i legislatori si stanno dando da fare affinchè il consumatore ed il produttore di qualità siano sempre più tutelati.

Ma....

in questo gran minestrone regionale di prodotti DOP e Doc e Presidi Slowfood.... Le classificazioni d'origine protetta, le specialità tradizionali garantite sono certamente simbolo di qualità, ma non bisogna dimenticare che esistono anche piccolissime realtà produttive che vogliono mantenere intatta la loro originalità senza aderire necessariamente ad un'etichetta specifica.

E in effetti se penso alla mia regione, per esempio, scopro che tanti prodotti assolutamente di nicchia, semisconosciuti, per altro assolutamente non speciali (almeno per me) hanno ottenuto una certificazione...
la Rapa Di Crapauna... oddio che è? è una rapa, una gran rapa dolcissima, oh si dolcissima, dall'insolito colore giallo, dalle proprietà organolettiche speciali, dal profumo intenso e.... e.... ma signori! sempre di una rapa trattasi! :blink:

e ancora....
Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino, un pesce di lago artificiale,in periferia di Torino, mah....

ditemi che anche nelle vostre regioni ci son stranezze....



 
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scintillaa
view post Posted on 23/2/2008, 19:22




Perchè definirle stranezze, Laura?
Forse perchè non incontrano il nostro gusto non sono degne di ottenere una certificazione che ne salvaguardi la tipicità, evitando contaminazioni o modifiche al disciplinare di coltivazione e produzione...?
Io, pensa un pò, non amo le mozzarelle di bufala. Siamo sul disgustoso andante...se devo definire il riscontro del mio palato a contatto con quel prodotto. Eppure, per altri è una squisitezza: prodotto vanto di un intera regione, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.

Sai...noi ci stupiamo di dop, doc, igp....e altro... Ma immagineresti che a Bruxelles vi siano pagine e pagine di direttive che riguardano: il diametro dei piselli, la lunghezza delle banane.. Ed altre amenità alimentari e non che dovrebbero riguardare i prodotti in circolazione nella UE.
Mi pare d'aver letto di un disciplinare che riguarda la "sottoveste"... :sick:
GIURO! :cry:
 
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view post Posted on 5/3/2008, 09:44
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Corsaire retraité

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Bari, 5 mar. - (Adnkronos) - Ventitre arresti (dei quali 6 in carcere e 17 ai domiciliari), 91 persone indagate, 26 aziende, 85 terreni e 9 immobili sequestrati, scoperte false fatture per 39 milioni di euro e una percezione indebita di quasi 6,5 milioni di euro di contributi pubblici. E' il risultato dell'operazione 'Golden Oil', alla quale hanno partecipato circa 400 militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari, Lecce, Brindisi e Cosenza, che stanno eseguendo i provvedimenti restrittivi nelle rispettive province nei confronti dei responsabili di una maxi truffa nel settore degli aiuti comunitari alla produzione dell'olio d'oliva.

Tipicamente italiano anche questo e non da ieri, visto che ne parlavano già anni fa su Reporter. Olio che arriva da chissà dove, che guadagna la paternità CEE passando da Spagna o Grecia e arriva da noi, guadagnando magari anche la DOP italiana.
Cos' noi paghiamo due volte (una coi contributi e una con l'incauto acquisto) un olio che non é quello che dicono.
Ma, come diceva quel commerciante alla giornalista di Reporter stupita: "E' buono ? E allora !"
 
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view post Posted on 5/3/2008, 09:54


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CITAZIONE (surcouf @ 5/3/2008, 09:44)
Ma, come diceva quel commerciante alla giornalista di Reporter stupita: "E' buono ? E allora !"

già! me lo ricordo, era il titolare dell'Olearia De Santis una delle più grosse società pugliesi del settore, da allora ho sempre badato a non comprare i suoi prodotti.
 
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view post Posted on 5/3/2008, 10:44
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CITAZIONE (scintillaa @ 23/2/2008, 19:22)
Sai...noi ci stupiamo di dop, doc, igp....e altro... Ma immagineresti che a Bruxelles vi siano pagine e pagine di direttive che riguardano: il diametro dei piselli, la lunghezza delle banane.. Ed altre amenità alimentari e non che dovrebbero riguardare i prodotti in circolazione nella UE.
Mi pare d'aver letto di un disciplinare che riguarda la "sottoveste"... :sick:
GIURO! :cry:

Era mitica, ma rigorosamente autentica, anni orsono l'interrogazione di un parlamentare europeo sulla dimensione dei nani da giardino!

Tornando ai DOP la situazione è questa: quando furono creati nel dopoguerra, fu una spinta straordinaria per i nostri prodotti. ma erano pochi e giustamente andavano protetti.
Poi si capì che creare un DOP voleva dire anche creare un consorzio, con tante belle poltrone, un po' di visibilità e tanti bei sussidi. Come le comunità montane.
E allora via a chi ne fa di più.
Peccato che effettivamente c'è bisogno di proteggere dai falsi il Chianti, il Gorgonzola, il prosciutto di Parma.... ma chi ti venderà mai una robiola di Roccaverano falsa? O una rapa di Crapauna falsa?
Così il tentativo di proteggerne pochi si vanifica nell'impossibilità di proteggerne tanti. Ed il bel messaggio che ne faceva un'isola protetta cade miseramente.

Non solo.
Ma adesso si sta rivelando una trappola. Perché il Chianti DOP lo trovate a 3 euro e a 30 euro, autentici tutti e due. E allora chi fa prodotti di altissima qualità, come il Sassicaia e il Tignanello, cerca di uscire da questa logica, privandosi del DOP.

Il solito paese senza futuro... :(
 
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view post Posted on 5/3/2008, 10:57
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CITAZIONE (Frankie&Johnny @ 5/3/2008, 09:54)
CITAZIONE (surcouf @ 5/3/2008, 09:44)
Ma, come diceva quel commerciante alla giornalista di Reporter stupita: "E' buono ? E allora !"

già! me lo ricordo, era il titolare dell'Olearia De Santis una delle più grosse società pugliesi del settore, da allora ho sempre badato a non comprare i suoi prodotti.

Il peggio é che queste cose non hanno giustificazione: in Puglia c'é la possibilità di produrre sia la quantità che la qualità (non insieme, perché oggettivamente difficile) e vendere entrambi al giusto prezzo e mi pare che la gente sia disposta a pagarlo, oltretutto. La frode danneggia sia l'immagine del settore nazionale, sia i produttori onesti (difficilmente si viene a sapere il nome o il marchio dei frodatori, chissà perché). Il fatto poi che si sappia, nell'ambiente, chi e cosa faccia e nessuno denunci é ancora più avvilente.
 
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view post Posted on 5/3/2008, 11:10


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CITAZIONE (surcouf @ 5/3/2008, 10:57)
CITAZIONE (Frankie&Johnny @ 5/3/2008, 09:54)
già! me lo ricordo, era il titolare dell'Olearia De Santis una delle più grosse società pugliesi del settore, da allora ho sempre badato a non comprare i suoi prodotti.

Il peggio é che queste cose non hanno giustificazione: in Puglia c'é la possibilità di produrre sia la quantità che la qualità (non insieme, perché oggettivamente difficile) e vendere entrambi al giusto prezzo e mi pare che la gente sia disposta a pagarlo, oltretutto. La frode danneggia sia l'immagine del settore nazionale, sia i produttori onesti (difficilmente si viene a sapere il nome o il marchio dei frodatori, chissà perché). Il fatto poi che si sappia, nell'ambiente, chi e cosa faccia e nessuno denunci é ancora più avvilente.

ma poi, io non vedo niente di male a comprare delle olive a vattelappesca e ricavarne, se ci si riesce, un buon olio, basterebbe evidenziarlo in etichetta. In realtà è difficile realizzare un olio di qualità se le olive non vengono frante in tempi brevissimi, fermentano e innalzano il grado di acidità immediatamente, ma l'importante è sapere con chiarezza quel che si compra
 
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view post Posted on 3/7/2009, 20:30
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IGP PER ACETO BALSAMICO DI MODENA
Decisione approvata definitivamente a Bruxelles
(ANSA)- BRUXELLES, 3 LUG- L'Aceto Balsamico di Modena e' ufficialmente una nuova Indicazione geografica europea (Igp) protetta dall'Ue contro imitazioni e falsi. La decisione e' stata definitivamente approvata dalla Commissione europea oggi a Bruxelles. Il nuovo regolamento, che prevede Dop e Igp, sara' d'applicazione il ventesimo giorno dalla sua pubblicazione - imminente - nella Gazzetta ufficiale dell'Ue. Termina cosi' una delle piu' lunghe battaglie a livello europeo per la difesa di un prodotto alimentare.
fonte ADN Kronos

Una cosa non mi é chiara: stiamo parlando di quell'intruglio a base di mosto, caramello e aceto oppure dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena ? C'é una differenza sostanziale, anzi Tradizionale
 
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view post Posted on 25/7/2010, 17:48
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Piccola considerazione a margine della vicenda Granarolo: se un'azienda si vanta di usare latte italiano e poi si scopre non sia del tutto vero e le scamorze (che non mi risultano essere compaesane del Bergader o dell'Edelpilz) le fa produrre in Germania, gli altri, quelli che non citano l'origine del latte ( e se non lo fanno, con questi chiari di luna, vuol dire che proprio non possono ), dove lo prendono ?
Non é un ragionamento patriottico: c'é dell'otttimo latte in tutta Europa, anche migliore del nostro, ma la mozzarella e gli altri formaggi tipici o garantiti dalla DOP sarebbe meglio non fossero assemblati con il caglio che arriva dalla Lituania e il latte che arriva dalla Bulgaria, soprattutto in virtù del fatto che ve li fanno pagare il giusto e anch di più, per cui un po' di coerenza e meno presa per i fondelli del consumatore che concede fiducia (la fiducia é una cosa seria ?).
Poi, se andiamo a vedere ci accorgeremmo che la storia dell' IGp ha mille e una falle che, abilmente tenute nascoste, prendono il sapore della beffa. Una su tutte: la bandierina italiana e la scritta IGP sulla bresaola della Valtellina non significa assolutamente che la carne provenga da lì e neanche dal resto dell'Italia. Garantito......
 
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view post Posted on 26/7/2010, 08:05


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CITAZIONE (surcouf @ 25/7/2010, 18:48)
Una su tutte: la bandierina italiana e la scritta IGP sulla bresaola della Valtellina non significa assolutamente che la carne provenga da lì e neanche dal resto dell'Italia. Garantito......

pare che le carni italiane non superino il 5% del totale, le altre sono sudamericane e/o esteuropee
 
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view post Posted on 26/7/2010, 08:18
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CITAZIONE (Frankie&Johnny @ 26/7/2010, 09:05)
CITAZIONE (surcouf @ 25/7/2010, 18:48)
Una su tutte: la bandierina italiana e la scritta IGP sulla bresaola della Valtellina non significa assolutamente che la carne provenga da lì e neanche dal resto dell'Italia. Garantito......

pare che le carni italiane non superino il 5% del totale, le altre sono sudamericane e/o esteuropee

Il che, come ho già detto, mi sta bene, a patto che: 1. Non si cerchi di farmi credere che quello é made in Italy 2. la qualità sia buona 3. il disciplinare non sia cucito su misura per i grossi gruppi industriali, escludendo chi in primis dovrebbe goderne: i piccoli produttori artigianali.

Altro esempio (già accennato tempo fa): scatoletta o vasetto di tonno con bella bandiera tricolore che richiama immagini di tonnare a Favignana <_< in pieno fervore, poi, piccinina piccina la scritta "lavorato in Italia". Magari tra un po' la troveremo anche sulle magliette made in China, con i bottoni cuciti a Prato. Vabbé, siamo OT.

Tornando alle mozzarelle puffe: certo che i tedeschi hanno iniziato a pareggiare alla grande i bidoni dei magliari nostrani degli anni 60 !
 
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view post Posted on 26/7/2010, 10:09
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CITAZIONE (surcouf @ 25/7/2010, 18:48)
Piccola considerazione a margine della vicenda Granarolo: se un'azienda si vanta di usare latte italiano e poi si scopre non sia del tutto vero e le scamorze (che non mi risultano essere compaesane del Bergader o dell'Edelpilz) le fa produrre in Germania, gli altri, quelli che non citano l'origine del latte ( e se non lo fanno, con questi chiari di luna, vuol dire che proprio non possono ), dove lo prendono ?
Non é un ragionamento patriottico: c'é dell'otttimo latte in tutta Europa, anche migliore del nostro, ma la mozzarella e gli altri formaggi tipici o garantiti dalla DOP sarebbe meglio non fossero assemblati con il caglio che arriva dalla Lituania e il latte che arriva dalla Bulgaria, soprattutto in virtù del fatto che ve li fanno pagare il giusto e anch di più, per cui un po' di coerenza e meno presa per i fondelli del consumatore che concede fiducia (la fiducia é una cosa seria ?).
Poi, se andiamo a vedere ci accorgeremmo che la storia dell' IGp ha mille e una falle che, abilmente tenute nascoste, prendono il sapore della beffa. Una su tutte: la bandierina italiana e la scritta IGP sulla bresaola della Valtellina non significa assolutamente che la carne provenga da lì e neanche dal resto dell'Italia. Garantito......

Allora, chiariamo un po' qualche punto.
1) la mozzarella non è un formaggio DOP: lo è solo la mozzarella di bufala campana.
2) i formaggi DOP si possono fare solo ed esclusivamente con latte italiano. Di più: con latte di determinate zone. Diverso è il discorso su determinate IGP, come la bresaola di cui giustamente si parla.

veniamo al punto: che cos'è innanzitutto questo Made in Italy? Una sorta di dogma? Una definizione internazionale?
Nulla di tutto questo: è un'istanza politica.
Avete dei dubbi? Ve lo dimostro subito. La prima attività portata in qualche modo a termine in questi tempi "cinesi" è la legge sul tessile, iniziata dal famoso movimento dei Contadini del Tessile e culminata nella legge Reguzzoni Versace. Con questa legge si stabilisce che si possa etichettare come Made in Italy solo merci "le cui fasi di produzione siano state effettuate prevalentemente nel nostro paese e per i quali si possa assicurare la tracciabilità".
Un momento: e le materie prime?
Nessuna importanza: possono venire da qualsiasi parte.
Provvedimento politicamente intelligente: di materie prime tessili in Italia non ne abbiamo ed allora salvaguardiamo quello che sappiamo fare!

Passiamo al lattiero-caseario, tanto di moda.
Cos'è qui Made in Italy per la potentissima Coldiretti e per l'ex ministro Zaia? Solo ciò che è fatto con latte italiano.
Ohibò: vorrà dire che al contrario del tessile abbiamo un sacco di latte e non riusciamo a farlo fuori.
nemmeno per sogno! Siamo dipendenti dall'estero per il 50% circa e tutto il latte italiano viene lavorato e trasformato in Italia (non esiste export di latte) e pagato il 20% in più del latte tedesco o francese.

Ah già, ma il latte italiano è più sicuro...
Ma vi sembra che un paese con il 30% di economia sommersa si possa definire più controllato degli altri? Un paese con intere zone controllate dalla criminalità organizzata che ha pensato bene di inquinare terreni e falde acquifere???

Bisognerà allora decidersi: vogliamo la bresaola fatta con solo carne della Valtellina? Se va tutto bene ne potremo produrre un terzo di quella che produciamo...
 
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view post Posted on 26/7/2010, 10:53


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tutto comprensibilissimo, meno il fatto che la mozzarella non sia un marchio in qualche modo tutelato
 
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view post Posted on 26/7/2010, 11:03


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CITAZIONE (Frankie&Johnny @ 26/7/2010, 11:53)
tutto comprensibilissimo, meno il fatto che la mozzarella non sia un marchio in qualche modo tutelato

Qui qualche chiarimento
www.alimentipedia.it/Formaggio/Formaggio_fiordilatte.html
 
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view post Posted on 26/7/2010, 11:11
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Linotipista

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CITAZIONE (^scintilla^ @ 26/7/2010, 12:03)
CITAZIONE (Frankie&Johnny @ 26/7/2010, 11:53)
tutto comprensibilissimo, meno il fatto che la mozzarella non sia un marchio in qualche modo tutelato

Qui qualche chiarimento
www.alimentipedia.it/Formaggio/Formaggio_fiordilatte.html

che però non aggiunge molto.
la realtà è che quando si cominciarono a creare i DOP, vi erano già realtà produttive consolidate in varie parti d'Europa ed era impossibile interromperne la produzione.
la mozzarella è uno di questi, ma pensa anche all'Emmental (che è addirittura un nome geografico) piuttosto che al Camembert.
E' possibile invece, come per la mozzarella di bufala campana, legare queste denominazioni ad un'origine, e solo in questo modo proteggerle (Camembert de Normandie è un Dop, Emmental de Savoie).
Ovviamente poi puoi dichiarare "mozzarella fatta con solo latte italiano" e garantirlo tu...
 
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