IERI OGGI & DOMANI

Oopart

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Paul the Templar
view post Posted on 16/4/2007, 10:36




Nella storia dell’archeologia sono stati molti gli studiosi che si sono imbattuti in oggetti apparentemente fuori dagli schemi storici del popolo che stavano studiando,oggetti non databili o non attribuibili a quel popolo,o spesso fuori dalla logica storica.
Le conoscenze del mondo antico che possediamo sono per forza di cose piene di lacune,che aumentano esponenzialmente man mano che ci si sposta indietro nel tempo.
La stessa storia dell’evoluzione umana,che è una forma di archeologia slegata dal manufatto,e legata principalmente all’uomo e alla sua evoluzione,è tutt’altro che una scienza esatta,ed è in continua evoluzione grazie ai moderni apparati scientifici di datazione,che per mettono una più accurata analisi storica dei reperti.
Sistemi di datazione che spesso vengono applicati ai reperti archeologici,che così svelano parte dei loro segreti.
Ma non tutto.
Ci sono oggetti che non possono essere identificati con certezza,e che non appartengono a nessuna catalogazione precisa o conosciuta.
Vengono chiamati,con un acronimo,Oopart,ossia oggetti fuori contesto.
Sono oggetti spesso di dubbia provenienza,oppure falsi costruiti per banali motivi,che svariano dal falso per scopo di lucro a quello fatto in spirito più goliardico,ovvero la burla scientifica.
C’è però una vasta rappresentanza di oggetti che sfidano conoscenze e storia,non databili con precisione,e in alcuni casi databili in periodi storici impossibili,come nel caso delle pietre di Ica,circa 30-40.000 manufatti che recano impresse immagini impossibili,come uomini che cavalcano triceratopi,cannocchiali costruiti migliaia di anni addietro ecc.
Come la navicella di Toprakkale,rinvenuta in Turchia,rappresentante un uomo alla guida di una piccola navicella volante,acefala,e che a tutt’oggi sfida i teorici del falso,visto che la sua datazione risulta essere di 3000 anni addietro;come il papiro Tulli,appartenuto ad un influente membro della chiesa,e che racconta un possibile incontro ravvicinato tra un faraone e la sua corte e visitatori spaziali (papiro oggi messo in pesante discussione,e che potrebbe rivelarsi un clamoroso falso);
come la tazza in ferro di Wilburton,rinvenuta in un blocco di carbone datato con certezza a oltre 30 milioni di anni addietro.
Accanto a questi e numerosi altri Oopart c’è una pletora di oggetti che fanno discutere gli studiosi non tanto sulla datazione,quanto sulla loro presenza in continenti dove si presume che non ci fossero contatti tra popolazioni extra continente.
E’ il caso,per esempio,delle controverse pietre di Kensington,steli scolpite dai vichinghi e ritrovate in Minnesota a fine 1800,che dimostrano come 130 anni prima di Colombo i vichinghi avessero già messo piede in America.
Controverse ormai sempre meno,perché alcuni ritrovamenti degli ultimi anni sembrano suffragare la loro autenticità.
Queste steli furono scoperte da un contadino senza alcuna cultura,nei suoi campi;siamo a fine ottocento,e francamente stupisce un po’ la protervia di coloro che ne negano l’autenticità.
Pensare ad uno scherzo elaborato,di qualcuno che si è preso la briga di tradurre in perfetto alfabeto vichingo dei testi per giocare un tiro agli studiosi è cosa che sfugge alla comprensione.
E’ il destino degli oopart:essere messi perennemente in discussione,anche quando tutto sembra parlare a favore della loro autenticità,come nel caso delle pietre di Kensington
La storiografia ufficiale basa tutto sui fatti;e non permette a nulla e nessuno di deviare dai binari segnati.
In fondo è una storia che si ripete ciclicamente;Colombo indica una nuova via per le Indie e viene preso per pazzo;Galilei dice che la terra è tonda e quasi finisce sul rogo;Champollion decifra i geroglifici e agli inizi viene preso per un ubriacone.
Storia antica,ma sempre valida.
La scienza ha giustamente bisogno di prove;ma certe volte le prove ci sono e far finta di non vederle è un peccato di presunzione che non può e non deve permettersi.


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