Il castello voluto da Federico II e costruito attorno al 1240 sulla rotta che portava verso i porti del sud della Puglia,e quindi verso l’oriente,sorge su una piccola altura e guarda un paesaggio oggi desolato o quasi.
A parte il piccolo boschetto attorno al castello,non c’è traccia di vegetazione,se non a macchie.
Costruito in una inusuale pianta ottagonale,il castello di Castel del Monte è costituito da otto torri a loro volta a pianta ottagonale;all’interno il cortile guarda verso il cielo,mentre le possenti mura vigilano su di esso.
Solo tre sale comunicano con il cortile;due scale all’interno di due torri portano verso l’alto.
Nel castello non c’è più alcuna traccia di corredo;nel corso dei secoli il castello è stato completamente spogliato.
Uno dei misteri del luogo riguarda esattamente la sua funzione primaria:perché Federico II,lontano migliaia di chilometri,fece erigere un castello in una posizione praticamente fuori da ogni percorso utile?
La risposta ha scatenato,soprattutto nel corso degli ultimi anni, una ridda di ipotesi che vanno da quelle fantasiose,riguardanti un messaggio esoterico racchiuso nelle sue mura,al ruolo di custode del Santo Graal.
Federico II,” la bestia che sorge dal mare carica di nomi blasfemi, e infuriando con la zampa dell’orso e le fauci del leone, informata nelle restanti membra a guisa di leopardo spalanca la bocca ad offesa del Santo Nome senza cessare di scagliare la stessa lancia sul tabernacolo di Dio e Sui Santi che abitano nei cieli”,come definito pittorescamente da papa Gregorio IX,suo acerrimo nemico,forse non mise mai piede in quello strano maniero.
Non lo costruì,quasi certamente,per farne una residenza di appoggio per battute di caccia;non era utilizzato,e questo certamente,proprio in virtù della sua strana conformazione,per usi militari.
Un elemento comunque appare chiaro:all’interno del castello nulla è lasciato al caso.
Tutto è studiato con cura,forme e proporzioni,quasi che il suo architetto abbia seguito indicazioni particolari circa figure e forme della geometria.
Del resto Federico II,che era stato a lungo in Terrasanta,ne era tornato con conoscenze ai più ignoti.
Il che rispondeva appieno al carattere di quest’uomo intelligente e colto,che amava circondarsi di arte e cultura a tutti i livelli.
La costante di tutto,come già detto è l’otto.
Sono otto le torri,otto i fiori sul portale,otto i fiori sulla chiave di volta della prima sala.
E l’otto è riportato in ogni singola cosa visibile e realizzata all’interno del Castello.
L’ottagono era utilizzato nelle costruzioni orientali;l’imperatore fu consacrato tale in un edifico templare anch’esso a pianta ottagonale.
Questo primo intreccio tra Federico e i Templari ha scatenato per secoli illazioni di ogni genere.
Sono molti coloro ad aver visto nell’ordine del tempio i veri finanziatori della costruzione.
Pure i rapporti tra Federico e i templari per molti anni non furono dei migliori;nel 1231 l’imperatore arrivò alla confisca dei beni del tempio.
Le cose cambiarono?
Probabilmente si.
La crisi economica che dovette affrontare il regno di Federico II fu risolta solo grazie ad un massiccio intervento dei cavalieri templari;nulla di più facile che abbiano finanziato la costruzione di Castel del Monte,cosa che evidentemente premeva molto all’imperatore.
Poche sono le tracce storiche relative ad un suo utilizzo pratico: nel 1246 Manfredi, figlio di Federico, imprigionò nel castello alcuni sudditi ribelli, e nel 1249 vi si svolsero i festeggiamenti per le nozze di Violante, figlia naturale dell’imperatore, con Riccardo conte di Caserta.
Le notizie successive parlano di un suo utilizzo solo come carcere.
Nel corso dei secoli divenne rifugio per i nobili della zona,(1656,durante l’epidemia di peste),e nel XVIII secolo,completamente spogliato dai suoi arredi,dai marmi e dalle suppellettili,divenne rifugio per briganti e malfattori.
Lo stato italiano lo acquistò nel 1876,impedendone il definitivo degrado.
Castel del Monte oggi è meta di moltissimi pellegrinaggi di curiosi,attratti dalla sua fama di custode di segreti esoterici.
Sono in molti i curiosi che,nelle notti d’estate,restano fuori delle sue mura per carpirne la magia.
Attratti dal mito che circonda il suo costruttore,o meglio,il finanziatore di un’opera apparentemente inutile:Federico II.