IERI OGGI & DOMANI

Fabrizio De André, un grande del novecento oltre retoriche, agiografie e luoghi comuni

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view post Posted on 15/1/2005, 09:19
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Tra venti giorni circa cade l'anniverario di Creuza, la cui registrazione fu distribuita tra i Felipe Studios di Milano e gli Stone Castles di Carimate dal novembre del 1983: il disco entrò però nella top ten solo all'inizio dell'estate.
Paolo, si potrebbe studiare qualcosa...?
 
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view post Posted on 15/1/2005, 09:20
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Tra venti giorni circa cade il ventunesimo anniversario di Creuza, la cui registrazione fu distribuita tra i Felipe Studios di Milano e gli Stone Castles di Carimate dal novembre del 1983: il disco entrò però nella top ten solo all'inizio dell'estate.
Paolo, si potrebbe studiare qualcosa...?
 
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Paul the templar
view post Posted on 15/1/2005, 09:54




CITAZIONE (WebMichi @ 15/1/2005, 09:20)
Tra venti giorni circa cade il ventunesimo anniversario di Creuza, la cui registrazione fu distribuita tra i Felipe Studios di Milano e gli Stone Castles di Carimate dal novembre del 1983: il disco entrò però nella top ten solo all'inizio dell'estate.
Paolo, si potrebbe studiare qualcosa...?

Una bella monografia tutta dedicata a creuza de mà potrebbe andar bene?
 
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view post Posted on 15/1/2005, 10:00
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Puoi scommetterci, mon ami, ma con un tema del genere le cose van fatte ammodo, ché poi portiamo tutto di là.
Ci lavoriamo in due, io come massimo faberologo della rete e tu come disciplinato( ) apprendista.
Preparo la bozza, te la mando, la completi, e partiamo.

Edited by WebMichi - 15/1/2005, 10:01
 
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view post Posted on 16/1/2005, 00:29
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Amanuense

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Non dimentichiamo De Andrè in concerto,come a desempio ome con i Pfm.
Un disco bellissimo con arrangiamento originali e molto belli.
 
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view post Posted on 16/1/2005, 19:08
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CITAZIONE (elluas @ 16/1/2005, 00:29)
Non dimentichiamo De Andrè in concerto,come ad esempio con la Pfm.
Un disco bellissimo con arrangiamento originali e molto belli.

Prendo l'osservazione di Walter al volo, e dai concerti, splendidi, con la PFM, passo al concerto dal vivo al Teatro Brancaccio di Roma, nel 1998, con il quale, di fatto, ci ha salutato.

Attached Image: FaberConcerto.jpg

FaberConcerto.jpg

 
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Alois
view post Posted on 18/2/2005, 23:49




Piccola noticina per ricordare che oggi sarebbe stato il 65° compleanno di Faber...

Dio l'abbia in gloria!

 
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view post Posted on 18/2/2005, 23:58
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E ricordo anche che il prossimo 14 giugno i 65 li compirà invece Guccio, come Faber del '40, che poco più di dieci anni fa pensò, con il mio impunito concittadino, ad un'esperienza discografica comune che, purtroppo, non ebbe mai luogo.
Un grandissimo peccato.
 
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Petgirl
view post Posted on 24/11/2005, 20:18




Ho appena sentito al TG che domani uscirà un triplo CD di Faber, con un pezzo inedito cantato insieme al figlio ed un video, sigla di una trasmissione TV su Pasolini, con Faber che canta accompagnato da Massimo Bubola.
 
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Kaesust
view post Posted on 24/11/2005, 20:30




CITAZIONE (Alois @ 18/2/2005, 23:49)
Piccola noticina per ricordare che oggi sarebbe stato il 65° compleanno di Faber...

Dio l'abbia in gloria!

Dio a parte,

domani esce una raccolta di De Andrè curata dalla Ghezzi, si tratta di 54 brani tra cui
alcuni inediti.

Il titolo "IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA"

Dio probabilmente l'ascolterà gratis (solite raccomandazioni per i potenti). Noi se vogliamo possiamo comprarla.

n direzione ostinata e contraria

1. Amore che vieni amore che vai
2. La città vecchia
3. Via del Campo
4. Bocca di Rosa
5. La canzone di Marinella
6. Ballata dell’amore cieco o della vanità
7. Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers
8. La guerra di Piero
9. La ballata dell’eroe
10. Il pescatore
11. Canzone dell’amore perduto
12. La ballata del Miche'
13. Preghiera in gennaio
14. Valzer per un amore
15. Si chiamava Gesù
16. Il sogno di Maria
17. Ave Maria
18. Il testamento di Tito
19. Inverno
20. Girotondo
21. Terzo intermezzo
22. Recitativo
23. La collina
24. Un giudice
25. Un ottico
26. Il suonatore Jones
27. Introduzione
28. Canzone del maggio
29. Il bombarolo
30. Verranno a chiederti del nostro amore
31. La cattiva strada
32. Giugno ’73
33. Canzone per l’estate
34. Amico fragile
35. Andrea
36. Volta la carta
37. Titti
38. Una storia sbagliata
39. Geordie
40. Fiume Sand Creek
41. Hotel Supramonte
42. Se ti tagliassero a pezzetti
43. Creuza de mä
44. Sidún
45. Â duménega
46. La domenica delle salme
47. A çimma
48. Don Raffaè
49. Khorakhané
50. Prinçesa
51. Ho visto Nina volare
52. Anime salve
53. Smisurata preghiera
54. Cose che dimentico

Edited by Kaesust - 24/11/2005, 20:49
 
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Kaesust
view post Posted on 24/11/2005, 22:17




Mentre scorrevo i titoli da me stesso postati della raccolta faberiana, mi sono accorto
che i titoli dei brani sembrano titoli di poesie....ma poesie particolari, ermetiche... mi ricordano.. forse... Montale.

Ah ma qui ci vorrebbe un camallo a parlarne, non fosse troppo interessato dal topic dei Queen e dal fare il galletto con qualsiasi nuova ragazza entri nel forum. manco venisse apposta per lui....non c'è niente da fare... da quando ha scoperto che sua figlia , dopo
aver ballato...vuol diventare una velina...il nostro camallo non è più lo stesso.
 
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view post Posted on 24/11/2005, 22:23
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CITAZIONE (Kaesust @ 24/11/2005, 22:17)
Mentre scorrevo i titoli da me stesso postati della raccolta faberiana, mi sono accorto
che i titoli dei brani sembrano titoli di poesie....ma poesie particolari, ermetiche... mi ricordano.. forse... Montale.

Ah ma qui ci vorrebbe un camallo a parlarne, non fosse troppo interessato dal topic dei Queen e dal fare il galletto con qualsiasi nuova ragazza entri nel forum. manco venisse apposta per lui....non c'è niente da fare... da quando ha scoperto che sua figlia , dopo
aver ballato...vuol diventare una velina...il nostro camallo non è più lo stesso.

Oh, Paolo, l'esperienza della Cisa ti ha segnato in maniera irrimediabile; 'sta storia della velina, poi, l'hai presa pari pari da quello stronzone del pennuto, che non perde occasione di porre la domanda solita: "Ahò, camallo, che fa 'a figlia tua? studia da cubbbista?"

Parlando di roba seria (Montale): non è che hai conservato quelle note che ci eravamo scambiati ai tempi?...
 
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Kaesust
view post Posted on 24/11/2005, 22:37




Eeeeeeh, ma sei permaloso sei.

Qui di seguito

PAROLA DI CAMALLO (tuttavia citi Guccini e non De Andrè, non a caso volevo una tua parola su questo, anzi già che ci sei Guccini/De Andrè/montale)


Con una firma come la mia, la diserzione della discussione (chapeau, Professore!) sarebbe stata imperdonabile. Firma che, non a caso, riporta una poesia di Ossi di Seppia, del 1925, che per me rappresenta Montale nel periodo che più ho amato: quando leggo le note di Paul Morrow, che invece si riferiscono a Futura, e al passo citato, tanto bello quanto "leggibile", l’evidenza della diversità è enorme.
Ermetico l'approccio ai primi versi, e alla sottesa incompatibilità tra Ragione e Non Ragione che vincola la solitudine dell’uomo di fronte all’universo e sancisce l’indeterminabilità del senso della vita, elementi che, per me, indicano senza possibilità di equivoco Leopardi come riferimento principe.
E ancora "regionale", per me, assegnando a questo termine la caratteristica di una poetica spiegabile anche con situazioni esclusivamente liguri: "Meriggiare pallido e assorto" fu per me, a sedici anni, quasi inquietante, perchè proponeva come forse mai più ebbi modo di trovare (ammetto però che la saggistica e la narrativa occupano i miei scaffali in modo esageratamente sproporzionato alla Poesia) una situazione fisica provata direttamente:

"…Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi

E andando nel sole che abbaglia
Sentire con triste meraviglia
Com’è tutta la vita e il suo travaglio
In questo seguitare una muraglia
Che ha in cima cozzi aguzzi di bottiglia"

La seconda parte è una sorta di "Bignami" della poetica montaliana: c'è un muro senza appigli ed anzi ostile che ti divide dalla possibilità d'intuire anche solo un lontano motivo del tuo passaggio terreno, perso di fronte ad un'immensità che ti riduce a dettaglio senza importanza; ma straordinario è il primo passo, dove alla riflessione Montale arriva attraverso percezioni fisiche indotte da un paesaggio a me familiare che spesso mi ha sorpreso, soprattutto in certi pomeriggi estivi dell’adolescenza, ad azzardare domande e risposte tanto grandi quanto obbligate, e che regolarmente aggiravo con la pratica consolatoria della Memoria.

Quel Montale ho amato senza riserve, e spesso ci pensavo tornando da scuola, passando davanti al palazzo di Corso Dogali, al 7, dove nacque e visse per un certo tempo: 500 metri o poco più dalla mia casa di allora che, ironia della sorte, era attigua a quella di un altro grande ligure da lui così diverso: Gilberto Govi.
Montale fu poi oggetto di studio comparativo con un'altra grande passione della mia giovinezza e della maturità: Francesco Guccini, che leggete in firma come seguito ideale di "Non chiederci la parola", fu epigono del poeta, non suoni offensivo l’accostamento, fino a fregiarsi del premio che a lui è dedicato, affermandosi in questo come uomo di lettere prestato alla musica.
 
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view post Posted on 24/11/2005, 22:42
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CITAZIONE (Kaesust @ 24/11/2005, 22:37)
...Qui di seguito

PAROLA DI CAMALLO (tuttavia citi Guccini e non De Andrè, non a caso volevo una tua parola su questo, anzi già che ci sei Guccini/De Andrè/montale)...

Grande Paolo, non pensavo di poterle rileggere... Nota per i viaggiatori: il "Professore" a cui mi riferisco era proprio Paolo, ancora non noto come "Trasvolatore della Cisa" (F&J copyright) e la firma citata era questa:

"Non siamo la polvere di un angolo tetro, né un sasso tirato in un vetro,
lo schiocco del sole in un campo di grano, non siamo, non siamo, non siamo...
Si fa a strisce il cielo e quell' alta pressione è un film di seconda visione,
è l' urlo di sempre che dice pian piano:
"Non siamo, non siamo, non siamo..."

ed il riferimento era ad una delle liriche più belle di Montale, tratta da Ossi di Seppia (1925) di cui parlavo nella risposta al Professor Trasvolatore.
Per Guccini e De Nadrè rispetto a Montale, dammi tempo, ché non è una belinata...

Edited by WebMichi - 24/11/2005, 22:49
 
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view post Posted on 11/1/2006, 18:27
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Ogi è il settimo anniversario della morte di Faber.

Prima di leggere quanto propone Repubblica a proposito di Faber, consentitemi uno scatto d'orgoglio a proporvi quanto scrissi sul forum di repubblica sette anni orsono, nel giorno della sua morte, a nche a ricordare quanto faceva abitualmente mia madre, tanto tempo fa.

"La figura di un musicista di questo valore non è la semplice icona di una generazione o di una città, che è anche la mia,e che con lui ha trovato stranamente modo,una volta tanto(ma senza molti meriti,per la verità), di dividere qualcuno e qualcosa con il mondo intero.
Penso piuttosto che la sua espressione sia stata un fatto pubblico e privato di tutti coloro che, in Italia e fuori,si sono interessati di musica, arte e letteratura da quasi 40 anni a questa parte.
Se il mio viaggio nella sua musica inizia con una "Guerra di Piero" ascoltata ossessivamente quando ancora dovevo compiere 8 anni,tre ricordi si stagliano netti tra gli altri: lo stupore e l'orgoglio di trovarlo più volte materia di studio e di programma per gli alunni di mia madre, insegnante di lettere al liceo,il retro della busta di "Non al denaro, né all'amore, né al cielo",con l'intervista a Fernada Pivano, e la prima volta che ascoltai le note di "Creuza de ma" in un lungo viaggio di lavoro,lontano da Genova,nel 1984.

Per me, il più grande musicista italiano del nostro tempo."

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492 replies since 7/1/2005, 17:29   5418 views
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