| Pur abitando a 10 km dal mare, sono carnivora. Bistecche, costate, salsicce, involtini di interiora d'agnello, arista di maiale. Bollito rigorosamente condito di ottimo aceto di vino: tagli di vitello e vitellone...punta di petto, muscolo, sottosfasciatura. Cottura preferita: per le bistecche e i nodini di arrosto di qualunque carne, griglia, piastra bollente, carboni o legna di ulivo. Arista e lacerto al forno, rosolato prima a fuoco vivo per sigillare ogni lato e conservare i sughi interni. Cottura croccante fuori, rosata dentro. Fiorentina alla brace, ahimè...non al sangue che cola. Rossastra...inzomma. Condimenti, pochissimi: se la carne è di ottima qualità qualunque salsa, sughetto o intingolo..serve poco. Copre LA SAPORE. In pratica è come il pesce fresco: se la carne è buona andrebbe mangiata solo condita con grani di sale marino e null'altro. Sono una selvaggia. Lo so. Ma di tutte le carni non amo la cacciagione. Quei poveri uccellini mi fanno una pena infinita. L'unico uccello mangiato in vita mia, un fagiano...ma era enorme con delle cosce come quelle di un tacchino. Non mi piace la carne di struzzo...dolciastra al pari di quella di cavallo che, dalle mie parti, è un piatto principe dell'inverno e di qualche serata pazza d'estate. Pezzetti de carne de cavallu alla pignata: sugo di concentrato di pomodoro, grani di pepe, cipolla finemente tagliata, peperoncino...Tutto a sobollire per ore. Una delizia...per chi la mangia. Gli avventori delle putee de mieru (oggi osterie chic) ne vanno pazzi. Pollo e tacchino, poco: il petto di solito lo griglio e lo accompagno ad un'insalata mista. Il pollo arrosto già pronto: compro solo quello di una rosticceria fantastica a due passi da questo paesino; un forno a carbonella dove ruotano lentamente polli ruspanti grandi come tacchini....Sotto tocchi di patate si cuociono con il grasso che cola dai volatili. Delizioso.
Una volta facevo anche la salsiccia a casa, condita con semi di finocchio e vino rosso. Dovrei rifarla, prima o poi...Un sapore mai ritrovato.
Ho la fortuna di abitare in una zona di allevamenti di vitelli, maiali, cavalli. E di trovarne, di ottima, a prezzo di produzione.
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