| Ciao ragazzi... scusate la poca assiduità, ma moltissimi impegni non mi permettono in questo periodo di dedicarmi alle mie passioni come vorrei... ecco qui qualche altra parola sui libri:
IL LIBRO
Fin'ora abbiamo accennato solo alla produzione del libro, oggi invece vorrei parlarvi del libro stesso, del suo aspetto, di come si presenta; in poche parole, abbiamo tra le mani un testo antico, come guardarlo?
Un libro, qualsiasi libro, anche moderno, si compone essenzialmente di tre parti: le parti preliminari al testo, il corpo del libro (il testo vero e proprio) e le parti sussidiarie (indici, appendici ecc.). Non terremo conto per ora della legatura, in quanto, nella tipografia artigianale, estranea al libro stesso (il libro veniva venduto nella maggior parte dei casi sciolto).
Le parti preliminari al testo
Iniziamo la nostra osservazione dal frontespizio, vera "cartà d'indentità" del libro, dove vengono indicate tutte le informazioni che lo riguardano: l'autore, il titolo (o i titoli), l'editore, il luogo e l'anno di stampa: IL FRONTESPIZIO. A differenza della maggior parte degli elementi che lo compongono, il libro non deriva il frontespizio dal codice manoscritto, che è infatti totalmente assente nei primi libri stampati. Il frontespizio nasce dall'evoluzione dell'occhietto, ovvero da quella pagina bianca che veniva posta all'inizio del libro dai primi stampatori per proteggerlo, che dapprima reca solo il titolo dell' opera, poi autore e titolo e progressivamente tutte le informazioni sparse all'interno dell'opera, o addirittura assenti, che ne permettevano l'immediata individuazione, fino ad evolversi nel corso del XVI secolo nella forma ancor oggi in uso e in una pagina autonoma.
A lato del frontespizio (sul verso della carta che precede il frontespizio) possiamo trovare un'incisione xilografica o su rame: spesso questa raffigura il ritratto dell'autore dell'opera, un'allegoria dell'argomento del libro con funzione esplicativa; questa incisione è detta ANTIPORTA. L'antiporta nasce tra la fine del XVI e il XVII secolo, quando l'esuberanza delle raffigurazioni dell'età barocca fanno "tracimare" le decorazioni del frontespizio fino a occupare l'intera pagina e, successivamente la pagina accanto.
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