CITAZIONE (Punto Zero @ 15/11/2010, 15:28)
Mi sembra che ci sarebbe da fare una distinzione fra il primissimo De Andre',che si rifaceva ai cantautori francesi(Brassens in primis), a una certa musica medievale("Si' fosse foco","Il re fa rullare i tamburi","Fila la lana"etc.etc),per non dire del primo singolo dove Faber ,vocalmente e' un mix fra Bindi,Modugno e Fidenco,in questo primo periodo ,la musica in De Andre' e' solo marginale, di accompagnamento ai suoi pur piacevoli testi.Da "La buona novella"in poi,De Andre' si evolve ,circondandosi di ottimi musicisti , affinandosi lui stesso e realizzando i capolavori che tutti conosciamo,credo che non sia sminuente riconoscere che Tenco fosse piu' musicista di Faber,anche solo nel suo modo di cantare e di suonare uno strumento come il sax
Ecco. Questo è veramente il punto su cui, scusa Punto Zero, non concordo con te.
Perchè? Perchè anche per De Andrè come per tutti i grandi poeti e scrittori ed artisti non è possibile operare distinzioni nette tra i vari periodi della vita artistica. Questa è una base imprescindibile. E' una questione di maturazione artistica che di solito va di pari passo con quella personale/individuale ed umana.
Per gli artisti in genere, il periodo della giovinezza è quello dell'ispirazione mentre la maturità frequentemente evidenza una maggiore riflessione, un approfondimento dei temi iniziali e di solito soffre di pessimismo e disillusione (vedi il Leopardi). I periodi intermedi fanno da collante e possono evidenziare punte di stallo e/o di caduta dell'ispirazione artistica oppure raggiungere l' acme di eccellenze, ma sono sempre da leggersi in funzione della visuale artistica globale dell' autore.
Ora, non vorrei dilungarmi troppo, ma penso che sia decisamente ingeneroso liquidare la bellezza e la forza innovativa del primissimo De Andrè dicendo (come hai scritto): "
primissimo De Andre',che si rifaceva ai cantautori francesi(Brassens in primis), a una certa musica medievale("Si' fosse foco","Il re fa rullare i tamburi","Fila la lana"etc.etc),per non dire del primo singolo dove Faber ,vocalmente e' un mix fra Bindi,Modugno e Fidenco,in questo primo periodo ,la musica in De Andre' e' solo marginale, di accompagnamento ai suoi pur piacevoli testi"Ognuno è liberissimo di pensarla come crede, beninteso. Ma, prima di giudicare, prova a pensare al momento storico in cui sono state scritte le prime poesie di Faber (si era in pieno boom economico e tutta Italia cantava "Non ho l'età per amarti" e lui scriveva "La canzone di Marinella", per esempio) e comprenderemo agevolmente tutta la novità dirompente ed il coraggio che quelle poesie implicassero.
Il coraggio, soprattutto, con cui Faber ha saputo liberare la musica italiana e in particolare la musica d'autore regionale dalla territorialità e dal provincialismo inserendola nel circuito di quella francese prima e di quello americana poi. Operazione difficilissima che gli è riuscita, e che si riuscirà a comprendere appieno solo quando si inizierà a rileggere De Andrè nella sua vera essenza di umanità e di modernità, senza cedimenti ad un eccesso di fuorviante esaltazione 'celebrativa'.
Molti sono stati i meriti artistici di De Andrè, e non sono ancora tutti noti ...
Edited by Lady Juliet - 18/11/2010, 14:59