IERI OGGI & DOMANI

Posts written by Il Camallo

view post Posted: 16/2/2023, 22:45 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (condor57 @ 16/2/2023, 13:04)

:hola:
CITAZIONE (mysterytour @ 16/2/2023, 16:00)
CITAZIONE (condor57 @ 16/2/2023, 13:04) 

speriamo che risollevi la serie, la prima era meravigliosa, la seconda orribile; la terza meh.

Prima meravigliosa, seconda orribile, terza buona.
view post Posted: 16/2/2023, 09:58 Il thread delle Elezioni - POLITICA
Ebbene, sì. Non so chi sia l'autore dell'articolo, ma scrive su Il fatto quotidiano. Me lo ha segnalato un amico fan pentastellato. Mai ho votato, né voterò, i CInquestelle, ma il pezzo è formidabile.

Regionali. Chi non vota ha sempre torto? No,
magari ha torto chi vota
15 FEBBRAIO 2023
Letti e compulsati i commenti del dopo-tsunami lombardo-laziale, forse bisogna ribaltare il
concetto. Una cosa simile a quella famosa retorica kennedyana, sapete: non chiederti cosa può fare
il tuo Paese per te, ma cosa puoi fare tu per il tuo Paese, eccetera eccetera. Fuffa. Ecco. Forse la
domanda non è: perché la gente (sei su dieci) non è andata a votare, ma perché l’hanno fatto quelli
che ci sono andati (4 su dieci, anche meno). È la minoranza che dovrebbe spiegare, non la
maggioranza. E la maggioranza ha detto chiaro e tondo che questo modello di democrazia
rappresentativa non la rappresenta, non è credibile né per proposta politica né come meccanismo.
Traduco in italiano: nessuno – nemmeno quelli che sono andati a votare – crede veramente che
votando Tizio piuttosto che Caio, una compagine piuttosto che un’altra, cambierà realmente
qualcosa. La percezione diffusa è che la scelta sia inesistente, farlocca, questione di sfumature. Che
questo sia vero o no (ci sono ovviamente centinaia di varianti, e sfumature molto brutte) non è
importante, quel che conta è la percezione e la sua ricaduta sulla realtà.
Nella ridente Lombardia, da dove scrivo, locomotiva italiana e vanto dei dané, se ti serve una
gastroscopia paghi sull’unghia, oppure aspetti un anno e più, e questo, nonostante le belle promesse
e le belle parole, non cambierà perché lo dice un candidato o perché campeggia nei programmi
distribuiti nei mercati. La parola “eccellenza” si spreca in lungo e in largo, ma se non hai soldi, o
un’assicurazione che costa soldi, di eccellente non c’è niente, il tuo medico di base sembra disperso
in Nepal e vai al pronto soccorso, dove ti rimbalzano, per un mal di testa.
Il Pd di Majorino – giustamente considerato più a sinistra delle fantasiose candidature Pd degli
ultimi decenni – spingeva il famoso Pregliasco (non eletto), virologo à la page durante la pandemia
e dirigente della sanità privata, il che non è, anche dal punto di vista dei simboli e dei segnali, il
modo migliore per “rilanciare la sanità pubblica”, come si diceva a ogni passo. E in caso di vittoria,
ipotesi peregrina, d’accordo, si sarebbe installato un comitato incaricato di “immaginare (sic) una
buona politica per lo sviluppo della Regione”, affidato a… Carlo Cottarelli.
Poi dice che la gente non va a votare.
Sempre nella ridente Lombardia di Attilio Fontana, nei comuni martiri di Alzano Lombardo,
Albino, Nembro, la coalizione della destra ha sfiorato il sessanta percento, e anche quelli scampati a
una gestione delirante della pandemia, a votare non ci sono andati. Già, la pandemia, il Covid,
l’emergenza, l’afflato emotivo delle “bare di Bergamo”. Non pervenuti. Il signor Gallera di Forza
Italia – quello che andava in giro a dire che per prendere il Covid dovevi incontrare due positivi
insieme, e che nei momenti più bui vagheggiava di diventare sindaco di Milano – pur non eletto, ha
preso le sue belle preferenze, oltre cinquemila. La badante di Fontana che lo sostituì all’assessorato,
Letizia Moratti, gioia dei salottini chic finto-progressisti della Milano da bere, salutata come
salvatrice della Lombardia solo perché nel frattempo erano arrivati i vaccini, non entra in consiglio,
naufragata come i due cabarettisti che si sono inventati la sua candidatura. Ora si dirà, come
sempre, che chi non è andato a votare ha torto. Può darsi. Ma, visti i risultati, si può dire anche il
contrario: è chi è andato a votare che ha torto. Questione di punti di vista.
view post Posted: 15/2/2023, 16:30 Il thread delle Elezioni - POLITICA
Non potendo servirmi del link (Il Manifesto è un giornale a pagamento), copioincollo un articolo di oggi sulle regionali. Per me, di notevole lucidità.


Quanto ha perso la destra
Andrea Fabozzi

Non è uno scherzo. Per l’astensione ha smarrito 1,4 milioni di voti in cinque mesi. Ma gli altri (poco) di più. In Lombardia hanno votato due milioni di elettori in meno rispetto alle politiche. Nel Lazio un milione. Non sono turni omogenei, ma insieme hanno scritto il racconto di un’avanzata. Che i numeri smentiscono

Ma quanto ha vinto la destra nelle regionali di domenica e lunedì scorso? I dati assoluti, i voti veri, offrono la risposta che le percentuali nascondono. Perché quando la gara si fa su una base così ridotta dalle astensioni è una gara falsata. Valida, naturalmente, per assegnare vittorie e incarichi. Perché chi non partecipa e, nel caso delle liste, chi non riesce a motivare alla partecipazione, perde sempre. Molto meno valida però per valutare il peso reale delle forze in campo. Nei numeri assoluti il dominio della destra di cui parlano le percentuali dei candidati presidenti e dei partiti non si vede. Anche se questa non può essere una consolazione per l’opposizione che ha abbandonato il campo.

Prendiamo come riferimento i voti degli elettori residenti in Lombardia e nel Lazio alle elezioni politiche del 25 settembre scorso. Con l’avvertenza che naturalmente non si tratta di elezioni omogenee, le regionali hanno tradizioni e motivazioni diverse dal voto per il parlamento. Ma sono elezioni troppo vicine nel tempo per non essere considerate un punto di riferimento. Fanno parte della stessa narrazione, quella del risveglio della destra. La narrazione che i numeri veri mettono in discussione.

In Lombardia meno di cinque mesi fa hanno votato 5,3 milioni di elettori. Anche allora l’astensione era cresciuta, ma non drammaticamente come adesso: l’affluenza quella domenica arrivò al 70% vale a dire 6,8 punti in meno delle ultime politiche. Il 12 e 13 febbraio scorso hanno invece nelle dodici provincie lombarde hanno votato 3,3 milioni di elettori, dunque se ne sono persi per strada tra politiche e regionali circa due milioni.

Andare alla ricerca di questi voti persi avvicina la comprensione di quello che è successo realmente.

La prima scoperta è che la metà quasi esatta di questi voti che mancano (940mila per la precisione) mancano alla coalizione di centrodestra. Fratelli d’Italia che aveva raccolto oltre 1,4 milioni di voti, questa volta ne ha presi 725mila. È certamente il primo partito della coalizione ma è anche, dentro la coalizione, quello che subisce l’emorragia maggiore in termini percentuali sui voti reali, quasi il 50% in meno. Così male va solo Forza Italia, che perde il 47%, mentre la lista centrista Noi moderati flette del 28% e invece la Lega, alla quale rispetto alle politiche sommiamo i voti della lista Fontana, resta quasi stabile con appena il 2% di voti persi.

Certo, le percentuali dicono altro. Il 25% del partito di Meloni in Lombardia e ancor di più il quasi 55% del candidato presidente (al quale è andato un 9% di voti diretti, senza indicazione della lista) brillano di un’altra luce, ma è una luce che può abbagliare.

Fatti i conti della destra, alla nostra caccia manca un altro milione di voti smarriti tra le politiche e le regionali in Lombardia. Lo troviamo semplicemente sommando i voti che hanno lasciato per strada tutti gli altri, le «non destre»: il Pd, il Movimento 5 Stelle. Sinistra/Verdi e il polo di Calenda-Renzi, considerando anche i voti che aveva preso alle politiche +Europa che questa volt non ha presentato la lista (il totale fa 970mila voti in meno). Qui (come, vedremo, nel Lazio) l’emorragia più grande l’ha subita il Movimento 5 Stelle. Che in cinque mesi scarsi ha perso 265mila dei 379mila voti che aveva, un calo del 70% che ne fa inequivocabilmente il primo dei partiti perdenti. Molto male anche il cosiddetto terzo polo, che perde il 54% dei voti (ne aveva oltre mezzo milione, ne prende 275mila). Più o meno della stessa pendenza è la discesa della lista di sinistra, che lascia a casa il 51% dei voti reali. Non bene, ma non così male il Partito democratico, che alle politiche in regione Lombardia aveva quasi un milione di voti e alle regionali, considerando anche la lista Majorino, supera i settecentomila: la flessione in termini reali dunque è del 23%, la più contenuta del panorama con l’eccezione della quasi tenuta della Lega.

Passiamo al Lazio, dove mancano ancora i voti di sette sezioni che però non cambieranno di nulla la sostanza (soprattutto vista l’alta astensione, si tratta di un migliaio di voti di lista in tutto). Nel Lazio la crescita percentuale dell’astensione è stata vertiginosa, se alle politiche aveva votato il 66.55% degli aventi diritto, domenica e lunedì scorsi ha votato appena il 37,2%. A settembre erano stati quasi 2,8 milioni, questa volta un milione in meno. Riapriamo la nostra caccia.

Anche nel Lazio l’emorragia di voti ha colpito più pesantemente le opposizioni alla maggioranza di Giorgia Meloni, ma anche nel Lazio la differenza non è abissale e i voti veri sgretolano il racconto di una destra con il vento nelle ali. Non c’è nulla che possa far parlare di luna di miele dei partiti al governo con gli elettori. Se alle politiche la vittoria della destra era stata costruita sulla tenuta di un blocco di fronte alle divisioni degli altri, e non sulla espansione di quel blocco (salvi gli spostamenti interni in favore di Fratelli d’Italia), i due successi nel Lazio e in Lombardia sono come il secondo tempo di quella stessa partita.

Fratelli d’Italia alle politiche di settembre nelle cinque provincie del Lazio ha preso quasi 850mila voti, che sono diventati 550mila lo scorso fine settimana, anche sommando i voti della lista civica del candidato presidente Rocca. Una flessione dunque del 34%. Meno peggio sono andate sia Forza Italia, meno 29%, che la Lega, meno 22% in termini reali. Mentre le liste di centro del centrodestra hanno addirittura recuperato voti, complice il fatto che questa volta esibivano, tra gli altri, il simbolo dello scudo crociato. Dall’altra parte del campo il Pd ha perso tantissimo, 210mila dei 520 mila voti che aveva, cioè il 40%, ma peggio di lui ha fatto la Sinistra, meno 41% anche volendo provare a sommare – operazione forse un po’ troppo ardita – i risultati ottenuti alle regionali dalle due liste che si sono divise, sostenendo una D’Amato e l’altra Bianchi. Malissimo anche la lista di Renzi e Calenda, che nel Lazio ha smarrito 150mila dei 226mila voti che aveva preso alle politiche, cioè il 66%. Peggio di tutti ha fatto anche nel Lazio il Movimento 5 Stelle, per il quale l’astensione è evidentemente un potentissimo flusso in uscita: in regione il partito di Conte ha perso 275mila dei 406mila voti che aveva ricevuto appena cinque mesi fa, vale a dire il 67%. Questo dicono i numeri.
view post Posted: 14/2/2023, 11:21 Il thread delle Elezioni - POLITICA
SURREALE

Gli articoli del Corriere sono surreali come, del resto, tutta la stampa italiana: pecentuali a stecca, aria più fritta di questa non esiste. Davo per scontati i risultati delle elezioni regionali (in percentuali di consenso) e, quindi, sul momento non ci ho fatto caso. Poi, per la mia nota propensione ai numeri reali, mi sono reso conto che i dati sono una bomba.

Allora, in Lombardia, i votanti sono passati da 5.400.000 a 3.165.000. Fontana succede a sé stesso, PERDENDO più di un milione di voti. Salvini: "sono tornati a votarci" (Lega da 1.553.000 voti a 476.000 :rotola: )

Nel Lazio, la percentuale dei votanti passano dal 66 al 37%. Il neoeletto Rocca va poco sotto i consensi a Zingaretti del 2018; tra gli ectoplasmi del PD, i pentastellati e briciole di sinistra il CROLLO globale è quantificato da 1.853.000 a 800.000. Sulle due sponde, i commenti del "trionfo" e della "OPA fallita contro il PD" sono spassosi, decisamente più grave l'ottusità della stampa nazionale.

voti_2023voti_2018
view post Posted: 11/2/2023, 17:10 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (mysterytour @ 11/2/2023, 17:05) 
CITAZIONE (condor57 @ 10/2/2023, 15:49) 
Se ricordo bene invece Il Camallo apprezzava di molto la Fusco. Nella penultima puntata tocca a lei la scena di nudo

La Fusco sarebbe la Mascino? Concordo assolutamente!

A latere:
in un Serial USA che ho visto c'è una sua quasi-sosia d'oltreoceano, Emily Deschanel, che però è meno intrigante.
Ve lo segnalo perché è vedibile, anche se la trama è prevedibile. Ben fatto come svolgimento e suspence, ma non certo miracoloso.

La somiglianza c'è, effettivamente, ma non il "quid".
view post Posted: 11/2/2023, 13:14 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (condor57 @ 11/2/2023, 12:30) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 10/2/2023, 18:47) 
...registro immediatamente!

accenno di nudo in scena lesbo

:blink: ...Lesbo? E con chi?
view post Posted: 10/2/2023, 18:47 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (condor57 @ 10/2/2023, 15:49) 
Se ricordo bene invece Il Camallo apprezzava di molto la Fusco. Nella penultima puntata tocca a lei la scena di nudo

...registro immediatamente!
view post Posted: 2/2/2023, 16:31 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (mysterytour @ 2/2/2023, 15:46) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 2/2/2023, 08:58) 
Ho provato a guardare la prima puntata, e non guarderò la seconda. Non è questione di maggiore o minore qualità del prodotto: ammetto la mia idiosincrasia per temi quali i minori e la violenza sessuale.

NON c'è violenza sessuale!

:wacko: Sì, c'è. E' quella subita dalla giornalista Miren Rojo sulla spiaggia e che ritorna costantemente nei suoi ricordi, alla prima puntata. Trovi i riferimenti anche in rete.
view post Posted: 2/2/2023, 08:58 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (mysterytour @ 31/1/2023, 18:13) 
finito, sono solo 6 puntate (con un vaghissimo abbocco per una seconda stagione). Diciamo che merita, non foss'altro perché il tema trattato (una specie di Caso Pipitone) viene trattato in modo ben diverso da quello vigente USA o anche da come lo faremmo noi in Italia (che ci infileremmo complotti politici, mafia...)

Ho provato a guardare la prima puntata, e non guarderò la seconda. Non è questione di maggiore o minore qualità del prodotto: ammetto la mia idiosincrasia per temi quali i minori e la violenza sessuale.
view post Posted: 29/1/2023, 14:27 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (surcouf @ 29/1/2023, 09:43) 
Treason (Netflix)
Spy story lineare non male.

Discreta serie, concordo. Mai mi sarei aspettato di trovare "Daredevil" protagonista.
view post Posted: 26/1/2023, 13:07 Appuntamento al cinema - CINEMA
CITAZIONE (surcouf @ 26/1/2023, 11:34) 
La Scuola Cattolica (2021)

Perplesso. Poteva essere un buon film, ma imho scade nel didascalico e le figure dei tre omicidi non sono abbastanza delineate a livello psicologico.

Ma è la storia del Circeo?
view post Posted: 24/1/2023, 13:26 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (surcouf @ 24/1/2023, 10:42) 
Anatomia di uno scandalo (Netflix)
Visto il cast di classe, ci si aspetta il colpo di scena, dato che per tre puntate tutto scorre sui binari dei soliti legal drama, poi arriva la sterzata, ma sinceramente la trovo artificiosa e infantile. Ditemi voi....

Avevo diverse ragioni per guardare la serie. Le serie britanniche sono spesso di ecccellente qualità, una delle protagoniste (Michelle Dockery) ha un curriculum di prim'ordine (compreso il ruolo principale in uno dei migliori prodotti tv degli ultimi anni, "Godless"), il tema in sé (del tutto simile allo scandalo Profumo degli anni Sessanta) e il tema secondario, di difficoltà estrema (la soglia del consenso, come discriminante tra la relazione sessuale e lo stupro). Avrebbe potuto essere un classico caso di aurea mediocritas. Poi lo sbalorditivo finale, talmente idiota da inficiare tutta la narrazione che lo ha preceduto. Voglio evitare lo spoiler, ma non ricordo situazioni analoghe: sono rimasto a bocca aperta.
view post Posted: 23/1/2023, 18:31 aridatece o bibbitaro - PRIMO PIANO
CITAZIONE (A friend of mine @ 23/1/2023, 16:59) 
no, dico, questa è da guinness. ci abbiamo un ministro degli esteri che dice che ci ha esperienza, figurati che è stato anche a brussèl, mica come quell'altro che c'era prima che cara grazia se aveva venduto una coca cola ad un crucco quando il Napoli faceva la cèmpion-s.
adesso il nostro ministro esperto va a fare una visita ad Al-Sisi che è il presidente dell'Egitto. e quando esce dalla visita ti fa una dichiarazione sconvolgente: "Ho chiesto e ricevuto rassicurazioni per forte collaborazione sui casi Regeni e Zaki"

si sarà detto che magari qualcuno ci crede.
poi però uno si fa delle domande tipo ma chi ce lo ha mandato, ma cosa abbiamo fatto di male, speriamo che non cambi governo che chissà cosa riuscirà a fare il prossimo. insomma, quelle cose lì.
un uomo di alto profilo.

Sì, sono rimasto sorpreso anch'io io dall'alto profilo del personaggio e dall'inusuale e coraggioso rifrimento all'incontro :lol:
view post Posted: 8/1/2023, 11:27 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (mysterytour @ 8/1/2023, 11:11) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 7/1/2023, 22:04) 

io mi fermai alla seconda, non mi aveva preso a sufficienza. La terza com'era?
---la Biel credo abbia una terza scarsa, alla quarta non ci arriva. O sbaglio?

Per me, la prima (ricorderò per un pezzo la scena iniziale della spiaggia) e la quarta stagione sono di gran lunga le migliori. La seconda non mi aveva convinto, ché la componente patologica era già troppo accentuata, nella terza avevo interrotto la visione perché questa deriva era il motore dell'intera vicenda e me la rendeva difficile da digerire. Quest'ultima, invece, merita di essere guardata.
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