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CITAZIONE (mysterytour @ 19/3/2023, 16:07) CITAZIONE (Il Camallo @ 5/3/2023, 12:43) Situazione singolareDa appassionato di serie tv, questa situazione mi è assai strana. Questa, che avrei guardato solo a conferma dei miei sospetti e abbandonato già dopo la prima puntata, sarebbe, teoricamente, orientata a un target giovane (ne rispetta molti presupposti, tipicamente yankee: i limiti del luogo, il viaggio, la retorica del "sogno", etc). Ma il contesto (è un'opera di fantasia su una band mai esistita), a cominciare dal fatto che è ispirata alla storia dei Fleetwood Mac (una delle figure principali è uguale a Stevie Nicks) , è la scena rock americana degli anni Settanta, perfettamente riconoscibile, e credibile, in molti dettagli che una persona giovane non può notare, perdendo dei pezzi di narrazione. Mi tocca andare avanti, insomma. Finito di vedere DAISY JONES AND THE SIX. Mah, me lo sono visto con piacere perché ovviamente mi interessava l'ambientazione. Però in fin dei conti la storia è una delle solite, scontatissime, storie di successo (con alti e bassi, cadute, droga, litigi interni) delle band, come se ne sono visti tanti. Quando personalmente mi sono trovato a volere/dovere affrontare un tema analogo (anche se ambientato in Italia nel 1968) credo (o meglio SPERO) di essere stato un po' più originale. Qui c'è da dire che il vero asso nella manica è... il fattore F. Daisy Jones non è bellissima di viso, ma interessante e comunque ha un fisico da paura. La moglie di Billy, il protagonista, è decisamente molto bella, quasi perfetta, ma il mio voto va alla tastierista bionda Karen. Devo ancora guardare i due episodi finali e, quindi, aspetto a dare il giudizio finale. Nella piacevoleza generale del racconto, mi ha sorpreso lo scivolone della settima puntata, ambientata quasi completamente in Grecia: assolutamente inutile dal punto di vista narrativo, porta via tempo e attenzione dalle vicende della band . La sola cosa certa è che non ho simpatia alcuna per nessuno dei due personaggi principali, la mia preferenza personale va al fratello chitarrista, il solo con un approccio sensato alla band (e alla tastierista). Quanto alle bellezze, voto sia la nipote di Elvis Presley (Riley Keough, alias Daisy Jones) che Camila Morone. Una guerra tra...titanesse.
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