IERI OGGI & DOMANI

Posts written by Il Camallo

view post Posted: 4/5/2023, 20:11 rivisti tanti anni dopo - CINEMA
CITAZIONE (A friend of mine @ 4/5/2023, 17:20) 
sono stato accusato di recensire film non proprio attualissimi, ma a me piace rivedere dei film di qualche anno fa, forse anche perché al giorno d'oggi, cara signora, non li fanno più i film di una volta. e anche le mezze stagioni non se la passano mica troppo bene...

Eh, la ri-visione e la ri-lettura non sono proprio i miei punti forti. A volte, mi capita mi prendere un vecchio film e mollare l'osso dopo mezz'ora, per l'impossibile resistenza all'usura del tempo,e alle nostre prerogative di spettatoi. Il primo esempio che mi viene in mente? Easy rider, col senno di poi una vera stronzatona.
view post Posted: 3/5/2023, 18:31 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (mysterytour @ 3/5/2023, 17:35) 
Evitare, nonostante Eva Green sia sempre molto intensa.
Storia complicata e noiosa.

<_< TI meriti "Un medico in famiglia"
view post Posted: 30/4/2023, 11:36 la grande truffa del rock'n roll - MUSICA
CITAZIONE (A friend of mine @ 30/4/2023, 10:56) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 30/4/2023, 09:22) 
Rispondo alla domanda specifica. Quanto a Ringo Starr, non sono un batterista e mi astengo da giudizi inopportuni e campati sul nulla. Rilevo, però, che la quantità di musicisti che ne hanno parlato bene lo mette, per me, al di sopra delle maldicenze. Detto questo, per me Quincy Jones, la cui autorevolezza è fuori discussione, è una monumentale testa di cazzo. Per due ragioni precise:

1. Approfittare del proprio ruolo e della propria visibilità per denigrare un altro musicista, è inaccettabile. Sei un musicista e un produttore, non sei un critico musicale e neppure un semplice consumatore, vale la pena ricordarlo.

2. Se Ringo Starr fosse nero, Quincy Jones non verebbe detto una parola. Miles Davis, intimo di Quincy Jones, ha parlato male di tutti i musicisti bianchi del pianeta, evidenziandone in modo ridicolo i limiti presunti della razza, tranne Gil Evans, Bill Evans e John McLaughlin. Si tratta, banalmente, di razzismo che, appena possono, molti neri esibiscono con l'arroganza del caso. Storia vecchia, vecchissima. Uno del livello di Quincy Jones avrebbe potuto e dovuto tacere.

sì, però hai parlato di una delle più grandi teste di cazzo del pianeta Terra.
con tutto il rispetto per il musicista, s'intende.

Mangusta, se ti riferisci a Miles, non potrei essere più d'accordo.
view post Posted: 30/4/2023, 08:22 la grande truffa del rock'n roll - MUSICA
CITAZIONE (condor57 @ 28/4/2023, 18:06) 
premesso che ritengo quincy jones una autorità assoluta in termini di musica più o meno recente, non capisco perché sarebbe stronzo e testadicazzo Perché esagera?

Rispondo alla domanda specifica. Quanto a Ringo Starr, non sono un batterista e mi astengo da giudizi inopportuni e campati sul nulla. Rilevo, però, che la quantità di musicisti che ne hanno parlato bene lo mette, per me, al di sopra delle maldicenze. Detto questo, per me Quincy Jones, la cui autorevolezza è fuori discussione, è una monumentale testa di cazzo. Per due ragioni precise:

1. Approfittare del proprio ruolo e della propria visibilità per denigrare un altro musicista, è inaccettabile. Sei un musicista e un produttore, non sei un critico musicale e neppure un semplice consumatore, vale la pena ricordarlo.

2. Se Ringo Starr fosse nero, Quincy Jones non verebbe detto una parola. Miles Davis, intimo di Quincy Jones, ha parlato male di tutti i musicisti bianchi del pianeta, evidenziandone in modo ridicolo i limiti presunti della razza, tranne Gil Evans, Bill Evans e John McLaughlin. Si tratta, banalmente, di razzismo che, appena possono, molti neri esibiscono con l'arroganza del caso. Storia vecchia, vecchissima. Uno del livello di Quincy Jones avrebbe potuto e dovuto tacere.
view post Posted: 13/4/2023, 08:17 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (surcouf @ 12/4/2023, 10:31) 
CITAZIONE (mysterytour @ 9/4/2023, 12:38) 
interessante, abbastanza prevedibile come meccanismi, ma all'interno dei "Classici" racconti sul giornalismo. Interpreti tutti azzeccatissimi, come USA comanda, dalla protagonista (spigolosissima!) all'ultimo dei comprimari.

Al limite dell'odioso lei

Oltre
view post Posted: 20/3/2023, 20:20 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (surcouf @ 20/3/2023, 19:21) 
Iniziata seconda stagione di The Godfather of Harlem. Nel complesso non é niente male: molto marcato il lato socio-politico dell'epoca con riferimenti a JFK, Hoffa, King e, direttamente rappresentati nella fiction, Cassius Clay e Malcom X, tuuti personaggi reali innestati nelle vicende di Bumpy Johnson (anche lui esistito) alle prese con la mafia nostrana.

La cosa impressionante, di quella serie, è la reale somiglianza di Malcom X con l'attore che lo impersona.
view post Posted: 19/3/2023, 18:58 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (mysterytour @ 19/3/2023, 17:25) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 19/3/2023, 16:21) 
Devo ancora guardare i due episodi finali e, quindi, aspetto a dare il giudizio finale. Nella piacevoleza generale del racconto, mi ha sorpreso lo scivolone

:woot: :woot: :woot: :woot: MINKIAAAA! io credevo finisse alla sesta! E ci poteva anche stare, come finale
lei che li molla, punto

Su Amazon Prime non sembrava ci fossero altri episodi (mentre l'altro mio fornitore lo scrive).

Daisy Jones and The Six episodio 7-8 venerdì 17 marzo 2023
Daisy Jones and The Six episodio 9-10 venerdì 24 marzo 2023
view post Posted: 19/3/2023, 16:21 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (mysterytour @ 19/3/2023, 16:07) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 5/3/2023, 12:43) 
Situazione singolare

Da appassionato di serie tv, questa situazione mi è assai strana. Questa, che avrei guardato solo a conferma dei miei sospetti e abbandonato già dopo la prima puntata, sarebbe, teoricamente, orientata a un target giovane (ne rispetta molti presupposti, tipicamente yankee: i limiti del luogo, il viaggio, la retorica del "sogno", etc). Ma il contesto (è un'opera di fantasia su una band mai esistita), a cominciare dal fatto che è ispirata alla storia dei Fleetwood Mac (una delle figure principali è uguale a Stevie Nicks) , è la scena rock americana degli anni Settanta, perfettamente riconoscibile, e credibile, in molti dettagli che una persona giovane non può notare, perdendo dei pezzi di narrazione. Mi tocca andare avanti, insomma.

Finito di vedere DAISY JONES AND THE SIX.
Mah, me lo sono visto con piacere perché ovviamente mi interessava l'ambientazione.
Però in fin dei conti la storia è una delle solite, scontatissime, storie di successo (con alti e bassi, cadute, droga, litigi interni) delle band, come se ne sono visti tanti.
Quando personalmente mi sono trovato a volere/dovere affrontare un tema analogo (anche se ambientato in Italia nel 1968) credo (o meglio SPERO) di essere stato un po' più originale.

Qui c'è da dire che il vero asso nella manica è... il fattore F. :wub: Daisy Jones non è bellissima di viso, ma interessante e comunque ha un fisico da paura. La moglie di Billy, il protagonista, è decisamente molto bella, quasi perfetta, ma il mio voto va alla tastierista bionda Karen. <3 <3 <3

Devo ancora guardare i due episodi finali e, quindi, aspetto a dare il giudizio finale. Nella piacevoleza generale del racconto, mi ha sorpreso lo scivolone

della settima puntata, ambientata quasi completamente in Grecia: assolutamente inutile dal punto di vista narrativo, porta via tempo e attenzione dalle vicende della band
.

La sola cosa certa è che non ho simpatia alcuna per nessuno dei due personaggi principali, la mia preferenza personale va al fratello chitarrista, il solo con un approccio sensato alla band (e alla tastierista). Quanto alle bellezze, voto sia la nipote di Elvis Presley (Riley Keough, alias Daisy Jones) che Camila Morone. Una guerra tra...titanesse.

Riley_Keough_0
view post Posted: 13/3/2023, 14:04 Appuntamento al cinema - CINEMA
CITAZIONE (condor57 @ 13/3/2023, 12:43) 
EMPIRE OF LIGHT (2023)
di Sam Mendes, con Olivia Colman e Michael Ward.
Film non di "pronta beva", cosa abbastanza comune ai lavori di Mendes.
La storia in breve: agli inizi degli anni '80 si incrociano una donna non più giovane con problemi mentali transitori e un giovane nero proveniente da Trinidad che subisce il pesante razzismo di quegli anni (nascita del Front National, con gli squadristi skinhead in vespa; tatcherismo imperante, ecc.). Di contorno, vari personaggi che danno ulteriore senso alla narrazione, soprattutto il proiezionista, Toby Jones (quasi l'intera storia si svolge all'interno di un cinema in una località di mare nel Kent).

L'approccio alle diversità non è retorico, semplicemente narrativo ma non distaccato, anzi l'empatia funziona.
La Colman, come quasi sempre, è attrice di grande spessore, con una mimica facciale in grado di esprimere al meglio le sensazioni.

Secondo me, un film che va visto anche se non necessità del grande schermo.

Lo abbiamo visto venerdì sera. Per me, un gran film, e difficilmente Mendes mi ha deluso: suo anche uno dei più belli da me visti negli ultimi anni, 1917. Aggiungo che "Empire of the light", comunque, è portatore di profondità quanto di tristezza:la partecipazione emotiva alla figura interpretata da Hilary-Olivia Colman, soprattutto, e a quella di Stephen-Micheal Ward è praticamente obbligata, e ti lascia sulle ginocchia. Dati anche i temi - molestia, disturbo mentale e razzismo - il rischio di una storia "didattica" (genere che a me sta pesantemente sulle palle) era alto, ma i luoghi comuni sono evitati in modo brillante.

Edited by Il Camallo - 16/3/2023, 14:13
view post Posted: 9/3/2023, 17:59 cose che fanno bene al calcio - SPORT
Concordo.

Il Bayern mi è piaciuto, molto: è una squadra di calcio, con un'identità ben definita (ha sempre dato calciatori alla nazionale tedesca), con una proprietà locale, con un insieme di giocatori dove forse manca il fuoriclasse vero, ma la cifra tecnica è comunque alta. Dall'altra parte, un'accozzaglia di figurine del cazzo, che di squadra non hanno niente, l'identità non sanno neppure cosa sia e una proprietà araba che mi sta ferocemente sul culo.

Giustissimo così.
view post Posted: 8/3/2023, 12:03 Appuntamento al cinema - CINEMA
CITAZIONE (mysterytour @ 8/3/2023, 10:50) 
Ne avete già parlato di Nightmare Alley di Del Toro?

No, e non ti stupirà sapere che non mi è piaicuto per niente, al pari de La forma dell'acqua. :down:
view post Posted: 6/3/2023, 14:06 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (A friend of mine @ 6/3/2023, 10:52) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 5/3/2023, 12:43) 
Situazione singolare

Da appassionato di serie tv, questa situazione mi è assai strana. Questa, che avrei guardato solo a conferma dei miei sospetti e abbandonato già dopo la prima puntata, sarebbe, teoricamente, orientata a un target giovane (ne rispetta molti presupposti, tipicamente yankee: i limiti del luogo, il viaggio, la retorica del "sogno", etc). Ma il contesto (è un'opera di fantasia su una band mai esistita), a cominciare dal fatto che è ispirata alla storia dei Fleetwood Mac (una delle figure principali è uguale a Stevie Nicks) , è la scena rock americana degli anni Settanta, perfettamente riconoscibile, e credibile, in molti dettagli che una persona giovane non può notare, perdendo dei pezzi di narrazione. Mi tocca andare avanti, insomma.

ma è vero che Venditti si sta studiando le musiche per vedere se ci può fare un pezzo anche lui?

Parafrasando il grande Lucio BAttisti...Dio mio, no! :XD:
view post Posted: 5/3/2023, 12:43 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
Situazione singolare

Da appassionato di serie tv, questa situazione mi è assai strana. Questa, che avrei guardato solo a conferma dei miei sospetti e abbandonato già dopo la prima puntata, sarebbe, teoricamente, orientata a un target giovane (ne rispetta molti presupposti, tipicamente yankee: i limiti del luogo, il viaggio, la retorica del "sogno", etc). Ma il contesto (è un'opera di fantasia su una band mai esistita), a cominciare dal fatto che è ispirata alla storia dei Fleetwood Mac (una delle figure principali è uguale a Stevie Nicks) , è la scena rock americana degli anni Settanta, perfettamente riconoscibile, e credibile, in molti dettagli che una persona giovane non può notare, perdendo dei pezzi di narrazione. Mi tocca andare avanti, insomma.
view post Posted: 23/2/2023, 17:12 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (Andy Capp @ 23/2/2023, 15:53) 
CITAZIONE (surcouf @ 23/2/2023, 14:55) 

Da LaStampa di oggi: "Mi lasci dire che in quella serie tv non c’è sul serio nulla della mia parente Lidia: ne ho vista una sola puntata e poi ho abbandonato per sdegno». Chi parla è Marilena Jahier Togliatto, una delle ultime discendenti della famosa avvocatessa Lidia Poët cui Netflix ha dedicato una serie tv di grande successo al punto che è la terza più vista al mondo. "
Per quel che ho visto (2 puntate) hanno fatto una serie stupidotta alla Enola Holmes (anche di quella ho resistito neanche mezz'ora) adatta ad un pubblico di poche pretese. In quanto a "la terza più vista al mondo" penso che la fonte della notizia sia l'Istituto Luce. :rolleyes:

Confermo:il soggetto, in sé, è una stronzata costruita su pretese formative del popolo bue ai diritti e al politicamente corretto.
A suo vantaggio: la ricostruzione storica e ambientale è molto buona e Matilda De Angelis, comunque, è bella davvero.
view post Posted: 17/2/2023, 13:40 Serie TV e Fiction - RADIO E TELEVISIONE
CITAZIONE (Andy Capp @ 17/2/2023, 11:20) 
La legge di Lidia Poët

Buoni i costumi e le ambientazioni,
per il resto i soliti difetti di tante produzioni italiane. Trame banali, recitazioni approssimate, un regista innamorato dei primi piani della protagonista (tanto che dopo un po' ti viene di mandarlo a ...).Impossibile da parte mia "entrare" nella storia perciò l'ho mollato alla seconda. Eppure la critica è quasi unanime nell'osannarlo. Su Netflix

Concordo. Niente di che, a parte l'eccellente ricostruzione ambientale. Insopportabile, come succede spesso, la pretesa di costruire una storia in subordine alla buona educazione ai diritti.
34234 replies since 22/9/2004