IERI OGGI & DOMANI

Il Salento in tavola, Come leccarsi i baffi

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view post Posted on 18/7/2013, 11:36
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CITAZIONE (Lord Anthony @ 18/7/2013, 12:27) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 18/7/2013, 11:55) 
...(squisitezza di lunghissima preparazione)...

Riesci a postare una ricetta, per favore? Grazie.

Eccola, con tanto di storia del piatto. L'avrò mangiato una decina di volte nella mia vita, ma è roba che meriterebbe...un forum a se.

Ci sono anche le diverse confessioni del cappon magro. In questo caso il riferimento ai carciofi "d'Albenga" è fantastico... ;)
 
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La monella
view post Posted on 18/7/2013, 14:05




e io che pensavo che il cappone fosse il nostro piemontese, quello che fa una brutta fine insomma.

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view post Posted on 18/7/2013, 14:27
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Gutenberg

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CITAZIONE (surcouf @ 18/7/2013, 11:42) 
Il mio amico marinaio ligure mi diceva però che le gallette (che usano anche per il cappon magro) una volta si usava bagnarle nell'acqua di mare per insaporirle.

infatti ! Vecchi amici liguri dei miei, pescatori dilettanti ma molto assidui, avevano l'abitudine di farsi il pesto in barca usando l'acqua di mare. Non che il pesto sia un tipico piatto da viaggio, ma in stagione di basilico fresco capitava che si facessero una pasta e ricordo lo stupore di mia madre quando le dissero dell'acqua di mare per stemperare la salsa.
 
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view post Posted on 18/7/2013, 14:53
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Corsaire retraité

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CITAZIONE (La monella @ 18/7/2013, 15:05) 
e io che pensavo che il cappone fosse il nostro piemontese, quello che fa una brutta fine insomma.

Mica solo in piemonte i capponi fanno la brutta fine.... -_-

calderoli%20offese%20facebook%20kyenge
 
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view post Posted on 18/7/2013, 15:48
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Corsaire retraité

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CITAZIONE (hejira @ 18/7/2013, 15:27) 
CITAZIONE (surcouf @ 18/7/2013, 11:42) 
Il mio amico marinaio ligure mi diceva però che le gallette (che usano anche per il cappon magro) una volta si usava bagnarle nell'acqua di mare per insaporirle.

infatti ! Vecchi amici liguri dei miei, pescatori dilettanti ma molto assidui, avevano l'abitudine di farsi il pesto in barca usando l'acqua di mare. Non che il pesto sia un tipico piatto da viaggio, ma in stagione di basilico fresco capitava che si facessero una pasta e ricordo lo stupore di mia madre quando le dissero dell'acqua di mare per stemperare la salsa.

In realtà si ottiene il duplice risparmio su acqua potabile e sale. :shifty:
 
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Esedar
view post Posted on 18/7/2013, 16:44




E a proposito di piatti tipici leccesi, un piatto che noi in casa mangiavamo spesso anche a casa di mia zia che era di Gallipoli era la tipicissima : Minescia te ciceri e tria .

La parola "trìa" deriva dalla parola araba "itrya" che significa pasta fritta o pasta secca; furono gli Arabi per primi ad essiccare i cereali ed a friggerli in grasso animale per poterli conservare. E infatti in questa minestra i tria sono delle specie di tagliatelle anche riccie fatte con acque e sale, senza uovo. Si frigge una parte e il resto viene utilizzata per la minestra. Sono saporitissimi e è una minestra che si può mangiare anche fredda, appena scaldata.. mmm.. ancora più buona, i sapori tra cui il peporoncino con cui si condisce, si sono legati, fusi, una delizia! :brindisi:


agevolo l'immagine per dare una vaga idea

ciciritria

 
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view post Posted on 18/7/2013, 16:53
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Gutenberg

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CITAZIONE (surcouf @ 18/7/2013, 16:48) 
CITAZIONE (hejira @ 18/7/2013, 15:27) 
infatti ! Vecchi amici liguri dei miei, pescatori dilettanti ma molto assidui, avevano l'abitudine di farsi il pesto in barca usando l'acqua di mare. Non che il pesto sia un tipico piatto da viaggio, ma in stagione di basilico fresco capitava che si facessero una pasta e ricordo lo stupore di mia madre quando le dissero dell'acqua di mare per stemperare la salsa.

In realtà si ottiene il duplice risparmio su acqua potabile e sale. :shifty:

già! come ho fatto a non pensarci ! :lol:

CITAZIONE (Esedar @ 18/7/2013, 17:44) 
E a proposito di piatti tipici leccesi, un piatto che noi in casa mangiavamo spesso anche a casa di mia zia che era di Gallipoli era la tipicissima : Minescia te ciceri e tria .

meravigliosa.
 
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Taccaromiceto
view post Posted on 18/7/2013, 17:40




-------------------------------- La Puccia Salentina ------------------------------


Le pucce sono forme di pane aventi diametro di circa 20-30 centimetri facenti parte della tradizione culinaria della Puglia centromeridionale. In particolare tale tradizione è molto diffusa nel Salento e nel tarantino.
La "Puccia caddhipulina" è una variante della puccia e viene preparata nella cittadina di Gallipoli il 7 dicembre, (anche se ormai nel Salento,hanno preso stabilmente il posto del pane ''da merenda''. Si tratta di una forma di pane con molta mollica che in passato veniva condita con capperi e acciughe sotto sale successivamente il benessere ha portato ad aggiungere tonno, pomodori, e tanto olio extravergine d'oliva. Tradizione Gallipolina, viene prodotta in vari formati che partono dai 250 gr sino ad un chilogrammo. La tradizione è tutt'ora molto viva tra gli abitanti della città.
Le uliate sono più piccole ed hanno nell'impasto olive in salamoia.
Vengono consumate in occasione della vigilia del giorno dell'Immacolata, tradizione vuole che in questo giorno si faccia digiuno mangiando solo una puccia, in questo modo le donne hanno il tempo di seguire i riti religiosi legati alla festività.

Ma la Puccia è anche cibo da strada,vari sono infatti i piccoli ristoranti da asporto che la servono da asporto,con infinite possibilità e variazione di condimenti.
I Fomati principali per questi specie di Fast Food, sono i 250 g ed i 500g.
Naturalmente vengono cotte sul posto nei forni a legna e servite ancora fumanti.Anche per questo,negli ultimi anni,la servono anche le migliori Pizzerie Salentine.

Esempio di Puccia condita:

640px-Puccia_grande_da_pizzeria_salentina

Personalmente preferisco accompagnarle ad un buon piatto di Legumi,e preferisco di gran lunga quella con le olive.
MA OCCHIO! La ricetta originale,non prevede le olive denocciolate,quindi,attenti ai denti!


Ricetta:

Ingredienti:

Lievitino
50 g di farina 00
50 g di farina di semola rimacinata di grano duro
50 g di acqua tiepida
4 g di lievito di birra
1 cucchiaino raso di zucchero
Impasto
1 patata lessa schiacciata
350 g di farina 00
300 g di farina di semola rimacinata di grano duro
2 cucchiai rasi di sale
1 cucchiaio di miele
4 cucchiai di olio d' oliva
200 g di olive nere qualità Celline (facoltative)
250 ml di acqua tiepida
semola rimacinata di grano duro q.b. per infarinare i panetti

Preparazione:

preparate il lievitino unendo in una ciotola molto capiente 50 g di farina 00, 50 g di semola rimacinata di grano duro e 4 g di lievito di birra disciolto in 50 g di acqua tiepida ed un cucchiaino raso di zucchero. Mescolate per bene e fate lievitare per 5 ore.
Per una corretta lievitazione coprite la ciotola con pellicola bucherellata qua e là con uno stuzzicadenti, e fate riposare nel forno spento.
Trascorso il tempo di lievitazione, prendete la ciotola con il lievitino e aggiungetevi tutti gli ingredienti "impasto".
Mescolate e lavorate energicamente per 10 minuti fino a comporre un impasto morbido, liscio ed omogeneo.
Ricordate di mettete l'acqua pian piano, perchè, come per tutti gli impasti, potrebbero occorrervene più o meno ml rispetto alla dose consigliata; l'impasto deve risultare molto morbido, ma non appiccicoso, quindi lavoratelo a lungo per snervarlo per bene.
Fate lievitare coperto ancora 2 ore, mescolando per qualche secondo, dopo la 1°ora.
Riprendete poi l'impasto e formate tante piccole pagnottelle tonde. Versatele, uno per uno, in una ciotola piena di semola ed infarinateli, facendole ruotare delicatamente con le mani, per non rovinare la lievitazione.
Sistematele nella leccarda da forno, anch'essa leggermente infarinata di semola.
Fatele lievitare ancora per 2 ore.
Infornate a 230° per circa 40 minuti, o fino a doratura. (passati i 30 minuti guardatele a vista per osservarne la cottura ultimata).
Fatele raffreddare su di una gratella e servitele in tavola.

www.lericettedellamorevero.com/2012...-salentine.html


Puccia con le olive ''Tradizionale'':

la-vera-puccia-salentina

Edited by Taccaromiceto - 18/7/2013, 18:51
 
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Esedar
view post Posted on 18/7/2013, 17:48




mmmmm che buonaaa :wub:

e dei rustici, dico ne vogliamo parlare? Altra bontà era la mia cena preferita quando ero all'Università.
 
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Tina?
view post Posted on 18/7/2013, 18:02




Non bastava scinti, ci si mette pure taccaromiceto! Penso che sverrò sul tablet!
 
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Taccaromiceto
view post Posted on 18/7/2013, 18:18




CITAZIONE (Esedar @ 18/7/2013, 18:48) 
e dei rustici, dico ne vogliamo parlare?

Domani,prima preparo un pò di materiale.

Purtroppo ho la capacità di esprimermi in italiano, pari a quella di un tricheco, quando scrivo.
Quindi ricerco nei siti e traggo un pò qua e un pò la,ciò che mi sembra interessante,aggiungendoci qualcosa di mio.

@ Tina?

Se ti serve qualche dritta e mi funziona la linea internet,posso darti un aiuto durante le ferie.
Anche se tutto dipende da dove andrai,non conosco tutti i locali dei 100 paesi che formano la provincia di Lecce ;)

Edited by Taccaromiceto - 18/7/2013, 23:29
 
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La monella
view post Posted on 18/7/2013, 18:46




io per la puccia potrei capitolare, e subito dopo rotolare. :craniate:
 
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view post Posted on 18/7/2013, 19:10
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Questo thread è una forma di terrorismo, e neppure dissimulata.
 
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view post Posted on 18/7/2013, 21:18
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CITAZIONE (Taccaromiceto @ 18/7/2013, 18:40) 
... La ricetta originale,non prevede le olive denocciolate,quindi,attenti ai denti!...

E vorrei ben vedere ! La barbarie dell'oliva denocciolata fa parte della bambagia esistenziale in cui tutto viene messo per paura che si rompa (la vita stessa, ecchecazzo !).
Siamo sopravvissuti a chili di olive col nocciolo, mi pare, così come alle lame di 15 cm che portavamo in cintura quando si andava alla ventura nei prati e tra le macerie non recintate.
 
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view post Posted on 19/7/2013, 14:53
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I Am The Eggman

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CITAZIONE (Taccaromiceto @ 18/7/2013, 19:18) 
Purtroppo ho la capacità di esprimermi in italiano, pari a quella di un tricheco, quando scrivo.

GOO GOO G'JOOB......
se non la capisci non ti preoccupare...... :birra:
 
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