IERI OGGI & DOMANI

Serie TV e Fiction

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view post Posted on 23/4/2024, 20:22
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mangusta emerita

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tra la simonetta e il west - oggi si chiama No.Ce. tristezza

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CITAZIONE (Il Camallo @ 23/4/2024, 20:39) 
Constellation non parte da un'invenzione campata per aria, ma da un assunto scientifico serio, della meccanica quantistica. La cosa mi ha incuriosito da subito, memore di una nozione che, pur da somaro patentato quale sono nelle discipline esatte, mi aveva intrigato non poco al tempo dell'università (anche dal punto di vista della filosofia): pur se non citato espressamente, guida, infatti, il concetto dell'osservazione tipico del principio d'indeterminazione di Heisenberg. Non vi anticipo nulla, ovviamente, ma, anche se da diffidente fantascientifico quale sono (o pensavo di essere), la vicenda mi ha preso completamente.

io porterei Schroedinger in un gattile nel quale i gatti non mangiano da tre giorni.
 
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CITAZIONE (A friend of mine @ 23/4/2024, 21:22) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 23/4/2024, 20:39) 
Constellation non parte da un'invenzione campata per aria, ma da un assunto scientifico serio, della meccanica quantistica. La cosa mi ha incuriosito da subito, memore di una nozione che, pur da somaro patentato quale sono nelle discipline esatte, mi aveva intrigato non poco al tempo dell'università (anche dal punto di vista della filosofia): pur se non citato espressamente, guida, infatti, il concetto dell'osservazione tipico del principio d'indeterminazione di Heisenberg. Non vi anticipo nulla, ovviamente, ma, anche se da diffidente fantascientifico quale sono (o pensavo di essere), la vicenda mi ha preso completamente.

io porterei Schroedinger in un gattile nel quale i gatti non mangiano da tre giorni.

Qualcuno ti ha messo in una scatola, in passato? :lol:
 
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mangusta emerita

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CITAZIONE (Il Camallo @ 24/4/2024, 07:40) 
CITAZIONE (A friend of mine @ 23/4/2024, 21:22) 
io porterei Schroedinger in un gattile nel quale i gatti non mangiano da tre giorni.

Qualcuno ti ha messo in una scatola, in passato? :lol:

:lol:
no, è che è molto difficile applicare i concetti della meccanica quantistica al mondo visibile.
 
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CITAZIONE (Il Camallo @ 23/4/2024, 20:39) 
Non mi è facile riassumere in quattro parole Constellation (è una serie Apple+, notoriamente prodiga di qualità, ma io l'ho trovata da "fornitori alternativi"). Me l'ha suggerita Glauco, pur con qualche esitazione, e, dopo la meritatissima apertura di credito ad Andrea, che mi ha meso sulle piste dei "tre corpi", che avevo prematuramente abbandonato, pensavo che la visione di una nuova serie di fantascienza dovesse essere messa in waiting per un po'.

Poi, è andata a finire che, confortato anche da recensioni come questa, ho seguito il consiglio mysterico e ho iniziato a guardarla.Non solo, ho anche dovuto metterla in pausa, dopo un po', per via del coinvolgimento emotivo, di solito non usuale nel valutare una serie tv, che ha avuto bisogno di essere dliuito. Oltre alle vicenda dell'astronauta protagonista, Jo, cè di mezzo una bambina, Alice, e uno dei miei limiti di telespettatore è proprio nel coinvolgimento dell'infanzia nelle narrazioni, che fatico ad accettare nelle sue declinazioni negative.

Constellation non parte da un'invenzione campata per aria, ma da un assunto scientifico serio, della meccanica quantistica. La cosa mi ha incuriosito da subito, memore di una nozione che, pur da somaro patentato quale sono nelle discipline esatte, mi aveva intrigato non poco al tempo dell'università (anche dal punto di vista della filosofia): pur se non citato espressamente, guida, infatti, il concetto dell'osservazione tipico del principio d'indeterminazione di Heisenberg. Non vi anticipo nulla, ovviamente, ma, anche se da diffidente fantascientifico quale sono (o pensavo di essere), la vicenda mi ha preso completamente.

Ben strano, a pensare ai miei gusti consolidati di spettatore "seriale", ma penso che sia una delle cose migliori che ho visto negli ultimi tempi. La soggettività guida sovrana, naturalmente, e ci sarà chi molla dopo un paio di episodi, ma consiglio di fare come mi aveva detto Andrea: tenere duro, e andare avanti.

TRAILER ITA

come forse sai, io da sempre sono interessato alla quantistica anche se ogni volta che approfondisco mi incazzo con me stesso per non aver fatto Fisica all'università invece di quella cazzo di architettura.
Venendo a Constellation: Come narrazione non sono sicurissimo che passerebbe indenne a un esame attento scena per scena (la domanda tipo: "spiegami qui allora che succede"?) cosa che per noi sciencefictionari è fondamentale, i paradossi spaziotemporali o altro devono risultare coerenti e inattaccabili, e voglio sperare che sia così, la quantistica non deve finire per diventare un pretesto per "visioni" New age o per scene gratuite.

Va detto che, come per i Tre Corpi, la regia è micidiale e la suspence notevolissima. Altra cosa che mi auguro è che l'ultima scena non sia un mero pretesto per cliffhangerare (neologismo) ma che abbiano previsto dove vanno a parare, se ci sarà un seguito.
Diciamo che per me potrebbe anche terminare così, con uno sberleffo. Ma sarebbe anomalo nella narrativa di genere.

CITAZIONE (A friend of mine @ 24/4/2024, 10:34) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 24/4/2024, 07:40) 
Qualcuno ti ha messo in una scatola, in passato? :lol:

:lol:
no, è che è molto difficile applicare i concetti della meccanica quantistica al mondo visibile.

in realtà è impossibile, come ben sai il problema che tormenta i fisici è proprio quello di unificare i due campi, e non ci riescono. Però (sempre per le coincidenze che mi intrigano tanto) proprio scrivendo il mio ultimo romanzo mi sono imbattuto in alcune teorie riguardanti non Scroedinger ma l'entanglement, diciamo "applicato" al mondo visibile. Per ora sono teorie mooooolto vaghe, ma....

Anzi, vedendo Constellation ho spesso temuto che alcune soluzioni narrative finissero per assomigliare a quello che avevo scritto io. Poi fortunatamente non è stato così.

 
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view post Posted on 24/4/2024, 15:51
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mangusta emerita

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appunto, dicevo, quel povero gatto.
ma il consiglio è graditissimo e sarà senz'altro seguito.
 
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view post Posted on 25/4/2024, 17:05
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Trafficante di sogni

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CITAZIONE (mysterytour @ 16/4/2024, 21:24) 
CITAZIONE (condor57 @ 16/4/2024, 21:08) 
rientrati dal Giappone abbiamo quasi sentito l'obbligo di vedere Shogun (Disney). Un po' confusionaria (difficile all'inizio distinguere i personaggi), ma rende molto bene l'idea di quello che abbiamo visto il mese scorso.

puoi declinare l'ultima frase? Mi interessa questa serie, ma un po' mi intimorisce il "confusionaria" con quello che segue

finita la serie, vado un po' più nel dettaglio: la serie è, soprattutto in alcuni episodi, molto intesa e anche un po' noiosa. Non c'è azione, ma tanti eventi che sono determinati prevalentemente dal tradizionalismo nipponico, un mix di rispetto apparente e individualismo esasperato.
Cosa che avevamo appunto già riscontrato dal vivo: l'inchino è sì un gesto di saluto, ma sta anche lì a delimitare il territorio individuale. Non esiste un welfare psicologico, perché sarebbe offensivo per la famiglia esplicitare un bisogno d'aiuto (pensate che cazzo può provocare ciò sul problema degli hikikomori, in terribile aumento dalla pandemia): in realtà la sanità pubblica risparmia un botto di soldi. Il suicidio (seppuku, e non harakiri, come abbiamo sempre saputo) è molto presente nella fiction (tratta dal libro di James Clavell, che quando uscì 50 anni fa ebbe un successo clamoroso) ed è considerato uno strumento/sacrificio di depistaggio del nemico. A Tokyo esiste la foresta dei suicidi, dove la gente va a impiccarsi ma deve seguire delle regole (tipo come mettere le scarpe) che includono il pagamento di una tassa da parte dei familiari.
Le case che si vedono nelle puntate sono tutte senza mobili, completamente spoglie. Ed è quello che abbiamo trovato nelle case museo di samurai e geishe. La casa, al contrario che da noi, "non si vive". Ci si va solo a dormire. D'altra parte che senso avrebbe abbellire il posto dove vivi se ogni due per tre arriva un terremoto che te la butta giù?
Tanto alcool nella serie e dal vivo , di contro niente musica.
InZomma ammazza quanto so strani!!!
 
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view post Posted on 25/4/2024, 17:35
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CITAZIONE (condor57 @ 25/4/2024, 18:05) 
CITAZIONE (mysterytour @ 16/4/2024, 21:24) 
puoi declinare l'ultima frase? Mi interessa questa serie, ma un po' mi intimorisce il "confusionaria" con quello che segue

finita la serie, vado un po' più nel dettaglio: la serie è, soprattutto in alcuni episodi, molto intesa e anche un po' noiosa. Non c'è azione, ma tanti eventi che sono determinati prevalentemente dal tradizionalismo nipponico, un mix di rispetto apparente e individualismo esasperato.
Cosa che avevamo appunto già riscontrato dal vivo: l'inchino è sì un gesto di saluto, ma sta anche lì a delimitare il territorio individuale. Non esiste un welfare psicologico, perché sarebbe offensivo per la famiglia esplicitare un bisogno d'aiuto (pensate che cazzo può provocare ciò sul problema degli hikikomori, in terribile aumento dalla pandemia): in realtà la sanità pubblica risparmia un botto di soldi. Il suicidio (seppuku, e non harakiri, come abbiamo sempre saputo) è molto presente nella fiction (tratta dal libro di James Clavell, che quando uscì 50 anni fa ebbe un successo clamoroso) ed è considerato uno strumento/sacrificio di depistaggio del nemico. A Tokyo esiste la foresta dei suicidi, dove la gente va a impiccarsi ma deve seguire delle regole (tipo come mettere le scarpe) che includono il pagamento di una tassa da parte dei familiari.
Le case che si vedono nelle puntate sono tutte senza mobili, completamente spoglie. Ed è quello che abbiamo trovato nelle case museo di samurai e geishe. La casa, al contrario che da noi, "non si vive". Ci si va solo a dormire. D'altra parte che senso avrebbe abbellire il posto dove vivi se ogni due per tre arriva un terremoto che te la butta giù?
Tanto alcool nella serie e dal vivo , di contro niente musica.
InZomma ammazza quanto so strani!!!

grazie pennuto, tutto molto interessante. Bisogna vedere se uno je la fa a mettersi d'impegno con questa serie.

(E quindi harakiri che cazzo voleva dire? farsi una sega?)
 
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view post Posted on 26/4/2024, 08:26
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Trafficante di sogni

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Hara-kiri è la lettura giapponese Kun-yomi dei caratteri; poiché divenne uso comune preferire la lettura cinese negli annunci ufficiali, negli scritti si impose l'uso del termine seppuku. Quindi hara-kiri è un termine del registro parlato, mentre seppuku è un termine del registro scritto per indicare lo stesso atto.»
 
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view post Posted on 26/4/2024, 12:31
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Corsaire retraité

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CROOKS niente di nuovo, ma devo dire che le serie allemanne non sono male. Gangster story con bande arabe, tedesche, slave che si rincorrono tra Germania, Austria, Francia e Liguria per una moneta rarissima.
MANO DE HIERRO ecco, questa é una gangster serie niente male, con sviluppi della trama abbastanza articolati e ben svolti. Qualche ingenuità fattuale
In un summit di capibanda per scambio di droga nenache un guardaspalle all'ingresso della struttura, fa sì che la squadra speciale della polizia entri indisturbata, salvo poi finire annientata per mancanza di armi adatte
 
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I Am The Eggman

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CITAZIONE (condor57 @ 26/4/2024, 09:26) 
Hara-kiri è la lettura giapponese Kun-yomi dei caratteri; poiché divenne uso comune preferire la lettura cinese negli annunci ufficiali, negli scritti si impose l'uso del termine seppuku. Quindi hara-kiri è un termine del registro parlato, mentre seppuku è un termine del registro scritto per indicare lo stesso atto.»

capito, come da noi "autoerotismo" e "pippa". 'na specie.
 
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Trafficante di sogni

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CITAZIONE (mysterytour @ 27/4/2024, 19:19) 
CITAZIONE (condor57 @ 26/4/2024, 09:26) 
Hara-kiri è la lettura giapponese Kun-yomi dei caratteri; poiché divenne uso comune preferire la lettura cinese negli annunci ufficiali, negli scritti si impose l'uso del termine seppuku. Quindi hara-kiri è un termine del registro parlato, mentre seppuku è un termine del registro scritto per indicare lo stesso atto.»

capito, come da noi "autoerotismo" e "pippa". 'na specie.

il problema è che loro hanno più alfabeti, uno cinese, uno giapponese (entrambi esposti su cartelli o etichette) e uno fonetico, usato principalmente per nuovi lemmi non riproducibili con gli ideogrammi. E non parlano inglese!!!!
 
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CITAZIONE (Il Camallo @ 16/4/2024, 18:51) 
CITAZIONE (surcouf @ 16/4/2024, 16:53) 
RIPLEY (Netflix)

Premetto che non ho mai letto il libro e quindi prendo a confronto il film del 1999.
Dico subito che il bel faccino di Matt Damon qui é rimpiazzato da un bel figlio di buona donna anche inquietante e più nella parte.
Il B&N e certe inquadrature sono di qualità superiore nell'ambito delle serie, le locations magnifiche; ovviamente se Atrani é quella (splendida) ancora adesso, Sanremo é da qualche altra parte, secondo me.
Ci sono due lunghe sequenza di omicidi, quasi in tempo reale che se da una parte rendono l'idea dell'agire affannoso, dall'altra dopo un po' possono annoiare. Mi mancano 3 episodi e per ora bilancio più che positivo.
A mio gusto, avrei evitato il B&N in HD a favore di un effetto pellicola più aderente alle intenzioni del regista nel voler citare i vecchi noir.

Fatta benissimo, non c'è dubbio, ma di rivedermi la stessa storia del 1999 non me la sono sentita. Solo per questa ragione, mollata dopo il primo episodio.

Finita la serie il rivedere il Ripley con Matt Damon (disponibile su Netflix) ha confermato la mia prima impressione, cioè che le due opere non siano proprio confrontabili.
Alle atmosfere colorate di sole, luce, mare e gaiezza del film si contrappongono i cupi grigiori, la pioggia, l'infinito saliscendi di scale sgarrupate della serie; allo stupore fanciullesco del viso troppo pulito di MD l'espressione più scafata e calcolatrice del piccolo e tormentato delinquente Scott, l'inizio e la parte finale sono molto diversi, alcuni personaggi anche di rilievo appaiono da una parte ma non dall'altra. O addirittura non vengono menzionati. L'interpretazione dei caratteristi di contorno nel film , che pure ha un cast di primissimo piano, è, a differenza della serie, prevalentemente penosa.
Non ho letto il libro ma, a naso, penso che la serie (anche per lo sviluppo più lento e completo ) sia più aderente allo scritto originale che non il film. A mio parere tutta un'altra storia, più godibile.
Ora voglio rivedere, se lo trovo, "Il gioco di Ripley" con John Malkovich, lo ricordo molto divertente.
 
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CITAZIONE (Andy Capp @ 29/4/2024, 15:11) 
CITAZIONE (Il Camallo @ 16/4/2024, 18:51) 
Fatta benissimo, non c'è dubbio, ma di rivedermi la stessa storia del 1999 non me la sono sentita. Solo per questa ragione, mollata dopo il primo episodio.

Finita la serie il rivedere il Ripley con Matt Damon (disponibile su Netflix) ha confermato la mia prima impressione, cioè che le due opere non siano proprio confrontabili.
Alle atmosfere colorate di sole, luce, mare e gaiezza del film si contrappongono i cupi grigiori, la pioggia, l'infinito saliscendi di scale sgarrupate della serie; allo stupore fanciullesco del viso troppo pulito di MD l'espressione più scafata e calcolatrice del piccolo e tormentato delinquente Scott, l'inizio e la parte finale sono molto diversi, alcuni personaggi anche di rilievo appaiono da una parte ma non dall'altra. O addirittura non vengono menzionati. L'interpretazione dei caratteristi di contorno nel film , che pure ha un cast di primissimo piano, è, a differenza della serie, prevalentemente penosa.
Non ho letto il libro ma, a naso, penso che la serie (anche per lo sviluppo più lento e completo ) sia più aderente allo scritto originale che non il film. A mio parere tutta un'altra storia, più godibile.
Ora voglio rivedere, se lo trovo, "Il gioco di Ripley" con John Malkovich, lo ricordo molto divertente.

Per quello che ho visto nel primo episodio. so o abbastanza d'accordo. Nota complessiva decisamente cupa, ovviamente enfatizzata da bianco&nero, a dispetto del luogo in cui è ambientata la narrazione, e più che mai negativo il profilo del protagonista. A consocere uno così, lo meni, altro che invitarlo a cena. Resa tecnicamente invidiabile ma, al di là del mio esauriente ricordo del film con Matt Damon (c'era anche Fiorello, per chi se ne rammenta), lo stimolo ad andare avanti proprio non è arrivato.
 
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CITAZIONE (Il Camallo @ 29/4/2024, 19:16) 
A consocere

eh, sì, il problema delle consocere è atavico. Specialmente nelle cene in famiglia a Natale si rischia sempre la colluttazione.
 
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view post Posted on 1/5/2024, 21:17
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Anarcomotoamatore

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BRIGANTI

Metà ottocento, sud Italia, piemontesi contro briganti contro altri briganti, un tesoro e una mappa, ce n'era abbastanza per stimolare la mia curiosità.
Ho letto che è una produzione ideata, diretta ed interpretata tutta da giovani perciò considero con benevolenza alcune scelte discutibili di sceneggiatura e musicali , che appannano un po' il resto che è di buona e a volte ottima fattura.
Almeno per ora visto che sono solo a metà, vedremo il resto.
PS: il sonoro è tipicamente "made in Italy" meglio usare anche i sottotitoli, anche se sono nella fastidiosa versione CC.
 
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