BORGO ANTICO a Molfetta. Da non perdere la crema di fave con gamberi e il risotto al polpo croccante
Confermo: ottimo posto. Almeno, questa è l'impressione che riporto dall'unica volta che vi ho cenato, alcuni anni fa, in compagnia di mia cognata: ero di passaggio per lavoro e volli farle una sopresa. Prendemmo proprio la crema di fave, che a Molfetta si chiama "favetta", accompagnata più classicamente dalla cicoria: si tratta di un piatto molto comune, che mia mamma e mia suocera hanno sempre preparato in casa. Tant'è che mia suocera, al mattino dopo, saputo della cosa, commentò: "Ma c'era bisogno di andare al ristorante per mangiare favetta e cicoria?".
Ieri, giratina nei dintorni di Montecatini, pranzo "Da Pellegrino" a Nievole, sotto Montecatini Alto, Ravioli ovoli e parmigiano, Bocconcini di chianina ai porcini, un chianti montalbano della casa, giovane e francamente più che discreto, per un totale di 57 eurini in due. Buon menù, qualità discreta, posto gradevole, prezzo abbordabile
Alcuni colleghi mi avevano parlato, magnificandone la cucina, di questo ristorante- trattoria. Oggi, con due di loro abbiamo deciso di andarci a pranzo... Locanda MAMMA RITA - v.le Taranto, 124 - Tel. 0832/308132
Da fuori sembra il ritrovo dei camionisti; dentro un grande locale arredato con -credo - una dozzina di tavoli con tovaglie a quadrettoni, come nella miglior tradizione locale. Al piano superiore la casa dei proprietari che gestiscono la locanda con figlie, nuore e parenti. Cucina genuina come quella che potete gustare a casa; servizio veloce (nel nostro caso velocissimo causa rientro in ufficio); ottima pulizia; personale gentilissimo. Tutte le carte accettate oltre ai ticket restaurant. Porzioni da camionista
Il pranzo di oggi x tre persone: Coperto 3 euro 1 Antipasto Mamma Rita 6 euro (un piatto grande da pizza con rape n'fucate, cavoletti lessi, melanzane arrostite, fagioli bianchi di spagna in insalata, fagiolini al limone, fette di rape rosse, pomodorini saltati in padella) 1 Antipasto di polpette di vitello fritte (12 polpette) 3 euro 2 Seppie arrosto 10 euro 1 pappardelle al cinghiale 6 euro (porzione enorme colma di tocchetti di cinghiale stufato in sugo fresco) 2 birre Dreher da 33 cc 3 euro 1 minerale naturale da 1,5 lt euro 1,20 3 caffè euro 2,10 Totale euro 34,30
Si consiglia di prenotare, specialmente la sera a cena, il sabato e la domenica Mi dicono che siano ottime anche le pizze, con prezzi a partire da euro 2,50
Esiste ancora il LATINI a Firenze ? E i fagioli all'uccelletto li fa come 25 anni fa ?
Sì, esiste ancora e si mangia benissimo. I fagioli non lo so se sono come 25 anni fa
io a firenze ho ricordi di una decina d'anni fa. e anche di più, per i' raddi; il proprietario era un amico, un ex calciante, purtroppo mancato all'improvviso un giorno di giugno. quando c'era lui si mangiava benissimo, oggi non saprei. e il pandemonio in via del leone: dieci anni fa ottimo e di prezzo abbordabile; l'ambiente anche simpatico.
a prezzi diversi omero, ma in primavera indimenticabile a pian de' giullari
Se venite dalle mie parti, specialmente in questo periodo, NON potete fare a meno di mangiare al Ristorante Rosina!! Ci sono stato molte volte, specialmente quando lavoravo come videoperatore ai matrimoni, comunioni, e si mangia DA DIO. Il ristorante è in una frazione di Dego, in mezzo a colline coperte di boschi di castagni e querce, in questo periodo ci sono i funghi che crescono anche in mezzo alla strada Nazionale, e se venite da Rosina, li potrete mangiare in tutti i modi possibili e immaginabili. Ah, dimenticavo....si spende anche poco, per quello che si mangia e, sopratutto, per COME si mangia....è un fattore secondario, ditemi voi? Gniam!
Albergo Ristorante Da Rosina - Dego (Savona) Località Porri - telefono: 019 578161 giorno di chiusura Lunedì
Ottima cucina casalinga e abbondante. Per chi arriva da fuori Savona,prendere autostrada A6 uscita ad Altare, proseguire per Cairo Montenotte, seguire le indicazioni per Dego, svoltare per i Girini ,avanti 2 km loc.PORRI sulla strada a destra. Prezzo adeguato intorno 20/25 EURO li merita tutti.
Domenica e lunedì sarò impegnato ad un convegno in questo luogo. La cosa che colpisce è la quantità di segnalazioni che si trova su Internet a segnalarne il ristorante, dal Gambero Rosso a Italia Squisita a Massobrio e molti altri. Ancora più interessante il riferimento al Castello di Verduno, che già avevo sentito nominare da più di un conoscitore delle Langhe del vino, nel cuore del Barolo.
Certo La Monella ne sa più di me, ma vi saprò dire.
E' una antica casa del '400 in un paesino da fiaba in mezzo alla neve. Casa Oberichter è ristorante, camere e ... molte forme d'arte, dall canto alla pittura, all'artigianato del legno. Le sale sono stupende, non mi soffermo a descriverle, preferisco postare il link ed il filmato.
E' gestita da una famiglia di artisti, i Nicolavcich Gioitti.
C'è il salone per i ricevimenti ma anche salette riservate molto intime. Appena raggiunti dalla signora della casa e dal marito si ha la sensazione di non trovarsi in un ristorante, ma ospiti di una famiglia con una lunga storia alle spalle.
Anche lo chef è un artista, tenore barocco. Isuoi piatti si basano su cibi semplici e genuini provenienti soprattutto dagli orti e dai boschi locali. La preparazione è eccellente sia come coreografia che che dal punto di vista squisitamente culinario. Un impero dello slow food, non usa soffritti, è molto attento al lato salutistico del cibo. Non aspettatevi perciò la besciamella nella cocotte di lasagnette al formaggio Montasio e sapori di montagna. Il piatto forte è la selvaggina in ogni maniera, ottima la cantina.
Noi abbiamo iniziato con le bollicine per il festeggiato, quindi un trionfo di antipasti, con sapori che viravano dal radicchio d'inverno al prosciutto, dalla crema di formaggio al prosciuto cotto su fettina di pera e rafano, il lardo, l'arancia, la panna, il miele. Una delizia.
I piatti, intesi come contenitori del cibo, non sono quelli di stilisti ultramoderni, ma perfettamente intonati all'ambiente e allo stile.
Saltiamo i primi, anche se tutti abbiamo fatto un pensiero alla cocotte di lasagnette ed alle fettuccine al cervo. Decidiamo di rimandare ad altra occasione l'incontro con i primi e ordiniamo gulash di capriolo con polenta e maialino in crosta.
Il cervo è ottimo, riconosco il leggero profumo di ginepro, chiodi di garofano, cumino. Carne morbida e sughetto vellutato. Il maialino ha uno strato di grasso che non tutti gradiscono, perciò faccio scambio metà del mio cervo e polentina con 3/4 di maialino in crosta Non perchè sia goloso , ma perchè so che il cibo grasso neutralizza l'alcool, devo guidare al ritorno!
I contorni sono squisiti, si sentono i sapori di un tempo, non il gusto del frigorifero: patate locali al forno, verzette, cappucci, fagioli all'uccelletto. Non resta nulla nei piatti.
Ci secchiamo una bottiglia di Cabernet Sauvignon e poi ne proviamo una di Schioppettino , entrambe di Jacuss www.jacuss.com/rossi.html, ottime.
Poi i più golosi hanno voluto assaggiare i dolci, ricordo la torta di carote e crema, che la signora Marina, perfetta padrona di casa, ci spiega non essere cotti al forno ma al vapore.
Declinato il dolce, non posso esimermi dall'assaggiare le Obsler, le grappe di frutta, deliziose e delicate. Dopo la grappa beo il caffè e quindi eseguo il rito del resentin per testare la grappa riscaldata. Promossa!
Tirando le somme: ambiente: eccezionale, è una casa nobile, con pezzi da museo.
accoglienza e sevizio: eccellenti ma senza essere troppo formali
cibo: il trionfo dello slow food, naturale semplice eppure raffinato. Ricordo che siamo al crocevia tra Carnia, Carinzia e Slovenia, lo chef attinge a piene mani alle tre culture. Se qualcuno osasse chiedere la Sachertorte con marmellata d'arancia lo fucilerebbero senza processo
bevande: non conoscevo Jacuss, promosso. Ottime le Obstlerschnaps, grappe di frutta. L'acqua è quella locale, ottima, filtrata ed eventualmente addizionata di gas. Niente acqua che resta ferma in bottiglia.
prezzo: 250 € in cinque persone. Le bevande (due bottiglie, il prosecco, le grappe ed il caffè) rappresentano circa il 30% della spesa. Gli astemi (che Dio tolga loro l'acqua!) se la possono cavare con 30 €.
Se invece si decide di non porsi il problema dell'alcool test, il locale offre anche delle splendide camere. Costo della matrimoniale circa 90€.
www.trattoriaportanova.it/menu.html Un pezzo di Roma incastonato nella bellissima Galatina....una trattoria gestita da due romanacci che cucinano da Dio! Oggi è stato un trionfo di amatriciana, rigorosamente con guanciale!!!, carbonara cremosissima e delicata e penne all'arrabbiata da far risvegliare Dracula! Mi sembrava di essere a tavola con Costa mentre il cuoco ci presentava la sua cucina. Ci ha offerto degli stuzzichini di salumi....la "coppietta", un tipo di carne di maiale essiccata e aromatizzata con pepe e peperoncino e finocchio!!! Divina! Hanno in menù un antipasto ( ) che si compone così: ANTIPASTO "FAMOSE MALE" Porchetta romana Prosciutto crudo Mortadella a cubetti Lardo di "colonnata" Coppiette Formaggi stagionati con gelatina di vino Parmigiano con verdure grigliate Porchetta in carrozza Bruschette romane Nessuno di noi ha avuto il coraggio d'ordinarlo...da solo vale pranzo, colazione, cena e spuntini per 24 ore....
Rapporto qualità prezzo più che buono: primo, stuzzichini e salumi, secondo, contorno, acqua minerale, vino (ottimo: rosso, 13,5°...non ricordo il nome ma era un negramaro brindisino), caffè, amaro della casa alle erbe e liquirizia, tiramisù, sacher torte.................. euro 25 a persona...
Ecco, se vi trovate nel ponente ligure, presi tra San Remo e Bordighera (due nomi che non evocano di primo acchito l'immagine di una ristorazione equa) andate da Byblos ad Ospedaletti (al primo semaforo arrivando da San Remo girerete a sinistra scendendo verso un hotel) e, vincendo la ristrosia per il numero di coperti, scoprirete cosa vuol dire mangiare bene, essere serviti con cortesia ed una rapidità impressionante e pagare il giusto per quello che avrete mangiato. Io ci torno molto volentieri, fosse anche solo per una pizza, magari seduti fuori a guardare il mare senza sovrapprezzo.
Perdonala, Pepi, perché non sa quel che si fa........... Certo che l'obnubilamento del gusto nelle giovani (?!?) generazioni è davvero materia di profonda preoccupazione; ti credo poi che la lega risorge, ed il matte'o se la fila col berlüsca... Scherzi a parte, aspide cara: cos'era che non andava? Ho mangiato là non più tardi di due settimane fa, ed ho preso lo stesso piatto. Sono ancora vivo, e non ho avuto crisi di conati... Comunque se ripassi da queste parti prova a darti un'altra possibilità: da Rudy in via Valdirivo, o alla Tecia, che tu conosci.......
, ma perchè so che il cibo grasso neutralizza l'alcool, devo guidare al ritorno!
) che si compone così:
