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La nostra Africa, viaggi in Africa dei forumisti

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pholas
view post Posted on 12/8/2008, 13:19 by: pholas
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Talebano

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La mia Africa (parte prima)

"La mia Africa" è stato soprattutto un viaggio movimentatissimo in Nigeria per lavoro... oddio se mi metto a ripercorrerlo probabilmente non mi fermo più..vabbè vediamo che esce fuori da questi ricordi.
Correva l'anno....uhm...mi sembra 1994 e per la prima volta dovevo recarmi per lavoro nel continente africano, la mia missione era quella di accompagnare un cliente per provvedere in loco all'acquisto di pelli di capra per calzatura in "wetblu" lavorate presso una conceria locale di proprietà di un paio di fratelli inglesi con cui attualmente sono ancora in contatto (a livello di amicizia e non più di lavoro). Il cliente, un marchigiano, andava per conto suo ed io sarei partito da Milano Linate per i fatti miei, appuntamento all'aeroporto di Kano dove i due fratelli inglesi ci avrebbero accolto e portato in città. Tra il dire e il fare ci stava di mezzo...una sciagurata fanciulla di allora che, la notte prima della mia partenza decise, nonostante la mia titubanza, di tenere la sveglia dalla sua parte e di provvedere lei al mio dolce risveglio all'albeggiare; purtroppo per me al primo squillo di sveglia lei diede una gran manata alla malcapitata e ritornò al sonno profondo; mi svegliai di soprassalto alle 7.30 della mattina con l'aereo che sarebbe partito intorno alle 10 da Linate. Penso di aver battuto il record mondiale tra doccia, caffè, smoccolamenti vari per catapultarmi in macchina e sfrecciare alla volta di Linate; la macchina l'ho praticamente mollata in un prato circostante per evitare le code del parcheggio e sono arrivato al check in con l'aereo che stava rullando...too late even for the heroes, sorry.
Il mio volo era su KLM che da Milano mi avrebbe portato ad Amsterdam e da qui a Kano (sempre su KLM). Comincio ad agitarmi e a sollecitare tutte le gentilissime hostess a terra della compagnia olandese ma non c'è verso di arrivare in tempo ad Amsterdam per la coincidenza anzi siccome il volo Amsterdam -Kano era bisettimanale il mio arrivo sarebbe slittato anche di qualche giorno...ristudiamo i piani di volo e questa volta coinvolgo tutte le compagnie disponibili...dopo un paio d'ore la soluzione migliore, quella che mi permette comunque di non perdere troppi giorni, anzi di partire in giornata, è proposta dall'Alitalia Invece di Milano-Amsterdam e Amsterdam- Kano devo fare Milano-Roma e Roma-Lagos...belin Lagos, manco fosse a un tiro di schioppo da Kano e manco fosse la città più tranquilla della terra!!!!
L'unico problema è che la gentile ragazza dell' Alitalia mi dice che fino a Lagos tutto ok però da lagos a kano avrei dovuto prendere un volo interno e che loro non sapevano ne orari ne altro, ma che di sicuro avrei trovato posto, però il biglietto avrei dovuto farlo in loco.
Vabbè non avendo alternative .... vada per il Roma- Lagos e che gli dei siano dalla mia parte.
Riesco a contattare i fratelli inglesi che rimangono allibiti per la mia dabbenaggine (mi salvo inventandomi un incidente bloccatraffico sull'autostrada) e dispongono per mandarmi a prendere a Lagos a tarda notte quando sarei atterrato. Sull'aereo per Lagos sono seduto vicino a una ragazza spagnola terrorizzata di arrivare a quell'ora e proprio la. Le dico di non preoccuaparsi che mi sarei preso cura di lei, ma non potei tenere fede alla mia promessa. Subito ebbi problemi alla dogana con un energumeno travestito da poliziotto che cominciò a perquisire con una meticolosità sospetta le mie valigie. Dopo aver cercato doppi fondi e quant'altro si concentrò anche sul mio beauty case fino a quando mi resi conto che per liberarmi di lui avrei dovuto mollargli qualcosa...si prese ben centomila lire (!) che trovò al'interno del taschino della mia giacca e mi augurò buona permanenza in Nigeria. Intanto la turista (?) spagnola era sparita all'orizzonte ed ancora oggi mi auguro che le sia andato tutto bene. La Nigeria non è il Kenia.
Finalmente uscito dalle grinfie del poliziotto corrotto doganale riesco ad approdare alla sala degli arrivi dove un marcantonio di due metri sorregge sulla capoccia un cartello con il mio nome e un Mr. davanti molto rassicurante; mi affido alle sue cure mentre mi aiuta con le valigie ad uscire dall'aeroporto: ci sono tre grosse macchine nero pece in fila indiana e mi fa accomodare su quella centrale, nella macchina ci sono altri tre marcantoni e davanti e dietro le altre due macchine sono pieni di robusti autoctoni; controllo la situazione un po' preoccupato e mi accorgo che sono tutti armati. Partiamo e dopo qualche minuto di'imbarazzo chiedo al mio interlocutore come mai un simile spiegamento di forze; lui mi risponde calmo ed in perfetto inglese che l'albergo dove sono stato prenotato dista 25 miglia dall'aeroporto e che quella strada, di notte, è un pochino pericolosa per via dei tagliagole che attaccano le macchine isolate che la percorrono. Bene, pensai, proprio quello che mi ci voleva dopo un viaggio rilassante, in fondo che mai avrebbero potuto farci quattro tagliagole contro una squadra di uomini armati e, spero vivamente, fedeli? L'interlocutore sta diventando loquace e mi avvisa però che il maggior pericolo non sono i tagliagole sopra menzionati, ma i poliziotti disseminati nei posti di blocco che fermano chiunque passi di la, ufficialmente per controllare che non siano tagliagole, ufficiosamente per sovvenzionarsi di pregiati bigliettoni di colore verde, i dollari, unico linguaggio universale parlato e capito da tutti in Nigeria. Ci fermano ben sette posti di blocco in 25 miglia e qualcuno della prima macchina molla sempre qualche "verdone" al poliziotto che si avvicina.
Arrivo all'Hotel di una grande catena internazionale, cui francamente adesso mi sfugge il nome, e due dei miei angeli custodi mi accompagnano nella mia stanza e prima di farmi entrare, entrano loro e la perquisiscono da cima a fondo, poi mi danno l'ok. Li ringrazio e dico loro che ci saremmo visti il mattino dopo nella hall per riportarmi all'aeroporto e prendere il volo interno per Kano ma loro scuotono il capoccione..niente hall sarebbero saliti loro a prelevarmi direttamente nella mia stanza. Ah bene! non so se essere rallegrato o rammaricato fatto sta che quella notte, nonostante l'aria condizionata a manetta, mica dormo tanto bene. (continua)
 
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