IERI OGGI & DOMANI

Siamo quello che mangiamo, Sofisticazioni Alimentari

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bringit
view post Posted on 4/7/2008, 12:10




CITAZIONE (surcouf @ 4/7/2008, 12:42)
CITAZIONE (bringit @ 4/7/2008, 11:20)
E qui viene subito un'altra domanda: gli impiegati e gli operai che sapevano, stavano zitti per conservarsi il posto di lavoro? :ph34r:

Anche per quello, senz'altro.
E puoi anche immaginare cosa succede a chi denuncia e si trova senza lavoro e magari con le spalle al muro (e nessuno che lo difenda, perché se ci sono collaboratori di giustizia che si trovano all'improvviso senza protezione, immaginiamo quale cura possa avere la giustizia di un testimone di qualche malefatta alimentare <_< ).

Lo immagino ma hanno soltanto fatto slittare una data inevitabile, ché da oggi in poi saranno dolori.
 
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view post Posted on 4/7/2008, 12:15
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CITAZIONE (pholas @ 4/7/2008, 12:52)
Comunque guardatevi questa carellata di immagini

qui

impressionante.
Bisogna avere proprio un bel fegato per dire che li nostro organismo sia così....permissivo

Beh, dalle nostre parti esiste il "bruss": croste ed avanzi di formaggi fatti fermentare e conditi anche con grappa per irrobustire il sapore. Elementi estranei a parte, la similitudine, aldilà della battuta, é notevole. Magari i cultori di quel prodotto si sono scandalizzati al sentire questa notizia ed avranno scosso la testa, deprecando il fatto che quei bei formaggi genuini, stagionati sotto al letame come una volta, purtroppo non si trovano più (non é una boutade, l'ho sentito con le mie orecchie !).
A volte, la linea di demarcazione tra gusto e disgusto é ondivaga.

CITAZIONE (bringit @ 4/7/2008, 13:10)
CITAZIONE (surcouf @ 4/7/2008, 12:42)
Anche per quello, senz'altro.
E puoi anche immaginare cosa succede a chi denuncia e si trova senza lavoro e magari con le spalle al muro (e nessuno che lo difenda, perché se ci sono collaboratori di giustizia che si trovano all'improvviso senza protezione, immaginiamo quale cura possa avere la giustizia di un testimone di qualche malefatta alimentare <_< ).

Lo immagino ma hanno soltanto fatto slittare una data inevitabile, ché da oggi in poi saranno dolori.

Non so come potrei comportarmi io al loro posto e nella loro situazione, ché le considerazioni morali fatte dalla torre d'avorio valgono men che sterco.
Essere i promotori di una denuncia e con le spalle scoperte é ben diverso dall'essere nel mucchio dei colpevoli e con un ruolo marginale. Anche in una "ridente" cittadina del profondo nord certe cose costano care.
 
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bringit
view post Posted on 4/7/2008, 12:20




CITAZIONE (surcouf @ 4/7/2008, 13:15)
Non so come potrei comportarmi io al loro posto e nella loro situazione, ché le considerazioni morali fatte dalla torre d'avorio valgono men che sterco.
Essere i promotori di una denuncia e con le spalle scoperte é ben diverso dall'essere nel mucchio dei colpevoli e con un ruolo marginale. Anche in una "ridente" cittadina del profondo nord certe cose costano care.

Ci sarà stato un sindacato? Ignaro pure quello? Quanti collusi avrà visto questa vicenda?
:angry:
 
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view post Posted on 4/7/2008, 12:30
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CITAZIONE (bringit @ 4/7/2008, 13:20)
CITAZIONE (surcouf @ 4/7/2008, 13:15)
Non so come potrei comportarmi io al loro posto e nella loro situazione, ché le considerazioni morali fatte dalla torre d'avorio valgono men che sterco.
Essere i promotori di una denuncia e con le spalle scoperte é ben diverso dall'essere nel mucchio dei colpevoli e con un ruolo marginale. Anche in una "ridente" cittadina del profondo nord certe cose costano care.

Ci sarà stato un sindacato? Ignaro pure quello? Quanti collusi avrà visto questa vicenda?
:angry:

-_-
 
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frau blucher
view post Posted on 4/7/2008, 13:25




image

Mamma mia che schifo.....

:sick:
 
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view post Posted on 4/7/2008, 13:32
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CITAZIONE (frau blucher @ 4/7/2008, 14:25)
image

Mamma mia che schifo.....

:sick:

vi ostinate a non capire:

il bruss

un giorno ringrazierete il dinamico imprenditore che ci avrà liberati dai nuovi turchi ! ;)
 
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Kaesust
view post Posted on 4/7/2008, 13:32




CITAZIONE (bringit @ 4/7/2008, 13:20)
CITAZIONE (surcouf @ 4/7/2008, 13:15)
Non so come potrei comportarmi io al loro posto e nella loro situazione, ché le considerazioni morali fatte dalla torre d'avorio valgono men che sterco.
Essere i promotori di una denuncia e con le spalle scoperte é ben diverso dall'essere nel mucchio dei colpevoli e con un ruolo marginale. Anche in una "ridente" cittadina del profondo nord certe cose costano care.

Ci sarà stato un sindacato? Ignaro pure quello? Quanti collusi avrà visto questa vicenda?
:angry:

La ASL di sicuro (che infatti il direttore ed un altro sono tra gli indagati)
 
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view post Posted on 4/7/2008, 15:05
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ma hanno rimosso tutto? I link postati non approdano a nulla...
 
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view post Posted on 4/7/2008, 15:30
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Corsaire retraité

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CITAZIONE (Fiore de Campo @ 4/7/2008, 16:05)
ma hanno rimosso tutto? I link postati non approdano a nulla...

Ma, allora é una bufala (di mozzarella) !
 
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view post Posted on 4/7/2008, 15:36
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CITAZIONE (surcouf @ 4/7/2008, 16:30)
CITAZIONE (Fiore de Campo @ 4/7/2008, 16:05)
ma hanno rimosso tutto? I link postati non approdano a nulla...

Ma, allora é una bufala (di mozzarella) !

:risata: :risata: :risata:
 
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Kaesust
view post Posted on 4/7/2008, 15:47




CITAZIONE (Fiore de Campo @ 4/7/2008, 16:05)
ma hanno rimosso tutto? I link postati non approdano a nulla...

Sento odore di sabbia in mezzo a questo formaggio

(AGI) - Roma, 4 lug. - L'on.le Francesca Martini e'intervenuta oggi in merito alle notizie sulla commercializzazione di formaggio avariato per acquisire informazioni in merito al possibile rischio per i consumatori. E' emerso che la ditta Tradel, che si occupa del ritiro dal commercio di prodotti lattiero caseari che possono ancora essere riutilizzati per la produzione di formaggi fusi, era stata gia' oggetto di provvedimenti di sequestro della merce presente nello stabilimento da parte dei NAS sin dal marzo del 2006 e di segnalazione all'Autorita' giudiziaria. Lo stesso stabilimento e' stato chiuso dal giugno del 2007 dai servizi sanitari regionali. La competente Direzione generale della sicurezza alimentare e nutrizione del Ministero ha prontamente informato la Commissione e gli altri Stati membri dell'Unione Europea sulla vicenda, chiarendo che l'indagine e' partita dai controlli ufficiali del nostro Paese e che le informazioni presenti sulla stampa, anche se inprecise, dimostrano il grado di attenzione sulla qualita' e sicurezza dei prodotti italiani.

AGI) - Milano , 4 lug - Galbani e' completamente estranea a reati contestati a Tradel e i suoi prodotti non contengono in alcun modo ingredienti acquistati da Tradel S.r.l. o da altre societa' ad essa collegate. E' quanto sottolinea la nota azienda alimentare che assieme alle altre societa' del gruppo garantiscono , da oltre un secolo, l'elevato standard qualitativo dei propri prodotti.


Tengo a precisare che l'articolo "rimosso" oltre alla Galbani citava marchi come Granarolo, Frescolat, Brescialat Prealpi e altri che ora non ricordo
 
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frau blucher
view post Posted on 4/7/2008, 18:18




Ora l'articolo in linea è questo

Comunque quello originario che cita tutti i marchi è qui:
SPOILER (click to view)
CRONACA
Gli scarti dovevano essere smaltiti ma tornavano sugli scaffali La Finanza, con le intercettazioni, ha scoperto anche connivenze dell'Asl


La truffa dei banditi della tavola rivendevano il formaggio avariato
dal nostro inviato PAOLO BERIZZI

CREMONA - Nel formaggio avariato e putrefatto c'era di tutto. Vermi, escrementi di topi, residui di plastica tritata, pezzi di ferro. Muffe, inchiostro. Era merce che doveva essere smaltita, destinata ad uso zootecnico. E invece i banditi della tavola la riciclavano. La lavoravano come prodotto "buono", di prima qualità.
Quegli scarti, nella filiera della contraffazione, (ri)diventavano sottilette, formaggio fuso, formaggio grattugiato, mozzarelle, provola, stracchino, gorgonzola. Materia "genuina" - nelle celle frigorifere c'erano sottilette datate 1980! - ripulita, mischiata e pronta per le nostre tavole. Venduta in Italia e in Europa. In alcuni casi, rivenduta a quelle stesse aziende - multinazionali, marchi importanti, grosse centrali del latte ¬che anziché smaltire regolarmente i prodotti ormai immangiabili li piazzavano, - senza spendere un centesimo ma guadagnandoci - a quattro imprese con sede a Cremona, Novara, Biella e Woringen (Germania). Tutte riconducibili a un imprenditore siciliano. Era lui il punto di riferimento di marchi come: Galbani, Granarolo, Cademartori, Brescialat, Medeghini, Igor, Centrale del Latte di Firenze. E ancora: Frescolat, Euroformaggi, Mauri, Prealpi, e altre multinazionali europee, in particolare austriache, tedesche e inglesi. E' quello che si legge nell'ordinanza del pm cremonese Francesco Messina. Un giro da decine di milioni di euro. Una bomba ecologica per la salute dei consumatori.
Le indagini - ancora aperte - iniziano due anni fa. A novembre del 2006 gli uomini della Guardia di Finanza di Cremona fermano un tir a Castelleone: dal cassone esce un odore nauseabondo. C'è del formaggio semilavorato, in evidente stato di putrefazione. Il carico è partito dalla Tradel di Casalbuttano ed è diretto alla Megal di Vicolungo (Novara). Le due aziende sono di Domenico Russo, 46 anni, originario di Partinico e residente a Oleggio. E' lui l'uomo chiave attorno al quale ruota l'inchiesta. E' lui il dominus di una triangolazione che comprende, oltre a Tradel e Megal, un terzo stabilimento con sede a Massazza, Biella, e una filiale tedesca. Tradel raccoglie, sconfeziona e inizia la lavorazione. Megal miscela e confeziona.
A Casalbuttano i finanzieri trovano roba che a vederla fa venire i conati. Prodotti caseari coperti da muffe, scaduti, decomposti e, peggio ancora, con tracce di escrementi di roditori. Ci sono residui - visibili a occhio nudo - degli involucri degli imballi macinati. Dunque plastica. Persino schegge di ferro fuoriuscite dai macchinari. La vera specialità della azienda è il "recupero" di mozzarelle ritirate dal mercato e stoccate per settimane sulle ribalte delle ditte fornitrici, di croste di gorgonzola, di sottilette composte con
burro adulterato, di formaggi provenienti da black out elettrici di un anno prima. "Una cosa disgustosa - racconta Mauro Santonastaso, comandante delle fiamme gialle di Cremona -. Ancor più disgustoso - aggiunge il capitano Agostino Brigante - , è il sistema commerciale che abbiamo scoperto".
Non possono ancora immaginare, gli investigatori, che quello stabilimento dove si miscela prodotto avariato con altro prodotto pronto è lo snodo di una vera e propria filiera europea del riciclaggio. Mettono sotto controllo i telefoni. Scoprono che i pirati della contraffazione sono "coperti" dal servizio di prevenzione veterinaria dell'Asl di Cremona (omessa vigilanza, ispezioni preannunciate; denunciati e sospesi il direttore, Riccardo Crotti, e due tecnici). Dalle intercettazioni emerge la totale assenza di scrupoli da parte degli indagati: "La merce che stiamo lavorando, come tu sai, è totalmente scaduta... ", dice Luciano Bosio, il responsabile dello stabilimento della Tradel, al suo capo (Domenico Russo). Che gli risponde: "Saranno cazzi suoi... " (delle aziende fornitrici, in questo caso Brescialat e Centrale del Latte di Firenze, ndr). Il formaggio comprato e messo in lavorazione è definito - senza mezzi termini - "merda". Ma non importa, "... perché se la merce ha dei difetti. .. io poi aggiusto, pulisco, metto a posto... questo rimane un discorso fra me e te... " (Russo a un imprenditore campano, si tratta la vendita di sottilette "scadute un anno e mezzo prima"). Nell'ordinanza (decine le persone indagate e denunciate: rappresentanti legali, responsabili degli stabilimenti, impiegati, altre se ne aggiungeranno presto) compaiono i nomi delle aziende per le quali il pm Francesco Messina configura "precise responsabilità". Perché, "a vario titolo e al fine di trarre un ingiusto profitto patrimoniale, hanno concorso nella adulterazione e nella contraffazione di sostanze alimentari lattiero-casearie rendendole pericolose per la salute pubblica". Il marchio maggiormente coinvolto - spiegano gli investigatori - è Galbani, controllato dal gruppo Lactalis Italia che controlla anche Big srl. "Sono loro i principali fornitori della Tradel. Anche clienti", si legge nell'ordinanza. Per i magistrati il sistema di riciclaggio della merce si basa proprio sui legami commerciali tra le aziende fornitrici e la Tradel. Con consistenti vantaggi reciproci. Un business enorme: 11 mila tonnellate di merce lavorata in due anni. Finita sugli scaffali dei discount e dei negozi di tutta Europa. Tremila le tonnellate vendute in nero. E gli operai e gli impiegati? Erano consapevoli. Lo hanno messo a verbale. Domanda a un'amministrativa: "Ha mai riferito a qualcuno che la merce era scaduta o con i vermi?". Risposta: "No, tutti lo sapevano".
(4 luglio 2008)


(l'avevo salvato per mandarlo a un amico)

:sick:

Edited by frau blucher - 4/7/2008, 23:23
 
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Kaesust
view post Posted on 4/7/2008, 20:08




CITAZIONE (frau blucher @ 4/7/2008, 19:18)
Ora l'articolo in linea è questo

Comunque quello originario che cita tutti i marchi è qui:
SPOILER (click to view)
CRONACA
Gli scarti dovevano essere smaltiti ma tornavano sugli scaffali La Finanza, con le intercettazioni, ha scoperto anche connivenze dell'Asl


La truffa dei banditi della tavola rivendevano il formaggio avariato
dal nostro inviato PAOLO BERIZZI

CREMONA - Nel formaggio avariato e putrefatto c'era di tutto. Vermi, escrementi di topi, residui di plastica tritata, pezzi di ferro. Muffe, inchiostro. Era merce che doveva essere smaltita, destinata ad uso zootecnico. E invece i banditi della tavola la riciclavano. La lavoravano come prodotto "buono", di prima qualità.
Quegli scarti, nella filiera della contraffazione, (ri)diventavano sottilette, formaggio fuso, formaggio grattugiato, mozzarelle, provola, stracchino, gorgonzola. Materia "genuina" - nelle celle frigorifere c'erano sottilette datate 1980! - ripulita, mischiata e pronta per le nostre tavole. Venduta in Italia e in Europa. In alcuni casi, rivenduta a quelle stesse aziende - multinazionali, marchi importanti, grosse centrali del latte ¬che anziché smaltire regolarmente i prodotti ormai immangiabili li piazzavano, - senza spendere un centesimo ma guadagnandoci - a quattro imprese con sede a Cremona, Novara, Biella e Woringen (Germania). Tutte riconducibili a un imprenditore siciliano. Era lui il punto di riferimento di marchi come: Galbani, Granarolo, Cademartori, Brescialat, Medeghini, Igor, Centrale del Latte di Firenze. E ancora: Frescolat, Euroformaggi, Mauri, Prealpi, e altre multinazionali europee, in particolare austriache, tedesche e inglesi. E' quello che si legge nell'ordinanza del pm cremonese Francesco Messina. Un giro da decine di milioni di euro. Una bomba ecologica per la salute dei consumatori.
Le indagini - ancora aperte - iniziano due anni fa. A novembre del 2006 gli uomini della Guardia di Finanza di Cremona fermano un tir a Castelleone: dal cassone esce un odore nauseabondo. C'è del formaggio semilavorato, in evidente stato di putrefazione. Il carico è partito dalla Tradel di Casalbuttano ed è diretto alla Megal di Vicolungo (Novara). Le due aziende sono di Domenico Russo, 46 anni, originario di Partinico e residente a Oleggio. E' lui l'uomo chiave attorno al quale ruota l'inchiesta. E' lui il dominus di una triangolazione che comprende, oltre a Tradel e Megal, un terzo stabilimento con sede a Massazza, Biella, e una filiale tedesca. Tradel raccoglie, sconfeziona e inizia la lavorazione. Megal miscela e confeziona.
A Casalbuttano i finanzieri trovano roba che a vederla fa venire i conati. Prodotti caseari coperti da muffe, scaduti, decomposti e, peggio ancora, con tracce di escrementi di roditori. Ci sono residui - visibili a occhio nudo - degli involucri degli imballi macinati. Dunque plastica. Persino schegge di ferro fuoriuscite dai macchinari. La vera specialità della azienda è il "recupero" di mozzarelle ritirate dal mercato e stoccate per settimane sulle ribalte delle ditte fornitrici, di croste di gorgonzola, di sottilette composte con
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/c...-formaggio.html 04/07/2008 La truffa dei banditi della tavola rivendevano il formaggio avariato -cronaca -Repubblica.it Pagina 2 di 2
burro adulterato, di formaggi provenienti da black out elettrici di un anno prima. "Una cosa disgustosa - racconta Mauro Santonastaso, comandante delle fiamme gialle di Cremona -. Ancor più disgustoso - aggiunge il capitano Agostino Brigante - , è il sistema commerciale che abbiamo scoperto".
Non possono ancora immaginare, gli investigatori, che quello stabilimento dove si miscela prodotto avariato con altro prodotto pronto è lo snodo di una vera e propria filiera europea del riciclaggio. Mettono sotto controllo i telefoni. Scoprono che i pirati della contraffazione sono "coperti" dal servizio di prevenzione veterinaria dell'Asl di Cremona (omessa vigilanza, ispezioni preannunciate; denunciati e sospesi il direttore, Riccardo Crotti, e due tecnici). Dalle intercettazioni emerge la totale assenza di scrupoli da parte degli indagati: "La merce che stiamo lavorando, come tu sai, è totalmente scaduta... ", dice Luciano Bosio, il responsabile dello stabilimento della Tradel, al suo capo (Domenico Russo). Che gli risponde: "Saranno cazzi suoi... " (delle aziende fornitrici, in questo caso Brescialat e Centrale del Latte di Firenze, ndr). Il formaggio comprato e messo in lavorazione è definito - senza mezzi termini - "merda". Ma non importa, "... perché se la merce ha dei difetti. .. io poi aggiusto, pulisco, metto a posto... questo rimane un discorso fra me e te... " (Russo a un imprenditore campano, si tratta la vendita di sottilette "scadute un anno e mezzo prima"). Nell'ordinanza (decine le persone indagate e denunciate: rappresentanti legali, responsabili degli stabilimenti, impiegati, altre se ne aggiungeranno presto) compaiono i nomi delle aziende per le quali il pm Francesco Messina configura "precise responsabilità". Perché, "a vario titolo e al fine di trarre un ingiusto profitto patrimoniale, hanno concorso nella adulterazione e nella contraffazione di sostanze alimentari lattiero-casearie rendendole pericolose per la salute pubblica". Il marchio maggiormente coinvolto - spiegano gli investigatori - è Galbani, controllato dal gruppo Lactalis Italia che controlla anche Big srl. "Sono loro i principali fornitori della Tradel. Anche clienti", si legge nell'ordinanza. Per i magistrati il sistema di riciclaggio della merce si basa proprio sui legami commerciali tra le aziende fornitrici e la Tradel. Con consistenti vantaggi reciproci. Un business enorme: 11 mila tonnellate di merce lavorata in due anni. Finita sugli scaffali dei discount e dei negozi di tutta Europa. Tremila le tonnellate vendute in nero. E gli operai e gli impiegati? Erano consapevoli. Lo hanno messo a verbale. Domanda a un'amministrativa: "Ha mai riferito a qualcuno che la merce era scaduta o con i vermi?". Risposta: "No, tutti lo sapevano".
(4 luglio 2008)


(l'avevo salvato per mandarlo a un amico)

:sick:

Ho festeggiato questa notizia da McDonald's ;)
 
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marianna69
view post Posted on 5/7/2008, 08:06




CITAZIONE (marianna69 @ 4/7/2008, 11:55)
... la Galbani o qualunque altra ditta alimentare di millantata qualità che, per giunta, ci bombarda di pubblicità anche e soprattutto dalla tv di Stato.

Mi scuserete se ho quotato me stessa, ma l'ho fatto per evidenziare un aspetto:
la pubblicità.
Spesso ho sentito persone sostenere che "i prodotti molto reclamizzati, soprattutto dalle tv più note, sono <i>per forza</i> buoni" perchè "Le televisioni non rischierebbero la propria immagine promuovendo roba scadente".
Ciò significa che, quando una tv pubblicizza un prodotto, in qualche maniera se ne fa garante. E questo la rende - a mio avviso - parzialmente responsabile.
Se il garante è la tv di Stato, poi, la responsabilità è doppia poichè la tv di Stato dovrebbe anche avere funzione educativa e di pubblica utilità.
Al problema-sofisticazioni alimentari (ma, a mio avviso, a tutti i problemi di frode) è possibile ovviare, secondo me, con controlli capillari e incrociati da parte di tutte le attività che rientrano nella catena: produttori, fornitori, grande distribuzione, mezzo pubblicitario e... ebbene sì, anche consumatore! Perchè anche quest'ultimo deve dare il suo contributo informandosi al meglio, quantomeno leggendo l'etichetta!


CITAZIONE (surcouf @ 4/7/2008, 12:42)
... la tanto decantata regola del comprare dal "contadino", sinceramente mi fa sorridere.
Potrei al limite comprare da chi conosco personalmente e produce in proprio (sempre che si abbia l'opportunità), ma anche in questo caso potrei trovare un onesto convinto di saper fare cose genuine che invece produce robaccia, ma in buona fede.
...

Per ventura ho lavorato in due posti:
per l'oleificio Vezza e per un grossista di semilavorati per bar-gelaterie.
Riguardo all'olio prodotto dal contadino starei piuttosto attenta.
L'igiene dei frantoi dei "privati" talvolta è quella che è (topastri che si aggirano nelle vasche e frantoi puliti una volta ogni secolo con soda caustica!). Da ricordare, inoltre, che l'olio di sansa e l'olio d'oliva non extravergine derivano da miscele lampanti assolutamente non commestibili se non hanno prima subito processi di rettifica.
Tali processi, onestamente, preferirei saperli attuati da grosse ditte dotate di macchinari e mezzi adeguati che non da un "amatore improvvisato".
Sui gelati:
il gelato veramente artigianale non esiste o quasi.
I vari gusti, infatti, non si ottengono con cacao, liquori, nocciole o frutta puri, bensì da vasetti di semilavorati.
Ad Arenzano, per esempio, vi è una sola gelateria che produce gelato con latte fresco intero e frutta vera. Ne fa in piccolissime quantità, ha pochi gusti e il gelato è molto caro (però è davvero buono). Perchè non ci sono santi: la qualità si paga, e salata!
Il "piccolo" particolare è che spesso crediamo di pagare per la qualità, invece paghiamo per i fac-simile o per le schifezze (vedi il caso della Galbani).
Più trasparenti, per paradosso, risultano le sottomarche, quelle che devi cercare nei recessi più infimi dei supermercati, quelle che non sono pubblicizzate, quei prodotti umili, persino un po' ritrosi che compri quasi per commiserazione e che paiono dirti: "Costo poco, ti offro poco, ma almeno te lo dico"!
 
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Kikk Akkioè
view post Posted on 5/7/2008, 09:46




Gli effetti sul fisico ci sono eccome. A volte però sono subdolamente nascosti. Come le intolleranze alimentari, le allergie, la lenta intossicazione del fegato e degli organi digerenti.

E' in fortissimo aumento ad esempio il numero di persone che soffrono di iperistaminosi, ovvero un eccesso di ISTAMINA nell'organismo.

Questo può causare molti inestetismi fino ad arrivare a patologie serie.

E' proprio vero: siamo ciò che mangiamo e la fregatura è in agguato costantemente, Anzi, ora che ci penso, quasi quasi oggi vado a pranzo dai miei, che hanno l'orto :)
 
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127 replies since 4/7/2008, 10:13   1231 views
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