IERI OGGI & DOMANI

Tipicamente Italiano, a proposito di DOP e IGP, considerazioni sulle produzioni alimentari tipiche

« Older   Newer »
  Share  
Kaesust
view post Posted on 27/7/2010, 10:59




Concordo, il collegamento neessario tra italiano bello e buono è falso e tendenzioso ( e parecchio provinciale anche). Ma il pesto fatto col basilico di Cantu' è davvero diverso da quello fatto con quello di Genova e Surcouf credo si riferisse a queste cose.
 
Top
view post Posted on 27/7/2010, 11:05
Avatar


Linotipista

Group:
Eternauta
Posts:
14,275

Status:


CITAZIONE (Kaesust @ 27/7/2010, 11:59)
Concordo, il collegamento neessario tra italiano bello e buono è falso e tendenzioso ( e parecchio provinciale anche). Ma il pesto fatto col basilico di Cantu' è davvero diverso da quello fatto con quello di Genova e Surcouf credo si riferisse a queste cose.

ho assaggiato dei pesti prodotti in Liguria assolutamente non paragonabili - in peggio, si intende - a quello che fa mia moglie col basilico di Varese. Ma quello della Fiorella di Camogli è ancora più buono.
Siamo sempre lì: la sola origine non ti dice nulla.
 
Top
Kaesust
view post Posted on 27/7/2010, 11:17




CITAZIONE (Spencer The Rover @ 27/7/2010, 12:05)
CITAZIONE (Kaesust @ 27/7/2010, 11:59)
Concordo, il collegamento neessario tra italiano bello e buono è falso e tendenzioso ( e parecchio provinciale anche). Ma il pesto fatto col basilico di Cantu' è davvero diverso da quello fatto con quello di Genova e Surcouf credo si riferisse a queste cose.

ho assaggiato dei pesti prodotti in Liguria assolutamente non paragonabili - in peggio, si intende - a quello che fa mia moglie col basilico di Varese. Ma quello della Fiorella di Camogli è ancora più buono.
Siamo sempre lì: la sola origine non ti dice nulla.

Certo, il pesto lo puoi fare anche a Cantu' col basilico di Genova o a Genova con quello di Dusseldorf, e s elo faccio io anche con quello di Genova, probabile, esca uan schifezza ,non è DOVE lo fai ma con cosa lo fai in molti casi. Ma dipende anche quanto l'ambiente (acqua, soleggiamento, terreno ect etc) impatta sul prodotto. Per il basilico e altri prodotti vegetali, la Liguria offre una combionazione particolarmente felice , è noto, il che non vuol dire che non ce ne possa essere uan anche piu' felice in altre zone dle mondo. SUl parmigiano reggiano ci sono regole precise sull'alimentazione delle mucche, insomma, se c'è una logica un senso il DOC o come vuoi chiamarlo allora è un valore, altrimenti è una bufala.
 
Top
view post Posted on 27/7/2010, 11:55
Avatar


Linotipista

Group:
Eternauta
Posts:
14,275

Status:


CITAZIONE (Kaesust @ 27/7/2010, 12:17)
insomma, se c'è una logica un senso il DOC o come vuoi chiamarlo allora è un valore, altrimenti è una bufala.

Sicuramente.
Anche se sono certo che non basta parlare di materie prime e di localizzazione: ci vorrebbe anche una valutazione qualitativa del prodotto finito che non sempre c'è.
Che senso ha per il consumatore - l'ho già detto varie volte - trovare un Chianti Doc a 5 euro alla bottiglia e trovarne un altro a 25?
 
Top
Kaesust
view post Posted on 27/7/2010, 12:08




CITAZIONE (Spencer The Rover @ 27/7/2010, 12:55)
CITAZIONE (Kaesust @ 27/7/2010, 12:17)
insomma, se c'è una logica un senso il DOC o come vuoi chiamarlo allora è un valore, altrimenti è una bufala.

Sicuramente.
Anche se sono certo che non basta parlare di materie prime e di localizzazione: ci vorrebbe anche una valutazione qualitativa del prodotto finito che non sempre c'è.
Che senso ha per il consumatore - l'ho già detto varie volte - trovare un Chianti Doc a 5 euro alla bottiglia e trovarne un altro a 25?

Ma è un fatto culturale, siamo d'accordo e dipende dal prodotto. Se ci metto aglio marcio e parmigiano scadente anche il pesto col basilico di Genova fa schifo.

DOC non significa BUONO, significa "la materia prima (o UNA materia prima) viene da li. QUanto questo sia importante o meno dipende e comunque DOC non sostituisce valutazioni piu' organiche sul prodotto, è solo un'indicazione. Tornando ai vini, il Santa Cristina Antinori da 5/6 euro la bottiglia, prodotto nella zona del Chianti e per nulalaDOC (e nemmeno Chianti) è un onestissimo e buon vino meglio di tantissimi DOC da prezzi analoghi o anche superiori.

 
Top
view post Posted on 27/7/2010, 13:58
Avatar


Linotipista

Group:
Eternauta
Posts:
14,275

Status:


:D
E torni al mio discorso iniziale.
Tutto il discorso di Coldiretti (e di Zaia) si basa sul fatto: dite ai consumatori quali sono quelli italiani perché sono più buoni e più sicuri.
Mi sembra che con questa discussione abbiamo appurato che sono tutte fregnacce.
la verità è: dite ai consumatori quali sono quelli italiani che poi ci pensiamo noi a farglieli pagare più cari degli altri.

Ma io quando parlo di "informazione al consumatore" parlo di informazioni riguardanti la qualità reale del prodotto. La provenienza è sì un'informazione, ma usata in questo modo è come minimo ingannevole.
 
Top
Kaesust
view post Posted on 27/7/2010, 14:07




Corretto
 
Top
view post Posted on 27/7/2010, 16:21
Avatar

Corsaire retraité

Group:
Eternauta fondatore
Posts:
17,684
Location:
Finisterræ

Status:


CITAZIONE (Spencer The Rover @ 27/7/2010, 10:42)
E' un continuo rimpallarsi questo strano concetto di autarchia da ventennio.
Ti ho citato il lattiero caseario, che per il 50% è dipendente dall'estero.
Che fai?
.......................
Ma le tue Made in Italy quanto avevano di made in Italy?
.................

Io ritengo che, per l'alimentare non di massa si possa desiderare e realizzare questa autarchia, perché quello che mangiamo ha una valenza identificativa molto maggiore di altre cose (imho).
...........
Questo non lo posso verificare, ma penso abbastanza (la suola sicuramente, vista la marca famosissima che spero sia ancora fabbricata dalle tue parti (o no ?)).
 
Web  Top
view post Posted on 27/7/2010, 16:50
Avatar


Linotipista

Group:
Eternauta
Posts:
14,275

Status:


CITAZIONE (surcouf @ 27/7/2010, 17:21)
Questo non lo posso verificare, ma penso abbastanza (la suola sicuramente, vista la marca famosissima che spero sia ancora fabbricata dalle tue parti (o no ?)).

Calzaturificio di Varese?
o parli della Vibram?
 
Top
view post Posted on 27/7/2010, 20:41
Avatar

Corsaire retraité

Group:
Eternauta fondatore
Posts:
17,684
Location:
Finisterræ

Status:


CITAZIONE (Spencer The Rover @ 27/7/2010, 17:50)
CITAZIONE (surcouf @ 27/7/2010, 17:21)
Questo non lo posso verificare, ma penso abbastanza (la suola sicuramente, vista la marca famosissima che spero sia ancora fabbricata dalle tue parti (o no ?)).

Calzaturificio di Varese?
o parli della Vibram?

la seconda.
 
Web  Top
view post Posted on 28/7/2010, 07:46
Avatar


Linotipista

Group:
Eternauta
Posts:
14,275

Status:


CITAZIONE (surcouf @ 27/7/2010, 21:41)
CITAZIONE (Spencer The Rover @ 27/7/2010, 17:50)
Calzaturificio di Varese?
o parli della Vibram?

la seconda.

ma è gomma italiana? ;)
 
Top
view post Posted on 28/7/2010, 09:18
Avatar

Corsaire retraité

Group:
Eternauta fondatore
Posts:
17,684
Location:
Finisterræ

Status:


CITAZIONE (Spencer The Rover @ 28/7/2010, 08:46)
CITAZIONE (surcouf @ 27/7/2010, 21:41)
la seconda.

ma è gomma italiana? ;)

sì ! presidio slow-food anche .... ;)
 
Web  Top
view post Posted on 28/7/2010, 09:38
Avatar


Linotipista

Group:
Eternauta
Posts:
14,275

Status:


CITAZIONE (surcouf @ 28/7/2010, 10:18)
CITAZIONE (Spencer The Rover @ 28/7/2010, 08:46)
ma è gomma italiana? ;)

sì ! presidio slow-food anche .... ;)

:D
A parte gli scherzi, anche in quel caso il famoso Made in Italy da dove deve partire?
A mio parere - e mi sembra Michi fosse d'accordo - dal fatto che loro selezionano la gomma e ne danno una lavorazione sostanziale.
Da dove venga la gomma mi sembra ininfluente
 
Top
view post Posted on 28/7/2010, 09:49


Edicolante

Group:
Eternauta
Posts:
16,130
Location:
Coop City

Status:


poi una considerazione che mi passa da tempo per la testa.
Ma chi l'ha detto che le materie prime, eventuali, alimentari italiane siano le migliori?
Non dico confrontandole con provenienze incerte, bensì..., ma semplicemente con quelle d'area comunitaria.
E' tutto un gonfiarsi il petto e poi uno va all'estero e scopre che i prodotti locali valgono i nostri o sono addirittura migliori.
L'unica cosa da tutelare a spada tratta sono le denominazioni, non deve essere possibile vendere la Mozzarellen o il Kianty.

Marchi a tutela della qualità?
E chi va a fare i controlli che sarebbero in gran parte soggettivi?
 
Top
view post Posted on 28/7/2010, 09:55
Avatar

founder

Group:
Eternauta fondatore
Posts:
40,607
Location:
Genova

Status:


CITAZIONE (Spencer The Rover @ 28/7/2010, 10:38)
CITAZIONE (surcouf @ 28/7/2010, 10:18)
sì ! presidio slow-food anche .... ;)

:D
A parte gli scherzi, anche in quel caso il famoso Made in Italy da dove deve partire?
A mio parere - e mi sembra Michi fosse d'accordo - dal fatto che loro selezionano la gomma e ne danno una lavorazione sostanziale.
Da dove venga la gomma mi sembra ininfluente

Sì, secondo me la partita si gioca sulla cultura del prodotto e sulle competenze dei processi, non sulla materia prima. Che però è lo stesso motivo per cui si potrebbe discutere sulle diverse fortune di chi delocalizza: se questo allontanamento dalla sede tradizionale acquisisce una valenza esclusivamente economica, e comporta una perdita più o meno grande del valore e dell'identità garantiti dalla propria storia e/o dal distretto industriale di appartenenza, l'insuccesso è garantito anche a costi di produzione molto più bassi.
 
Top
79 replies since 23/2/2008, 17:05   897 views
  Share