CITAZIONE (Spencer The Rover @ 26/7/2010, 11:09)
Allora, chiariamo un po' qualche punto.
1) la mozzarella non è un formaggio DOP: lo è solo la mozzarella di bufala campana.
.... salvaguardiamo quello che sappiamo fare!
....
Bisognerà allora decidersi: vogliamo la bresaola fatta con solo carne della Valtellina? Se va tutto bene ne potremo produrre un terzo di quella che produciamo...
Non fa una piega quello che dici, ma perché quella
bandierina ingannevole per un consumatore poco avvezzo a sgamare gli specchietti per le allodole ?
Non pretendo neppure mi si scriva da dove arriva quel latte o quella farina o quella carne (io stesso ammetto che la carne argentina é di molto migliore di certa carne nostrana): pretendo che non si cerchi di gabellare, con mezzucci che possono fregare chi non ha quattr'occhi o la capacità e/o il tempo di
sgamare le bufalette, quello che un prodotto non é. Via quella bandierina italiana e quella dicitura "lavorato in Italia" (magari in stabilimenti fuori legge che farebbero inorridire un cinese) perché non hanno senso e sono fuorvianti. Via quei cartelli al mercato con su scritto "senza conservanti", ché se veramente quel prosciutto lo fosse non lo compro neanche se é uscito due ore prima dal produttore.
Anni fa la Carli (che produce un buon olio, per loro stessa ammissione fatto con olive o oli non solo italiani e tantomento liguri) fu obbligata a cambiare l'etichetta che alludeva in maniera troppo sfacciata ad una presunta appartenenza territoriale, solo perché la ditta (come tante altre) ha sede nel ponente ligure. Bene, ma per una ditta che ammette apertamente le origini del suo prodotto ce ne sono un tot che cercano di veicolare il messaggio del tipico a tutti i costi, sovente anche andando contro alle leggi.
Mi dirai che la legge non ammette ignoranza, e sono d'accordissimo. Ma sono anche stufo di andare a vedere col lanternino (dove? certe etichette, proprio perché la legge lo ammette, sono parecchio generiche) se la scamorza che sto comprando é made in Bayern oppure no o se la Lola in realta si chiama Ludmilla e muggisce in bielorusso.
Più che la bresaola con carne della Valtellina, vorrei la bresaola con carne di qualità certificata e senza indicazioni
fuorvianti e non necessarie in etichetta.
Vorrei un tonno che, anche se é lavorato a Guadalajara o Oporto, sia lavorato bene e con carni di qualità, poi, se per disgrazia
uno di quelli nostrani é riuscito a scappare dall'aereo per il Giappone ed é finito nella scatoletta Callipo o Palmera, allora sono ancora più contento.
Da quel che vedo girando all'estero e da quello che mi dice qualcuno che ci vive o ha vissuto, come al solito, sembra che per fregarci l'un l'altro siamo particolarmente dotati.