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Hai citato De Gasperi e Prodi... (esempi, chi più chi meno, di persone "valide", anche se su Prodi ci sarebbe parecchio da dire...), dei 40 anni democristiani con appoggi di vario tipo, incluso l'MSI vogliamo parlarne o "transeamus"???
sinceramente non sono0 d'accordo ne liquidare tutti i 40 anni di DC come "da buttare". La DC ha avuto lati positivi e lati negativi. Senz'altro ha delle responsabilità ma questo tipo di problemi si sono riscontrati in tutti i paesi dove non poteva esserci una opposizione. La DC ha sempre saputo dal 1948 in poi che avrebbe governato sempre lei e di conseguenza si è comportata. Giusto evidenziare le colpe ma è altrettanto doveroso evidenziare anche il contesto in cui ha operato. Cercare l'appoggio del MSI per quel che mi riguarda è disdicevole quanto cercare quello del PCI: entrambi i partiti basano la loro politica sulla dittatura e la soppressione delle libertà individuali quindi l'uno vale l'altro.
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Alt: la questione banlieue non è certo liquidabile come una specie di estensione di un quartiere malfamato, ma è frutto di scelte politiche precise, fatte già diversi anni fa, quindi non inventiamoci che il sistema poltico non c'entra nulla... ogni sistema politico ha sempre un occhio di riguardo per le aree "pericolose" della popolazione... da noi ci sono gli ultras calcistici, in Francia sono le sacche di immigrati, che peraltro votano...
Questo succede in qualsiasi sistema dove si vota a prescindere dalla forma di governo. Anzi semmai la questione dei voti è qualcosa che riguarda il sistema partitico non a caso il fenomeno che tu citi era ancora più accentuato quando la francia era un sistema parlamentare.
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Due falsità al prezzo di una: in Francia e Germania i partiti cosiddetti "minori" muovono molta più gente dei nostri, e determinano le alleanze molto più che da noi; quanto al potere di ricatto, proprio perchè fanno più opinione dei nostri, ne hanno eccome: da noi qualunque partito sotto l'1.5% muove un elettorato reale minimo... all'estero, dove il voto è un po' più rilevante, anche numericamente, l'influenza è certamente più importante...
E non si eliminano le minoranze, per quanto piccole esse siano, mi dispiace: ognuno ha il diritto di esprimere un'opinione, seppur minoritaria...
In democrazia parlamentare l'unico principio valido è che ha potere chi ha seggi in parlamento. Chi non ce li ha può al massimo manifestare la propria opinione nel rispetto della legge. Questa "grandi masse" mosse da movimenti extraparlamentari sono una tua invenzione perchè nelle grandi democrazie europee le grandi masse sono sempre state mosse dai partiti più potenti che sono quasi sempre stati un partito conservatore o centrista oppure un partito socialdemocratico/socialista/laburista. Inoltre la forza di un partito non si vede dal numero di masse che mobilità ma dalla sua incidenza nella politica nazionale. L'incidenza di partiti che non sono i più grandi in francia ed in germania è nulla. Non hanno mai deciso circa l'esistenza dei governi e non sono mai stati decisivi in sede di riforme importanti.
Il diritto di esprimere la propria opinione non prevede che essa debba per forza essere ascoltata. L'opinione del 1,5% è giusto venga espressa ma nulla di più. Sarà poi il parlamento a decidere con il criterio di maggioranza. Quindi qui a dire falsità sei tu (per altro non documentate) sei tu!
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Beh... a giudicare da come è stato silurato sarkozy, e dalle difficoltà evidenti che ha, attualmente, Hollande, mi pare che questo decisionismo leaderistico sia in netta flessione, nel gradimento dei francesi che, ricordo per gli smemorati "volontari", hanno messo in croce amministrazioni di destra e di sinistra ogniqualvolta hanno considerato minacciati diritti fondamentali... da noi non sappiamo neppure cosa siano, i diritti fondamentali...
Anche nel caso dei peggiori governanti quei governi sono duranti cinque anni e durante quegli anni hanno dimostrato la loro efficacia o meno. I francesi hanno potuto scegliere in grado ad un criterio oggettivo ovvero l'operato del governo e non in base a ribaltoni determinati da partiti aventi lo 0,9%.
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L'italiano "medio" è, la maggioranza... prendiamone atto; e la "medietà" dell'italiano è spesso sinonimo di mediocrità, culturale e non solo... resta il fatto che la Juve stava sulle palle quando vinceva, il Milan pure, l'Inter anche, e che le squadre, a tutt'oggi, vincenti e "simpatiche", restano il Verona di Bagnoli e la Sampdoria di Boskov, che hanno vinto, ma solo occasionalmente... (per quanto schifi il calcio, ho usato la metafora calcistica: è triste, peraltro, vedere come quello del football sia l'unico argomento universalmente comprensibile, in Italia...)...
Questo succede in italia perchè non esiste un meccanismo di selezione che permetta ai migliori di stare dove compete loro e di essere correttamente tutelati. Il fatto che la mediocrità rappresenti la maggioranza della popolazione non costringe ad adeguarsi ad essa. SE il meccanismo di selezione funziona ognuno avrà il posto che merita.
La particolarità che chi vince sta antipatico è tutta italiana. In paesi come l'inghilterra per esempio Il manchester united oltre ad essere la squadra più vincente è anche tra le più popolari.